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dalla redazioneUn Figueroa primadonna?
18/09/2008

 

Il giudizio di Gasperini mi ha colpito e non lo comprendo del tutto.

 

Figueroa si sarebbe comportato come una primadonna ma senza dimostrarlo sul campo.

 

Non ho voluto scrivere d’impulso.

 

Propongo due opposte interpretazioni: può essere stato un giudizio “onesto”, cioè lo specchio esatto del suo pensiero, oppure una frase di commodo, diretta al bene del Genoa.

 

 

 


Vediamo questa seconda ipotesi.

 

Ogni allenatore ha diritto di applicare una sua visione di gioco.

 

Che Gasperini non “veda” Figueroa è evidente. Ne aveva dato diversi messaggi in passato:  me lo son trovato in rosa... se viene un centravanti forte Figueroa va via... (arrogandosene la decisione), ecc. Ultimamente: Sculli-Milito-Gasbarroni, se Milito esce entra Olivera, all’attacco la situazione è chiara...( = convinciti, Lucio!).

 

La presenza di Figueroa sul campo di allenamento, che non si può proibire, può diventare un focolaio. Ci sono adesso altri giocatori che parlano la sua medesima lingua, in senso letterale oltre che calcistico; possono scorrere confidenze, esternarsi motivi di disagio. O, peggio, può nascere un’intesa tecnica spontanea (tipo Skuhravy-Aguilera, come suggerisce un nostro scrittore). Meglio allontanarlo, per il bene dello “spogliatoio” e quindi del Genoa.

 

Figueroa insiste a rimanere, pretende di poter dimostrare sul campo, qui a Genova, il proprio valore.

 

L’additamento pubblico di un difetto morale aiuta a demolire le sue renitenze al rimpatrio.

 

Le esternazioni di Gasperini, non belle verso un proprio giocatore, sono dunque funzionali  ad una ragion di stato.

 

Ma il “caso Figueroa” è difficile da comporre: si trova sempre qualche pezzo che non collima con gli altri. Questo comportamento stride con la consueta franchezza e il sorriso aperto di Gasperini.

 

Preferisco ammettere la completa sincerità del nostro allenatore, la quale mi sembra maggiormente nelle sue corde.

 

Vediamo allora cosa si può pensare.

 

Veramente Gasperini ritiene che Figueroa abbia mancato sia nella serietà dell’impegno che nell’efficienza in campo.

 

La sensazione di tantissimi sostenitori genoani è errata. Figueroa non è il ragazzo sfortunato ma buono e generoso, riconoscente verso la società e il pubblico, che si è sottoposto a lunghi sacrifici per ricuperare l’atleticità, ansioso di ricambiare il bene che ha ricevuto, eccetera eccetera, ma è piuttosto un orgoglioso, un superbo e la sua apparenza di buon ragazzo è ingannatrice. Vox populi, in questo caso, erra.

 

Sono perplesso.

 

Allora tutte le diatribe anche aspre fatte fin qui tra noi non avevano senso. Tutti i dibattiti, su argomenti vuoti. Tramonta il problema del ricupero della condizione fisica.  

 

Ma più che perplesso sono sul giudizio di inefficienza nel senso tecnico, perché io non posso dimenticare la partita di Palermo dell’anno scorso. Ognuno di noi ammetterà che in quella partita (l’unica giocata per intero da molti mesi in qua) Figueroa ci condusse ad una importante, difficile vittoria. Sia pure che lo straordinario suo gol sia stato casuale. Sia pure che il merito dell’altro gol sia appartenuto a Milanetto, che ebbe la forza di arrivare su quel pallone servitogli a portiere superato. Ma fu nel corso dell’intera gara, non solo negli episodi determinanti, che Figueroa, senza declino atletico, guidò l’attacco, con e senza palla, che è la cosa che, come giustamente fa notare qualcuno dei nostri scrittori, caratterizza il grande giocatore.

 

Cerchi, il lettore, di ricordare quella partita, oppure, meglio se la riguardi se ne conserva la registrazione. Credo che l’impressione di un grande giocatore ritrovato sia stata tra di noi generale. 

 

Ebbene: da allora Figueroa fu escluso. Non ebbe mai più occasione di entrare in campo insieme coi compagni.

 

Sta in questa enormità l’altro tassello che non rientra nell’incastro.

 

Io, nella mia ignoranza, mi sento discorde.

 

Quale spiegazione mi dò?

 

Mantengo la tesi detta tante volte. Nell’immutabile visione tattica di Gasperini del centravanti-ariete o centravanti-unica-boa, e tutti gli altri dediti anche alla copertura, Figueroa non riesce ad accomodarsi.  

 

Ma l’argomento del gioco di squadra merita tutt’un altro approfondimento. Va rispettata la visione tattica, che ha una sua validità, dell’allenatore, il quale si dimostra capace, ma non va accettato che sia l’unica possibile, o l’ottima a priori.

 

 

 

Vittorio Riccadonna

 

 

 

 



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"Un Figueroa primadonna?" | 6 commenti
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Chi ne sa qualcosa delle condizioni fisiche?
di zarfaz il 21/09/2008 06.01

Non ho bisogno di rivedere la partita di Palermo, la ricordo benissimo e la aspettavo perchè avevo già intavisto le grandi qualità di Lucho (credo nessuno di noi le discuta).

Comunque eccoi numeri (fonte genoadomani).

L'anno scorso Lucho ha collezionato 21 presenze, delle cui solo 4 partendo da titolare, segnando 3 gol e confezionando 4 assist.

3 gol in 21 partite sembrano pochi ma nelle 17 partite in cui è subentrato dalla pachina ha giocato solo 336 minuti, ovvero una media di 20 minuti a partita. Un po' poco per poter fare di più.

Inoltre ricordo che, oltre alla già citata super partita di Palermo, Lucho ha segnato il gol della vittoria casalinga con l'Atalanta (voto in pagella 8) ed ha ben giocato partendo da titolare in Genoa-Inter 1-1 (voto in pagella 6,5).

Per essere un giocatore rientrante dopo 2 anni di stop mi sembra più che sufficiente, anzi lo avrei voluto vedere in campo molto di più, soprattutto nelle ultime partite quando Borriello era ormai con la testa agli Europei.

Fuori discussione quindi che Lucho dovesse essere confermato, cosa infatti successa. 

E' in estate che succede qualcosa di strano: all'inizio sembrava che la società puntasse decisamente su di lui, poi a poco a poco si deve essere rotto qualcosa, inizia a giocare Olivera ... e poi l'arrivo di Milito.

Sia chiaro che i due possono benissimo giocare insieme in quanto hanno caratteristiche diverse (uno da area di rigore l'altro che svaria), ma dovrebbero giocare in un 4-4-2, e non certo nel 3-4-3 del Gaspe con gli esterni di attacco che fanno tutta la fascia. Non voglio credere che il Gaspe per integralismo tattico non provi a recuperare definitivamente un giocatore del genere (aspettato peraltro tre anni). D'altronde, con diversi giocatori di valore a disposizione, se il Gaspe vuole fare il salto di qualità deve iniziare ad adattare lo schema ai giocatori, non viceversa. Si noterà infatti che tutte le squadre di alta classifica in Italia ed all'estero giocano con il 4-4-2 (o con il 4-2-3-1 che ne è un surogato) e questo perchè in tale schema è più facile inserire grandi giocatori che in genere hanno poca disciplina tattica.

Lungi da me criticare un allenatore che ci ha portato nella metà sinitra della classifica, facendoci anche divertire, ma ora attendo questo salto di qualità. Se non dovesse esseci  credo sarà lo stesso Preziosi, che sappiamo essere molto ambizioso, a prederne atto.

Comunque qualcosa di strano c'è. Perchè di colpo Lucho non serve più a nulla? Lui vuole restare ma il Genoa l'avrebbe già venduto.

Che esistano ancora problemi fisici? Qualcuno ne sa qualcosa?

Non voglio credere sia solo antipatia ... o cecità del Gaspe.

zarfaz

 

 





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