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il Grifone in campoPer chi va a Busto Arsizio
04/03/2006

 

(istruzioni per l'uso)

 

La ferrovia corre da ovest ad est verso Gallarate e Varese. Lo stadio di trova a circa due chilometri a nord della stazione ferroviaria, lungo lo stradone che porta a Gallarate.

 

 Davanti allo stadio c'è soltanto un grande prato che dovrebbe servire a parcheggio, forse in modo disordinato.

 

 Lo stadio non è quello storico, che sorgeva in città. In tribuna c'è una targa di dedica a CARLO SPERONI, CAMPIONE MARATONETA, nell'anno della sua morte, il 1969.

 

 


Lo stadio non ha nessuna gradinata dietro le porte, ma soltanto tre gradinate staccate, in muratura, poco alte, allineate sul lato di fronte alle tribune, e altrettante costruzioni anch'esse staccate, allineate sul lato vicino all'entrata: al centro la "tribuna centrale", che è l'unica zona coperta; ai due lati di essa quelle che vengono chiamate pretenziosamente "tribune laterali" ma sono fatte con "tubi innocenti" e sono scoperte. Per posizione assomigliano ai nostri "gabbioni" per gli ospiti, ma il terreno di gioco quasi si tocca per mano e la visuale è del tutto libera.

 

Pertanto premunirsi per il caso di pioggia.

 

Un quadro murale illustra la partecipazione della Pro Patria a sei campionati minori.

 

Oltre la porta più lontana dall'entrata si trova la sede della Pro Patria, costituita da una serie di semplici costruzioni sullo stesso piano.

 

La denominazione della società non è più quella storica, ma esiste una società ginnastica dilettantistica che si chiama ancora "Pro Patria et Libertate".

 

Il centro città si trova dalla parte opposta, cioè a sud della ferrovia, alla distanza di oltre un chilometro. Quivi si possono cercare punti-pasto, ma sopratutto è imperdibile la visita ad una Chiesa con pianta a croce greca, dovuta alla scuola del Bramante (la via infatti è intitolata Bramante), quindi tardo Rinascimento: bisogna visitare l'interno, che dà una particolare impressione dello spazio, per un tamburo circolare ornato di statue.

  

vir



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