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il Grifone in campoLe pagelle di Genoa - Livorno
17/09/2007

 

Genoa discreto, pareggia una partita, contro un mediocre Livorno, sprecando un calcio di rigore ed almeno 5 cinque nitide palle goal.


 


ARBITRO Sig. Dondarini: Arbitra bene fino al più che dubbio rigore per il Livorno, poi ritorna a dirigere da Dondarini cioè male.

IL MIGLIORE: JURIC (7) Uomo ovunque del centrocampo. Corre, contrasta e costruisce il gioco in un reparto che sembra il reparto debole del Genoa.

IL PEGGIORE: DI VAIO (4) impresentabile. Giochicchia e male. Un'occasione ad inizio ripresa e la spreca, l'unico spunto in una nuova deludente partita.

LA DIFESA: 6 Il solito sicuro RUBINHO (7), grande su punizione e bravo in uscita nel finale a rubare il tempo all'avversario. Una difesa che tiene sostanzialmente bene e subisce goal solo su dubbio fallo di rigore di BEGA (6) su Tavano. Buono il debutto di BOVO (6). LUCARELLI (6) non soffre l'emozione di giocare contro la squadra della sua città. Speriamo che l'infortunio non gli impedisca di giocare domenica prossima.

CENTROCAMPO: 5 Vuoi vedere che il centrocampo è il problema del GENOA?
Un po' meglio MILANETTO (5), ma ancora lontano dal rendimento dell'anno scorso, sbaglia il rigore ed un'altra occasione occasione pochi minuti dopo.
Per fortuna che oggi Juric ha sfornato una prestazione super. FABIANO (6) prestazione molto tattica, dove comunque ha poche occasioni per spingere sulla sua fascia. ROSSI (6.5) parte centrocampista, gran cross per il pareggio genoano, finisce stopper con ottimi risultati. PARO (6) d'incoraggiamento) porta un po' di vivacità e si mangia anche lui una possibilità di goal grande grande. KONKO (6) frizzante.

ATTACCO: 5 Detto di Di Vaio, in negativo anche la prestazione di PAPA WAIGO (5), che non usa mai una delle sue caratteristiche migliori,vista la sua velocità, palla lunga e correre.
30 buoni minuti per SCULLI (6) essenziale concreto, positivo.
Volutamente viene lasciato per ultimo BORRIELLO (7) proprio per evidenziare la sua ottima prestazione. Bellissimo goal, ma anche un costante pericolo   per la difesa del Livorno. Si procura un rigore con grande caparbietà, poi fallito da Milanetto. Piace per come lotta su ogni pallone.

NOTA FINALE: Ingiustificate, al di là del risultato, certe reazioni di parte del pubblico verso questo o quel personaggio del GENOA a fine partita.
Bisogna che certe persone capiscano che la serie A è molto diversa dalla serie B o altre serie inferiori. Oltre il GENOA squadra, anche il pubblico deve dimostrarsi degno della serie A.

il pagelliere

 


 



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"Le pagelle di Genoa - Livorno" | 5 commenti
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Stai visualizzando i commenti del giorno 18/09/2007


vieux marcheur
di jcarr (jcarr@katamail.com) il 18/09/2007 10.18

Caro Vittorio sono assolutamente d'accordo con te sia a proposito di Di Vaio, sia a proposito di dondarini (volutamente minuscolo).

D'altronde anche la rosea di ieri mi pare abbia giustamente bocciate questo arbitro.

Ciao e buon Genoa a tutti.



Valutazioni? Ammesso dissentire...
di vieux_marcheur il 18/09/2007 01.06

Trovo che un "voto" a un giocatore potrebbe osare darlo chi per tutta la partita non avesse fatto altro che guardare solo colui, come fanno infatti gli osservatori professinisti. Con questa premessa di impossibilità, mi azzardo a dire che il nostro Di Vaio è sottovalutato. Intanto, sono forse suoi i migliori tiri in porta del Genoa in queste ancora poche partite: due col Milan, con un'ottima parata di Dida, e quello del secondo tempo di ieri. Ma sopratutto dovete guardare cosa dà Di Vaio alla squadra in fase difensiva e cosa dà la squadra a Di Vaio in fase offensiva: quante poche volte si trova nelle condizioni di spazio che predilige, quante volte deve giocare spalle alla porta un pallone che gli è passato addosso da marcato. O volete dire che non sa più tirare in porta? Sarebbe assurdo.

Mi sento invece capace di dare un voto di grave condanna all'arbitro Dondarini. Non per il rigore discutibile, direi anzi inesistente, dato al Livorno, in quanto arbitrare vuol dire esporsi inevitabilmente ad errori. Imperdonabile invece trovo il chiudere gli occhi davanti a trattenute sistematiche e generalizzate quali si sono viste nel primo tempo, anche dopo aver ammonito a non farle. Gli attaccanti del Genoa erano impediti di saltare. Questo significa inficiare l'andamento del gioco, tradire coscientemente  il mandato ricevuto, che è quello di imporre che il gioco si svolga secondo le regole. Non è un umano errore di percezione: è un  vizio, che riguarda la morale del calcio.

   

      





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