Credo sia il caso che Giustizia ordinaria e Giustizia sportiva, se non lo hanno già fatto, si vadano a leggere i commenti della partita Genoa - Venezia.
Su questo sito, su altri siti rossoblu, sui giornali.
Sono commenti fatti in tempi non sospetti che hanno, quindi, la massima attendibilità e, soprattutto, non sono condizionati né da sospetti colpevolisti, né da ansie innocentiste.
In allora di questa benedetta indagine nessuno era informato e si sono, quindi, descritte le emozioni e le sensazioni realmente vissute al Ferraris.
Delle due l'una o siamo tutti "abelinati" o quella che avevamo visto era stata davvero una partita al cardiopalmo.
In tanti anni di militanza calcistica di partite "dubbie", specie all'ultima giornata, ne ho visto più d'una. Alcune addirittura imbarazzanti.
Basta non andare neppure lontano e ricordarsi gli ultimi venti minuti d'Empoli quando gli stessi tifosi rossoblu avevano protestato. Lì le squadre dopo un primo tempo alla morte avevano preferito evitare reciprocamente di farsi male, solo che lo avevamo capito tutti.
Qui invece, semmai, la cosa sarebbe stata fatta proprio bene, tanto bene da meritare l'Oscar, tanto bene che i giocatori dell'una e dell'altra squadra hanno dato l'evidente sensazione di non saperne niente.
Tanto bene che qualcuno ha provato anche ad inventarsi la telefonata di Preziosi nell'intervallo (che se c'era una combine sarebbe stata plausibile). Telefonata mai fatta, ma guarda caso che diceva …cosa cavolo succede?!
Di più la combine sarebbe stata fatta tanto bene che nessuno dei giocatori della partita è stato accusato d'alcunchè neppure dalla severissima Procura genovese.
Dopo, scoppiato il bubbone, sono venuti fuori quelli che avevano capito tutto…ho rivisto la partita in TV e insomma… magari sono gli stessi che, ora condizionati dal tam tam mediatico, con evidente qualunquismo sono saltati sul carro che… era chiaro che, ecc., gli stessi, ci scommetterei, che sul campo, come tutti noi, negli ultimi cinque minuti avranno guardato l'orologio almeno cento volte.
Chiudo con una considerazione che è anche una domanda.
Quando qualcuno ha bisogno drammatico di soldi a chi li chiede? A chi li ha e magari può avere qualche difficoltà a dire No.
Maldonado, un discreto difensore di 25 anni esitato sul mercato, è stato proposto al Genoa che avrebbe potuto e, se volete, avrebbe dovuto dire ne parliamo dopo.
Ma questi, che sono alla canna del gas, premono, insistono, che fare.…...?
Logico pensare che qualcuno, alla fine, abbia detto va ben prendiamocelo dai, se no finisce che questi ci ripetono lo scherzetto del Piacenza.
Nessuno dice niente ai giocatori, neppure d'impegnarsi alla morte come ha fatto Inchini (pare lo faccia sempre…......?!).
Se effettivamente le cose sono andate non molto distante da così, non mi pare una combine e neppure una spiegazione di comodo poco plausibile, anche alla luce delle non poche contraddizioni emerse (telefonata di Preziosi alla moglie, discorsi di Borgobello a Fejsal, contratto trovato insieme ai soldi, ecc.).
Così gira il mondo del calcio, non solo a Genova, anche se, col senno di poi, si deve ammettere che sarebbe stato meglio evitare.
Si può togliere la serie A ad una squadra che ha dimostrato sul campo i suoi meriti ad una città ed ad una tifoseria come quella genoano per un atto di debolezza forse anche di generosità (magari un pochetto interessato) versa una squadra in gravissime difficoltà finanziarie?
Lo diranno presto i giudici federali.
Giancarlo Rabacchi
