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il Grifone in campoLa Lupa ai piedi del Principe
25/09/2008

 

 

Genoa C.F.C.                         3

(4’ I t. Sculli; 16’ II t. Milito; 43’ Milito)

 

A.S. Roma                              1

(28’ I t. De Rossi)

 

 

Sorrisi e soddisfazione, alla fine. I sostenitori del Genoa amano le gare vibranti, dove i giocatori profondono ogni energia. Questo hanno ritrovato e hanno tributato alla loro squadra il loro entusiasmo.

 

 

 

 

    


Oltre a essere molto combattuta e con vicende alterne, la partita è stata ben giocata, con un palleggio serrato a terra e una vivace alternanza di marcature e smarcamenti a metà campo.

 

Il Genoa è andato subito in vantaggio con Sculli che ha avuto ancora una volta il merito di arrivare sulla palla calciata da Gasbarroni e filtrata attraverso una maglia della difesa avversaria e collocarla in rete da vicino. Sculli capocannoniere del Genoa!

 

Ne è seguita una lunga fase interessantissima della partita. La Roma ha preso il controllo del gioco ed ha insistentemente premuto la metà campo genoana alla ricerca del pareggio. Qui il Genoa ha dato una magnifica prova di gioco difensivo da parte di tutta la squadra, cioè dei 9 giocatori escluso il solo Milito. Non ha cercato di avanzare per inaridire le sorgenti arretrate del gioco della Roma, ha ripiegato di frequente su una linea terzina a cinque, ma era bello vedere come tutti difendevano guardandosi tra loro nel muoversi, interscambiando le marcature, controllando le zone, coprendosi a vicenda.

 

Una squadra si costruisce cominciando dalla difesa. Gasperini sta lavorando per creare una costruzione solida.

 

Tuttavia in questa fase il comando del gioco è stato della Roma, nonostante le puntate offensive del Genoa non siano mancate. Bella squadra la Roma: ancorché minorata assai dalle molte e importanti assenze e pur mancandole alcune doti in attacco, ha manifestato il suo ottimo palleggio e impianto di gioco .

 

La Roma alla fine pareggia in mischia, di testa su respinta corta di Rubinho su tiro ravvicinato di testa da parte del medesimo giocatore. Era un calcio di punizione laterale, che mi sento di discutere, per un contrasto proprio davanti al segnalinee Giordano, fatto ripetere dall’arbitro Brighi pignolescamente per un piccolo accorciamento della distanza dell’unico uomo in barriera, Criscito, ininfluente all’azione perché la palla era stata battuta all’indietro.

 

Finito il primo tempo in pareggio, secondo la nostra impressione del risultato c’è da essere contenti e da sperare che si mantenga pari al termine.

 

Se il primo tempo, giocato a lungo sull’1-0, ha avuto un andamento piuttosto costante, la ripresa invece sarà movimentata.

 

Una zampata di prontezza, in mischia, di Milito riporta in vantaggio i rossoblu. La Roma reagisce con forza e va in porta poco dopo: una palla stranamente “resta lì”, tra due difensori del Genoa, si allunga e Panucci la fa prontamente sua. Il segnalinee Biasiutto alza la bandiera, ma forse è stato sorpreso dall’azione e ha giudicato solo a quel momento. Il gol annullato non solo priva la Roma del pareggio ma causa ad alcuni suoi giocatori del nervosismo. Ne conseguono proteste, durezze e uno sciocco fallo con espulsione.  

 

Pur in 10 la Roma ci fa assistere a una furiosa cavalcata fino entro l’area di rigore di Vucinic (o Menez?) in contrasto con Ferrari su cui l’arbitro non interviene.  Poi la Roma si flette, il Genoa controlla la fase finale e Milito mette il sigillo al risultato.

 

Questo Milito apparentemente fa dei gol semplici e sembra giochi senza sforzo. Classe.

 

Dunque una partita fortunata nel suo svolgersi incerto e Genoa molto fortunato per aver potuto incontrare Milan e Roma in formazioni o vesti dimesse. Sono due vittorie buone per classifica e morale. Sono anche due partite che prefigurano un cammino di soddisfazioni.

 

 

Vittorio Riccadonna

 

 



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"La Lupa ai piedi del Principe" | 1 commento
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C'è ancora abbastanza da fare
di RABAX il 25/09/2008 19.49

perché mancano ancora certi automatismi e l'intesa tra i singoli, a volte, è carente.

Ci mancherebbe dopo solo un mese e mezzo circa, ed alcuni sono anche arrivati dopo.

Questo, al di là dei risultati altalenanti ottenuti sinora, credo non si possa né si debba scordare, invece di strumentalizzarli, come prova a fare qualcuno, a sostegno delle proprie radicate ed immutabili convinzioni.

Mi ha impressionato e preoccupato il pressing altissimo tenuto dalla Roma nel primo tempo che ha provato anche ad "ammorbidirci" con il gioco duro, steso ad esempio Milito, probabilmente, con un colpo proibito.

Se questi continuano così, ho pensato, sono dolori.

Rubinho, impossibilitato a dare la palla come gli chiede Gasperini, al compagno libero più vicino, ad un certo punto ha dato l'impressione di essere andato "nel pallone", almeno da alcuni rinvii sbilenchi indirizzati agli avversari. 

Sulla sinistra del loro schieramento Mendez abile e veloce ha messo da subito in difficoltà il pur bravo Biava, mi pare la prima volta quest'anno che ci riesce qualcuno.

Nel secondo tempo la musica è cambiata, loro hanno cominciato a "camminare" ed il Genoa è tornato a rifare la partita.

A quel punto bravo a mio avviso il Mister che ha capito che si poteva vincere (si era ancora in parità numerica) ed ha tolto il generoso, ma non brillantissimo, Gasbarroni ed il neo goleador Sculli (ieri sera ha mancato di poco la doppietta) sostituendoli con due giocatori con caratteristiche ancora più offensive.

E' stato un segnale di riscossa alla squadra ed al pubblico tanto più che Milito, infallibile ancora una volta, ha provveduto a raddoppiare le marcature.

Poi la grande ingenuità di De Rossi che prima si fa ammonire per reiterate ed irritanti (per l'arbitro) proteste e poi s'illude che quello chiuda tutte e due gli occhi su un pacchiano fallo da dietro su Palladino che si stava involando verso la porta.

La Roma riusciva anche a pareggiare (palla in mezzo alle gambe di Rubinho), ma Brighi, una volta per uno in braccio alla mamma, questa volta negava a nostro favore, capita Mister Spalletti, magari a Voi meno, inutile farla tanto lunga!

Bravo Palladino, gran "rubapalloni" e quanti giocatori ha fatto ammonire, in più ha messo sui piedi del Principe l'assist con cui il Genoa ha chiuso la partita e ci ha fatto godere gli ultimi minuti senza patemi.

Piaciuto non poco anche Olivera, che ha lavorato anche molto per la squadra.

Mi fa impazzire quando si lancia la palla negli spazi e s'invola saltando gli avversari come birilli (con il Mantova, se non ricordo male, così ha anche segnato un gol, quindi non è un movimento che fa per caso).

Straordinaria poi, oltre al resto,una diagonale di Criscito che, miracolosamente, ha salvato un gol quasi fatto.

Spero che negli accordi con la Juve abbiamo mantenuto il diritto di riscatto della metà, se non altro potremmo farlo valere e tenerlo almeno un altro anno ancora, parlo ovviamente del prossimo campionato.

Firenze "incazzata" è una tappa " di montagna", durissima voglio dire e poi la tradizione su quel campo non c’è proprio favorevole, ma anche la Roma non so quanti anni erano che non la si batteva ed allora ...... 





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