Benvenuto su Genoadomani
5168107
visitatori
(sito attivo dal
31 Agosto 2004)

In questo momento ci sono 43 visitatori e 0 utenti registrati
Totale utenti registrati: 759
· ritorno al futuro
· la redazione
· torna alla homepage
· cerca nel sito:
dalla redazioneIl coerente e l'incompiuto
21/09/2006

 

Il commissario alla Federazione, Rossi, ha abbandonato.

 

 


Ha presentato le dimissioni, chissà se rivedibili, anche l'indagatore Borrelli. Egli si ritira con ogni onore: aveva concluso con precisione il suo compito e non è coinvolto nella  demolizione di esso, effettuata da parte del governo dello sport e degli affari e da parte del Ministro dell'(In)giustizia.

Invece nella sua ritirata Rossi lascia un triste senso di fallimento, di cedimento.

Aveva cercato Blatter prima dei mondiali, forse per assicurargli la serietà del nuovo corso.

Ma aveva stabilito, o accettato,  che il giudizio d'appello dovesse avvenire di fronte a giudici scelti da Carraro.

Non aveva commissariato la Lega.

Non ha mai raccolto le sacrosante ragioni del Genoa.

Ora il medico che se ne va sconfitto per non aver saputo incidere, afferma che la cancrena è insanabile perché la guarigione non è voluta.

Triste verità.

Ci resta solo il Genoa.

Solo il Genoa può andare a testa alta, perché ha denunciato il marciume e poi ha pagato.

Ci rimane solo il Genoa e il nostro orgoglio di genoani.


V. Riccadonna



Questo articolo è stato visualizzato 392 volte

 
"Il coerente e l'incompiuto" | 1 commento
I commenti sono di proprietà dell'inserzionista. Noi non siamo responsabili per il loro contenuto.

Stai visualizzando i commenti del giorno 22/09/2006


Re: Il coerente e l'incompiuto
di RABAX il 22/09/2006 18.11

Le dimissioni di Borelli credo debbano ascriversi alla scellerata sentenza Sandulli che senza plausibili motivazioni contraddiceva e mortificava il lavoro del Capo dell'Ufficio Indagini FIGC.

L'uomo, persona per bene e d’altissimo profilo, ha voluto evitare polemiche e sparate a caldo, ma ha atteso con pazienza il momento propizio e, appena possibile, dopo aver denunciato talune "singolarità (Conciliazione CONI), ha salutato la "combriccola” senza sbattere porte, ma con eleganza e discrezione.

Gli adusi ai sotterfugi ed ai compromessi certamente ne gioiranno, meno chi ama il calcio e, amaramente, si rende sempre più conto che oramai tutto, o quasi tutto, è taroccato.

Di più il lancio dell'asciugamano od il getto della spugna, come si dice nel pugilato (altro sport tra i più taroccati) da parte di Borelli conferma, se ce ne fosse bisogno, che non se n’esce perché il marcio, l'arroganza e la prepotenza ai massimi livelli sono oramai consolidate ed inarrestabili.

Mi riesce difficile dare un'altra lettura al triste abbandono di Rossi seguito da quello di Borelli.

Resta il Genoa, cui abbiamo dedicato la passione di una vita, ed è difficile, oramai, farne a meno.

Qualcuno sosteneva che il calcio è l'oppio dei popoli: siamo proprio sicuri che esagerasse?





Per informazioni potete contattare l'indirizzo e-mail admin@genoadomani.it