Mi si perdoni il titolo volutamente un po' provocatorio.
Ma non cerco davvero polemiche, prima del derby, poi.
Solo che l'intervento di Voce sommessa ed i vari commenti, quello di Nemesis in primis stuzzicano, stimolano ti coinvolgono.
Lo confesso, questo sollevato ora è un argomento che sento molto, che mi "intriga" davvero.
Penso, infatti, da tempo quale sia e, magari, debba essere il modo migliore di vivere il proprio tifo, la propria passione calcistica, anni fa si parlava più spesso addirittura di "fede", ora forse meno, non so se sia casuale.
Vale a dire il tifoso deve sempre e in ogni modo sostenere, incitare, applaudire tutto e tutti, altrimenti meglio che se ne stia a casa sua e s'interessi d'altro?
Od invece, altro estremo, esagero in un senso e nell'altro solo per tentare di farmi capire di più, criticare sempre e comunque per prevenzione, personalismi o, peggio, per ottenere vantaggi economici provando a condizionare al società: se non mi dai questo o quello ti metto lo striscione o i tifosi contro (non dico qui, ma altrove è successo eccome).
Nessuno è perfetto e, dunque, errori ogni tanto ne fanno tutti.
Si devono rilevare e far notare oppure rinunciare a coerenza e cimentarsi nell’esercizio d’arrampicarsi sugli specchi per difendere e coprire sempre, attenti a non incorrere nell'imperdonabile peccato di lesa maestà preoccupati del rischio che qualcuno poi s'incazzi e levi le tende?
Oppure ancora qualche punzecchiaturina e/o punturina di spillo, seria, tempestiva e ben argomentata a volte può risultare utile e produttiva, magari come stimolo a far sempre meglio, se non altro per "fargliela vedere" a quelli?
Insomma davvero un bel “guazzabuglio” che, estremizzando volutamente i concetti, ho cercato illustrare.
Sono, probabilmente, soprattutto mie problematiche, forse non solo, certamente non mi parrebbero situazioni da non dormirci la notte, anche se capita che talvolta possano metterti in crisi se e quando i diversi modo di pensare, anziché arricchire e rendere più interessante la discussione, rischiano di generare “irritazioni” malcelate, incomprensioni spiacevoli o, peggio, allontanare le persone.
Succede, quest'estate ho avuto anch'io qualche problemino al riguardo che l'amicizia e l'affetto verso le persone mi hanno aiutato a superare.
Ecco, intanto, prima d’ogni altra cosa, sempre per estremizzare prima di "scannarsi" bisognerebbe tener presente che siamo, sarà banale ma non di rado vedo che lo si scorda, tutti genoani e dalla stessa parte, mentre altri sono i "nemici".
Le cose si affronterebbero con la necessaria serenità, anche per non pentirsi magari dopo.
Visto che siamo in tempi di S: Valentino mi sovviene una frase di un famoso film (Love story) di qualche annetto fa ..." chi ama non dovrebbe mai dover dire mi dispiace".......
In ultimo tanto per ritornare all'attualità non credo di svelare segreti se rendo pubblica una telefonata di domenica scorsa sera con l'amico Vittorio.
Lui, allora faccio io il pezzo sulla partita o sei stato a Livorno?
No guarda è un periodo nel quale è sparito il tempo libero e devo rinunciare, spero per poco, a tutte queste belle cose.
Lui beh cosa dici?
Bene, davvero, con il fieno messo in cascina nel girone d’andata d’ora in avanti pareggiare in casa delle "dirette concorrenti" e tenerle bene a distanza è il massimo, spero la cosa si ripeta e poi, dai, si era messa abbastanza male.
Lui si certo, però il Livorno non mi è sembrato proprio irresistibile, va beh è andata....
Messo giù il telefono ho "capito".
Io evidentemente “profilo basso”, in questa stagione mi aspetto, infatti,una tranquilla salvezza, magari la più sollecita possibile per poter programmare per tempo il campionato successivo.
Altri, invece, "volano alto" come Vittorio, tant'è che non rinunciano alla speranza di un exploit, insomma la "vorrebbero calda e subito".
Sono stato facile profeta, infatti, poi letto il commento alla partita questo concetto è venuto fuori proprio all’inizio del consueto bel commento alla gara.
Un episodio, credo, emblematico dei diversi modi di giudicare la partita con il Livorno e, se vogliamo, di vedere le cose e vivere la propria genoanità.
Ho motivo di sperare che dopo quella telefonata Vittorio non abbia pensato che il sottoscritto non ci azzezza una mazza o, peggio, che non ha abbastanza stima e fiducia nella Società, nel Mister o in quant’altro, ma avrà fatto, probabilmente, lo stesso mio ragionamento rivoltato di 360 gradi.
Conclusione volemose bene, ora poi di più visto che abbiamo il problema delle…….. "bandierine".
Si, no, insomma non tanto per quante averne a disposizione in magazzino domenica prossima, ma per il dover decidere dove proporre "d'infilarle" (sono eccezionalmente consentite le soluzioni vietate ai minori stile “Moretti” – Caos calmo) se, macuba, dovesse mai capitare una "stecca" da parte della grande squadra, quella super favorita, quella che vincerà sicuro (non ho tempo in questo periodo neppure per la TV, ma mi arrivano certi echi).....….
Alè!