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l'OspiteL'Inchiesta: diario di bordo 5
04/07/2005

Lunedì 4 luglio, S. Eliana
 
Dove si celebra il poco gaudioso mistero dell'udienza, nanti il Tribunale del Riesame, mentre voci, le più divertite, si rincorrono tra loro.

 


Delle voci di popolo (e di stampa)
 
Ogni giorno che passa, Fratelli miei carissimi in Grifo, se ne legge una diversa: il vento di tempesta che spirava gagliardo il giorno prima, l'indomani si trasforma in un lieve zefirello che gonfia le vele della difesa, per poi virare di nuovo a burrasca, per poi spegnersi di nuovo in una brezza che alimenta la fiammella della speranza, eccetera.
 
Golo ne ha - in tutta franchezza - le tasche ricolme. Sa e può sapere solo e soltanto chi conosce gli atti: il resto è chiacchiera supposizione pettegolezzo.
 
Anche la parziale divulgazione del contenuto di una o più intercettazioni a poco vale: l'esperienza di chi, almeno un paio di volte nella vita, abbia avuto a che fare con carte processuali insegna quanto sia intellettualmente scorretta - in ogni senso - l'operazione di chi prenda (in tutto o in parte, si badi) il contenuto di un atto di indagine o di un mezzo di prova e, dopo averlo decontestualizzato bene bene, lo usi al piacer suo, per trarne le meglio viste conclusioni.
 
Date retta: nei processi penali non esistono assi nella manica, nè due di picche. Esistono, semplicemente, le prove che stanno in atti e chi ne parla senza conoscerle nel complesso, altro non può dire, se non solennissime corbellerie.
 
Goluccio Vostro non le conosce e dunque si rifiuta di ragionarne. Ne riparleremo se e quando le cose saranno più chiare.
 
Delle vergini nel lupanare
 
Inaccettabile la logica - che rimanda a tempi decisamente bui del: tutti colpevoli, nessun colpevole.
 
Lo scriba qui presente non condivide: la legge è legge e va rispettata e chi la infrange, se scoperto, va punito: ne consegue che, ove dimostrati colpevoli, poco davvero avremmo a dolerci del dover pagare il giusto fio.
 
Però, c'è un però: prendete i tabellini delle ultime giornate di campionato di serie A e B e leggete con attenzione; con attenzione, ripeto.
 
E' tutto un brulicare di risultati curiosi a dir poco, strani quando non addirittura strabilianti. Golo non fa nomi: fateVi un'idea da Voi stessi.
 
Dunque, perché proprio noialtri soli - povere anime purganti - sulla graticola?
 
Non è una critica ai magistrati che indagano, beninteso: la magistratura non procede alla cieca o per capriccio, ma indaga sulle notizie di reato che le pervengano o apprenda di sua scienza.    Dunque, per quel che concerne la giustizia penale, de hoc satis: si indaga solo su ciò per cui vi era in qualche modo ragione di indagare. E basta.
 
Ma non è di questo che Golo vuol qui ragionare Vobiscum: parliamo piuttosto di giustizia sportiva. Si diceva giusto qualche giorno fa - cari camerati - che tira aria di punizione esemplare: è questo il maggior pericolo. Che, cioè, il povero Grifo diventi la vittima sacrificale da abbrustolire sul rogo salvifico del ritrovato onore del calcio italiota.
 
Colpirne uno per educarne cento, diceva ai bei tempi il compagno Mao Zedong. In effetti, la tentazione deve essere forte, Golo se ne rende conto: in un colpo solo, bastonare ben bene quel rompiballe del Joker, rispedire per direttissima in B una tifoseria che potrebbe creare non pochi problemi di ordine pubblico sui campi di A (Milan, Inter, Lazio, Fiorentina, Juventus, Livorno, etc.), punire uno solo a memento ed exemplum di molti, estirpare la mela marcia dal cesto (sicuramente sanissimo, non se ne dubita, come si sta del resto vedendo in questi giorni gravidi di mirabilie) delle 42 società 42 della Lega di A e B: tutte verginelle nel lupanare...
 
Dell'udienza davanti al Tribunale del riesame
 
Riprendiamo ad occuparci di cose serie.
 
Addì, 4 di luglio, il Tribunale del Riesame ha svolto udienza e sta decidendo sulla richiesta di restituzione del bustone (e, soprattutto, dei soldoni) illo tempore sequestrati a Pino Pagliara.
 
Non si tratta di un momento in sé decisivo del processo (il Tribunale del riesame decide sulla base di regole assai molto meno attente alla tutela dell'imputato, rispetto a quanto non accada nel giudizio di merito e, in buona sostanza, valuta la semplice compatibilità tra la fattispecie concreta e quella legale, senza investire il fumus del reato, ossia la fondatezza dell'ipotesi accusatoria). Nondimeno, sarebbe da stolti negare che l'udienza odierna costituisca il primo momento di concreta verifica giudiziale della tenuta dell'ipotesi di accusa. Ne è dunque intuitiva l'importanza.
 
La Procura - si dice - ha depositato 400 pagine circa di documenti, segno che al mantenimento del vincolo di sequestro sui 250mila euri - contrariamente a quanto opinato dal Vs. umile scriba, il quale per converso Vi segnala il suo primo "sfondone" nell'analisi logica dell'Inchiesta - ci tiene eccome (a conferma di ciò, la notizia che - tanto per non saper né leggere né scrivere e ad evitare cattive sorprese, in caso di annullamento del sequestro probatorio - il Lari e l'Arena hanno chiesto ed ottenuto dal G.I.P. anche un sequestro preventivo sulla suddetta somma, asserita cosa pertinente al reato per cui si procede ed assoggettabile a confisca, in caso di condanna: ed è questa la vera motivazione dell'agire della procura, contrariamente a quanto scrive - ad uso dei creduloni e degli incolti - altro Giurista laureato, su sito ben frequentato dagli adepti del Grifone...).
 
Stando alle fonti di Golo profondo, gli atti risultano pervenuti al Tribunale già da sabato 25 giugno.    Essendo il termine (perentorio, a pena di caducazione del sequestro) di 10 giorni dalla ricezione degli atti, ne deriva - se "dritte" e calcoli sono esatti - la seguente cadenza: udienza oggi, deposito della decisione (o, almeno, del dispositivo - ma nella prassi locale le 2 cose vengono di solito fatte coincidere) domani, 5 di luglio dell'anno del Signore 2005).
 
Chi vivrà, vedrà. Non sarà semplice, ma Golo profondo cercherà di visionare l'ordinanza del Tribunale, per analizzarla al diletto Vostro: e porterete pazienza, o Fratelli, se ci vorrà un po' di tempo.
 
With collegial regards.
 
Golo

POST SCRIPTUM: DEL SILLOGISMO GIURIDICO
 
Se:
 
- per "taroccare" l'esito di un qualsiasi incontro sportivo occorre il consenso e la partecipazione dei giocatori (questa è logica e fatto - non diritto);
 
- se il "taroccamento" del risultato è definito dalla legge come "Frode in competizione sportiva";
 
- se nessun giocatore di calcio risulta - by now - indagato a Genova per tale reato;
 
Allora: COME AVREBBERO FATTO IL JOKER E LI SODALI SUOI A "TAROCCARE" IL RISULTATO DI GENOA-VENEZIA?
 
Si può pensare che presto vedremo altre iscrizioni a registro-indagati o che il reato sia contestato "in concorso con ignoti", ma non vi è chi non veda come - in quest'ultima ipotesi - la plausibilità della ricostruzione dell'accusa ne uscirebbe fortemente depotenziata, a non dire evirata. G.

 



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