Benvenuto su Genoadomani
5168009
visitatori
(sito attivo dal
31 Agosto 2004)

In questo momento ci sono 43 visitatori e 0 utenti registrati
Totale utenti registrati: 759
· ritorno al futuro
· la redazione
· torna alla homepage
· cerca nel sito:
dalla redazioneCapitolazione
18/01/2006

 

Da qualche tempo, assistevo, un po' sgomento, a una ininterrotta serie di entusiastici  consensi all'ipotesi man mano sempre più precisata di una pacificazione tra Genoa e federazione calcio. Giornalisti, opinionisti, rappresentanti della tifoseria organizzata, semplici sostenitori, scrivevano o dicevano, lodando tutti quanti in coro l'opportunità e magnificando il guadagno che a noi genoani sarebbe venuto da una transizione bonaria che ponesse fine al contendere con la federazione sul piano legale.

 

 


 Nel frattempo pendeva la spada della incombente perizia microsoft sulla sentenza prematura del processo-burla: minaccia terribile per la federazione e per i suoi giudici, che sarebbero potuto essere chiamati a pagare in moneta e in vergogna.

 

Inoltre è arrivata anche un'interrogazione parlamentare al ministro dello sport circa il funzionamento della giustizia calcistica.

 

In questa contingenza, la federazione aveva ogni interesse a rallentare l'esito della perizia microsoft, che guarda caso è oltremodo in ritardo, e invece a precipitare l'ottenimento di un comportamento inoffensivo del nostro Genoa.

 

Sembra, sotto un certo velo di pudico mistero, che un patto sia stato concluso.

 

Ottenuta la pacificazione, forse i nostri supertifosi smetteranno ora di ricordare ogni domenica, dalle gradinate del Ferraris e degli altri stadi dove ci rechiamo a giocare, la propria opinione sulla "presidenza federale", come impersonalmente formula poi il giudice sportivo; opinione che avrebbe dovuto indurre i nostri troppo saggi ambasciatori a turarsi con professionalità educatamente il naso, nell'offrire a Roma, come sembra e come temo sia, la rinuncia da parte nostra ad ogni  ricorso. 

 

Allora ci domandiamo: cosa otteniamo in cambio?

 

Non distinguo.

 

Delle ulteriori penalizzazioni in classifica che avrebbero potuto darci, eravamo, credo, in grado di infischiarcene oramai, dopo quel po' po' di ingaggi effettuati dal Presidente queste settimane. Sarebbero stati solo loro a cadere ancora di più nel ridicolo, si sarebbero squalificati ancora di più, anche di fronte all'Europa, se avessero voluto  darci quei 15 o 20 punti totali di penalizzazioni che sarebbero necessari per sperare (soltanto sperare) di tenerci giù!

 

Dell'incertezza eterna della classifica, considerata dai vari personaggi che parlano alle TV locali una cosa così terribile, in realtà ce ne facevamo un bel baffone: era solo un elemento di ridicolo in più per la federazione, che in tal modo avrebbe dimostrato una volta di più la propria inettitudine.

 

La promozione immediata in serie A non ce la possono assicurare e sarebbe poi anche gravemente scorretto se potessero farlo. Un tale accordo sarebbe immorale: una scorrettezza in cambio di una scorrettezza, da consumarsi sulla pelle di un'altra società da far fallire?

 

Avrebbero potuto portare a fondo l'assurda  proposta di radiazione per il Presidente Preziosi, ma vale lo stesso discorso. Sarebbe qualcosa di clamorosamente esagerato. Eppoi neanche troppo efficace a scoraggiarlo, come s'è visto.

 

Avrebbero potuto annullare il processo, rifarlo e ridarci la medesima sanzione, sperando in tal modo di neutralizzare la nostra richiesta di indennizzo. Col doppio risultato di fare un'ulteriore manovra sporca ma nello stesso tempo di ammettere le proprie colpe nel procedimento passato, dandoci in questo ragione. Non credo che ne sarebbero stati felici. La conferma della sanzione (aggravarla sarebbe impossibile) sarebbe potuto sembrare forse meno assurda, in un nuovo processo, se fossero riusciti  a raccogliere, come tentavano di fare, altre deposizioni di rinforzo; ma l'ammissione delle irregolarità nei processi sarebbe restata, e li avrebbe bollati indelebilmente.

 

Deduco:il vantaggio di una pacificazione che ci disarmi è tutto e soltanto dalla parte della federazione.

 

Deduco: quanto maggiore il danno che avessero potuto farci ancora, tanto maggiore il risarcimento che avremmo potuto pretendere, ottenendo ragione in sede legale.

 

Certo mi sfugge qualche grosso nodo, essendo io che scrivo affatto inesperto in campo legale e neppure a giorno dei vari risvolti della questione che certo è complessa. Tuttavia mi disturba un dubbio che circola: mi spiacerebbe in modo estremo che la nostra situazione fosse quella del negoziante che deve pagare il "pizzo" ai taglieggiatori della camorra affinché questi non gli mettano a fuoco nottetempo il negozio, come è successo ad altri (Cecchi Gori, Gaucci, ecc.).

 

Non mi sentirei di approvare, sotto l'aspetto morale, chi acconsente di soggiacere alle prepotenze di una mafia. Il Genoa ha ancora (non vorrei dire: "aveva") un onore da difendere. Come accettare che una condanna tanto palesemente umiliante e irregolare, una condanna senza precedenti e senza successivi, tale da farci iscrivere nel Guinness dei primati, passi intatta alla storia del calcio, quando abbiamo su essa ancora tante obiezioni da muovere e tanti diritti in discussione?

 

Ecco un altro argomento che alcuni agitano: ci saremmo difesi troppo bene e questo fatto avrebbe indispettito la federazione. E' evidente che ciò significa dare per certo che l'onestà non alberghi da quelle parti.  Non solo l'argomento è assurdo, è anche imperdonabilmente grave.

 

Ma che esimi professionisti come l'avv. Coppi siano stati umiliati e sbeffeggiati dai giudici federali, per tacere delle offese al nostro Presidente, dobbiamo noi ignorarlo,  oppure avevamo il dovere morale di rivendicarne la dignità? 

 

Se il Genoa può avere sbagliato, molto più grave e odiosa è la scorrettezza dei giudici.

Devono dunque restare impuniti?

 

Se davvero risultasse un falso in atti ufficiali della federazione, non comprenderei che si sia rinunciato a reclamare le debite conseguenze. 

 

Siccome è certo che tutto questo sia stato accuratamente soppesato dai legali del Genoa, evidentemente sono riuscito a vedere solo un lato dei problemi. Ci dev'essere l'altro lato.

 

Non vorrei si trattasse di patti scellerati, segreti in quanto inconfessabili. Mi vergognerei se avessimo tollerato un'iniquità in cambio della promessa di un'altra iniquità a compensazione. Questa sì che sarebbe una macchia.

 

Ma, ahimé, non distinguo.  L'oscura ignoranza mi opprime.

 

Voi, lettori, sapreste illuminarmi?

 

 

Vittorio Riccadonna

 

 

 

 

 

 

  

 

 



Questo articolo è stato visualizzato 888 volte

 
"Capitolazione" | 10 commenti
I commenti sono di proprietà dell'inserzionista. Noi non siamo responsabili per il loro contenuto.

Stai visualizzando i commenti del giorno 21/01/2006


Re: Capitolazione per omologazione.
di RABAX il 21/01/2006 11.08

Bravo come sempre, non ci stancheremo mai di ripeterlo, Nemesis le cui argomentazioni ben illustrano il quadro della situazione e poi convincono, davvero, le sue conclusioni.

Non volterei però le spalle neppure a Vittorio che, tra l'altro ma non solo, ha saputo trovare il tempo giusto e l'argomento stimolante per coinvolgerci in tanti.

Discutendone con lui ieri sera, dopo un buon piatto di polenta (ancora complimenti ai bravi uochi del Little), anche abbastanza appassionatamente, credo di aver inteso meglio il senso delle sue "ragioni".

O.K. è stata anche, poco o tanto, una sorta di "capitolazione".
Dal mio punto di vista la vedo soprattutto come una capitolazione per "omologazione".
E' un approccio che, immagino, lasci già capire dove voglio andare a parare, ma credo, per intendersi al meglio, sia necessaria una dissertazione non superficiale e veloce, che mi riservo di fare.

A presto dunque e buona giornata ed ancora miglior week end a tutti.

Forza Genoa!





Per informazioni potete contattare l'indirizzo e-mail admin@genoadomani.it