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l'OspiteGenoa, una promozione in ... chiaroscuro
02/07/2006

 

I RECORD IN POSITIVO

 

Prima squadra a fare l’en plein in serie C su più campionati.

 

Si dice spesso, quando una squadra titolata precipita in una categoria in cui non ha mai giocato o quasi, che quella serie non le compete. Sarà poi il campo ad avvalorare o meno tale giudizio.

 

 


Delle società attualmente nell’organico della Serie A solamente Juventus ed Inter non hanno mai giocato in B, la Roma una volta (1° posto nel 1951/1952), il Milan due (1° posto nel 1980/1981 e nel 1982/1983), tutte le altre più o meno frequentemente. Non hanno disputato campionati di Serie C (oppure C1) la Lazio, il Torino, la Sampdoria e la Fiorentina (che dopo il fallimento della gestione Cecchi Gori aveva, però, dovuto ricominciare con il nome di Florentia Viola dalla C2 e, a promozione ottenuta al primo tentativo, era stata ammessa al Campionato di Serie B 2003/2004).

 

Tra le attuali squadre di Serie B nessuna non ha mai giocato in Serie C. L’impresa riuscita al Genoa (già vincitore del Girone B della Serie C 1970/1971), quella cioè di essere sempre promosso in Serie B, non era stata finora ripetuta: infatti, solamente la Sampierdarenese nel 1931/1932 e l’Atalanta nel 1981/1982, con due primi posti, si erano riscattate nel momento più basso della loro storia, mentre formazioni prestigiose quali Hellas Verona e Napoli hanno ottenuto una promozione su due tentativi (gli scaligeri nel 1941/1942 e nel 1942/1943; i partenopei nel 2004/2005 e nel 2005/2006) e il Bologna due su tre (la prima nel 1983/1984; la seconda nel 1994/1995, dopo un’eliminazione nei play-off del Campionato precedente).

 

Due liguri promosse nello stesso campionato: non è (quasi) mai accaduto.

 

Dimenticando… lo striscione BENVENUTI IN LIGURIA con cui i tifosi del Genoa accolsero quelli dello Spezia nel derby d’andata, si può fare questa riflessione.  Il lungo braccio di ferro tra Aquilotti spezzini e Grifoni genoani ha prodotto un risultato lusinghiero per la Liguria, che è stata gratificata dalla promozione delle sue due uniche rappresentanti, che si sono assicurate in regime di monopolio i due tagliandi validi per la Serie B.

 

In un campionato nazionale era mai accaduto un fatto del genere? Limitando la ricerca alle prime due categorie successive alla maggiore e ricordando che anche quello concluso è stato un torneo non a girone unico, si trova qualcosa di simile nella Seconda Divisione (nel primo caso equivalente alla Serie B, nel secondo alla Serie C) del 1925/1926 e del 1927/1928. Nel caso più lontano, per le esigenze di nazionalizzazione del calcio avvertite dal Regime Fascista, si doveva passare da una Prima Divisione, strutturata sulle Leghe del Nord e del Sud, a 44 squadre ad una Divisione Nazionale, ancora su due gironi, a 20, sicché Spezia, Speranza di Savona, Sestrese e Savona, nell’ordine – con l’U. C. Astigiani quarta – di piazzamento nel Girone B mantennero solamente la categoria. Due anni dopo nel Girone A furono promosse Rivarolese, Corniglianese e Ventimigliese, con l’Acqui terza, mentre nel Girone C (con tre soli posti al sole) Sestri Levante e Ruentes Rapallo fecero da damigelle alla capolista Viareggio. A sottolineare l’eccezionalità della stagione appena terminata per la Liguria va evidenziato come nei primi due lontani casi citati fossero liguri sette compagini su undici e nel terzo quattro su dieci.

 

I RECORD DEL GENOA IN NEGATIVO

 

Due promozioni dalla serie C1 alla B senza un marcatore in doppia cifra.

 

Non fu certamente l’attacco l’arma vincente del Genoa di Silvestri nel Campionato di Serie C 1970/1971: i rossoblù andarono a segno solamente 36 volte in 38 incontri, avendo per capocannonieri Cini e Speggiorin I, che si fermarono a quota 9, seguiti da Turone con 6 reti (di cui 4 dal dischetto), da Balestrieri e Corradi con 3, da Maselli (1 su rigore) e Perotti con 2 e da Capogna e Derlin con 1. La forza di quella squadra era stata la difesa, che fu capace di mantenere la porta inviolata in ben 27 occasioni e di subire solamente 12 reti.

 

Non considerando i dati della famigerata partita a Ravenna del 4 settembre 2005, vinta sul campo 3-1 (vantaggio romagnolo di Cavagna ribaltato da un’autorete di Affatigato e da una segnatura a testa di Rimoldi e Ghomsi) e persa a tavolino 0-3, il Genoa 2005/2006 ha messo a segno 47 reti e ne ha subite 28, dimostrando rispetto alla formazione di 35 anni fa maggiore propensione al gioco d’attacco, compensata in negativo da una maggiore permeabilità difensiva, ma avendo in comune la mancanza di un attaccante prolifico: il maggior realizzatore, Grabbi, non è andato in doppia cifra, ma si è fermato a 9 segnature (5 delle quali su rigore). Gli altri marcatori sono Stellini con 6 segnature (3 su rigore), Baldini e Iliev con 4 reti (tutte su azione, tante quante quelle messe a segno non dal dischetto da Grabbi) al pari di Rimoldi (che ne ha realizzate la metà su rigore), Rossi, Lopez, Greco, Sinigaglia (1 su rigore) con 3, Zaniolo e Tedesco II con 2, Ambrogioni, Caccia, Mamede e Moretti con 1.

 

Nona promozione nella storia del Genoa e seconda con il cambio di allenatore.

 

Non considerando quella annullata del 2005, il Genoa ha conseguito, a diciassette anni dall’ultima, la nona promozione della sua storia.

 

Per la seconda volta non si è classificato in un campionato concluso con il salto in avanti di categoria al 1° posto solitario o ex aequo (era già accaduto nella Serie B 1980/1981 con la piazza d’onore alle spalle del Milan, capolista con 50 punti e 2 di vantaggio).

 

Un’unica volta si era verificato un cambio di allenatore (quest’anno ce ne sono stati due, anche se due soli sono stati i tecnici, Vavassori e Perotti, a sedere sulla panchina rossoblù) in un torneo concluso con la promozione: nelle ultime 9 giornate del campionato di Serie B 1934/1935, quello che non è azzardato ritenere il più grande giocatore genoano di sempre, Renzo De Vecchi, aveva preso il posto di Vittorio Faroppa II, incrementando i punti di vantaggio sulla seconda da uno a quattro. Gli altri allenatori che hanno ottenuto promozioni sono: Giacinto Ellena (B 1952/1953), Renato Gei (B 1961/1962), Arturo Silvestri (C 1970/1971 e B 1972/1973), Luigi Simoni (B 1975/1976 e B 1980/1981) e Franco Scoglio (B 1988/1989). 

 

 

Stefano Massa

 

 



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