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il Grifone in campoIl Genoa elimina la Fiorentina!
24/08/2006

 

Genoa                         1

(Greco, 31' s.t.)

 

Fiorentina                   0

 

 

Ce la siamo proprio goduta questa succosa vittoria. Che sia stata ottenuta con difficoltà e grande impegno, è inutile dirlo; ma che sia arrivata attraverso il gioco, ci conferma la fiducia di stare entrando in una bella stagione sportiva.

 

 


 Nell'arrivare al Ferraris, pensavo: se superiamo indenni i primi venti minuti, qualche possibilità l'abbiamo; e difatti nella prima metà del primo tempo la prevalenza della Fiorentina ha lasciato il risultato in bianco come le sue maglie. Il palleggio degli ospiti denotava la superiore categoria e la loro pressione sui nostri giocatori era serrata – noi la ricambiavamo, dispendiosamente. Un fattore tattico influiva sul gioco: non so se fosse il loro stile abituale oppure una controtattica per mettere in difficoltà la nostra difesa a tre, il fatto era che sovente sul lato sinistro dei loro due attaccanti sovente se ne inseriva insidiosamente un terzo, spesso Mutu, tecnico e  irruente, allargando il fronte su uno spazio pericolosamente sguarnito. Anche in seguito, una volta fatta dal Genoa una opportuna sostituzione, l'attacco della Fiorentina si stabilizzava a tre, permettendolo l'azione, e addirittura, nei minuti finali, a quattro.

 

L'organizzazione difensiva del Genoa ha retto. Già contro lo Spezia mi era sembrata ben sistemata, malgrado tante opinioni contrarie; tuttavia in quella partita si era vista la difesa a tre come preferita dal nostro allenatore Gasperini, invece ieri la struttura era, salvo che nei minuti iniziali, necessariamente diversa.  

 

Dunque il Genoa ha avuto la fortuna, il merito dell'assieme e di qualche ottimo  intervento tecnico individuale per evitare di dover raccogliere subito la palla dal proprio sacco. Poi si è visto chiaramente che la partita cambiava e a metà campo le forze tendevano a capovolgersi. Nel secondo tempo era il Genoa a regolare il gioco.

 

A questo punto mancava soltanto la perla, e la perla è arrivata, e si è sentito un grande boato, e i tentativi della Fiorentina, pur tenaci, non trovavano più abbastanza forza.

 

I motivi di letizia sono molti; ma preferisco dire subito delle note di attenzione.

 

Il risultato, non nel gioco visto, non alle forze in campo, ma al valore assoluto delle  squadre, non è fedele: se questa dolce vittoria è meritata, non per questo possiamo ritenerci potenzialmente più forti della Fiorentina, l'anno scorso quarto valore nazionale. Ha certamente influito, alla distanza, una sensibile supremazia atletica.

 

Ci aspettano prossimamente, in questa Coppa Italia che non ha questo nome, quasi non fosse una competizione ufficiale, squadre certo alla nostra portata, le quali vorranno riservarci tipi di difficoltà differenti, che dobbiamo prepararci umilmente a sgomitolare.

 

Ma è stato un grande piacere ammirare i nostri giocatori così uniti, così impegnati, sempre sul piano della ricerca del gioco; correre e scambiarsi la palla rasoterra; vedere che emergono giovani; vedere la felicità finale, ad esempio, di Barasso, dal valore, in passato, forse in parte misconosciuto.

 

Queste due vittorie corrispondono alla qualificazione che gli anni scorsi si poteva ottenere dal gironcino eliminatorio a 4; sotto questo punto di vista non abbiamo fatto molta strada; ma ci danno prospettive che da anni non si presentavano.

 

Forza, ragazzi (e molta attenzione!), perché ci stiamo prendendo gusto.

 

 

Vittorio Riccadonna

 

 



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"Il Genoa elimina la Fiorentina!" | 1 commento
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Re: Il Genoa elimina la Fiorentina!
di RABAX il 24/08/2006 16.50

Il nuovo Genoa, che in tanti abbiamo visto per la prima volta, ieri sera ha trascinato all'entusiasmo il rovente catino di Marassi.
Gli abbracci al gol di Greco si sono sprecati e per tutti, pìù del risultato, che nel contesto conta relativamente (ma eccome se conta), sono stati il gioco e l'organizzazione di squadra, mostrate per tutto l'incontro, a scaldare i cuori.
Sono anni che vinciamo campionati, ma faccio fatica a ricordare un "assetto" simile, mentre ricordo squadre che si basavano soprattutto sull’estro e sugli spunti individuali.
Chiaro che una, magari due, rondini non fanno ancora primavera e che avrà certamente influito il possibile diverso livello di preparazione (non a caso Prandelli per giustificare la sconfitta dei suoi ha detto, ed è vero, che i nostri arrivavano sempre per primi sulla palla).
L'esperienza insegna a diffidare del calcio d'agosto e poi, quando c'è di mezzo il Genoa, un minimo di cautela in più è d'obbligo.
Sarebbe, però, ingiusto, addirittura un po’ autolesionistico, non prendere e dare atto di come si veda, eccome, la mano del nuovo allenatore.
Dopo le limature ed i tagli ad un’iniziale campagna acquisti, fatta diciamo (anche se, poi, magari qualcuno si arrabbia) alla "Lopez", ora la squadra appare costruita secondo buoni equilibri ed è di tutta evidenza che ciascuno dei giocatori ha un suo compito ben definito che svolge con impegno e diligenza.
L'allenatore ha fatto scelte appropriate, alcune anche coraggiose (Barasso, Greco- due giocatori umili ma che dimostrano sempre pù il loro valore- Crisito, Marco Rossi). Questo allenatore sta anche dimostrando di "saper leggere" la partita con cambi tempestivi e determinanti.
Chiaro che ci saranno nuovi test e che ci vorranno ulteriori conferme sia per l'allenatore sia per i giocatori (bravo davvero Milanetto, a me poi piace particolarmente Bega, molto grintoso ed anche portato al gioco raso terra che pare prediliga il Mister, bene Adailton che tocca la palla davvero di fino, ma ancora di più si sacrifica per la squadra).
Immaginiamo che non sempre tutto girerà per il verso giusto, arriveranno ostacoli, difficoltà, imprevisti che ci renderanno una realtà meno rosea, però……
Guardiamoci, insomma, bene dall'esaltarci troppo, ma speriamo, come dicevano in molti uscendo sorridenti dal Ferraris che .."quest'anno ci dovremmo divertire"......
Ecco questo mi pare il mix corretto e cioè cautela insieme con ottimismo e fiducia se è vero, come spesso accade, che il buon giorno si vede dal mattino.





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