Si fa presto a dire “è la morte più bella”, mentre esplode lo stadio, sopraffatto dalla gioia, nel momento in cui si corona un sogno.

Il Tempio…il terzo anello…quanta retorica!

Certo può servire per confortare i parenti, gli amici.

Per far accettare quello che la mente e il cuore non possono accettare…per tirare avanti.

Non esiste una “morte bella” e 47 anni sono troppo pochi per cominciare a pensarci, per prepararsi in qualche modo.

Invecchiando arrivano gli acciacchi, si comincia a morire a poco a poco, un pezzo alla volta.

Qualcuno se n’è già andato, ci si sente sempre più soli, più stanchi, si comincia anche un po’ ad averne le palle piene di quello che ci circonda, di questo mondo così diverso da quello che avevamo sognato, della televisione che dice sempre le stesse cose.

Ma a 47 anni si è ancora forti, c’è ancora tanto da scoprire, persone da conoscere e da amare, idee da cambiare, gioie da vivere e dolori da assorbire, cene e risate con gli amici, bambini da crescere, film da vedere e canzoni da cantare.

Troppe, troppe cose da fare e c’è ancora la voglia di farle!

Domenica saresti tornato a casa felice e avresti passato la serata facendo zapping per non perderti un’immagine, una parola, per rivivere cento volte quelle emozioni, per sentirti ripetere che sì, era tutto vero!

E magari ti saresti anche incazzato a sentir parlare solo della crisi del Milan.

E poi ti saresti sfogato con gli amici al bar; quelli che, come te, anche il giorno dopo avrebbero avuto gli occhi lucidi e felici.

E certo non avresti risparmiato qualche feroce sfottò ai colleghi strisciati.

Belinate? Forse sì, ma la vita è fatta anche di queste cose e, anche per queste cose, merita di essere vissuta…un po’ più di 47 anni!

Ciao Stefano!

Frizzi44