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dalla redazioneGENOALIVE, Genoatube, radio STELLA (dedicato a chi a tempo e voglia di leggere)
28/02/2009

 

Il Genoa squadra impazza e le nuove tecnologie ci aiutano ancora di più a godere questo momento straordinario.

 




Internet con webradio, streaming tv, skype, ecc. sono tutti strumenti straordinari, relativamente nuovi, che sono stati resi disponibili con il progredire della tecnologia.

Come già nell’informatica, con la diffusione di quella cosiddetta distribuita, è enormemente cresciuto il "fai da te", che magari porterà con se anche dei difetti e qualche problema, ma offre anche non pochi vantaggi a tutti con la possibilità d'esprimersi più liberamente e, soprattutto, d'arrivare con facilità ovunque.

Non ho certo intenzione di mettermi a disquisire più di tanto sulle nuove tecnologie informatiche, certo che, e non credo d’essere il solo, provo un certo piacere ad esempio ad entrare nel sito del Genoa, sezione GENOALIVE e godermi, che so, l’ultima intervista di Gasperini (ribadisce che per la CL pagerebbero loro...) oppure per seguire il recente viaggio in macchina di Milito dal Pio al Genoa Store e conoscerlo sempre più da vicino e intuire, ne potrebbe essere diversamente, che l’uomo è molto simile al giocatore, e cioè calmo, sereno e di grande spessore.

Poi scopri anche qualcuno (grande l'Andrea) che dal gran calderone di youtube prova ad estrarne un segmento e lo colora tutto di rossoblu.

Poi ancora ti accorgi che più o meno gli stessi provano anche a rinnovare una già bella e riuscita iniziativa e cioè di dar vita anche ad una radio, anche questa, tutta colorata di rossoblù.

Immaginatevi la gioia ed anche l'emozione in particolare per quest'ultima cosa da parte di chi anni fa, per un non breve periodo, si arrampicava una volta la settimana al Righi, in allora sede di una antesignana radio locale, per dar vita ad una trasmissione settimanale in diretta che, appunto Radio Liguria, dedicava al Genoa, con telefonate, sempre in diretta, dei tanti tifosi genoani che, un po’ alla volta, scoprivano la trasmissione e la seguivano con grande partecipazione.

Per capirci un po' quello che succede oggi sulle tv locali.

Erano i tempi della contestazione a Fossati ed era nata da anni anche la rivista Genoadomani, distribuita gratuitamente nelle edicole (dopo la stampa, ognuno di noi se ne caricava un pacco e le consegnava nella sua zona).

Il diapason di quella Genoadomani radiofonica venne raggiunto in occasione di uno "speciale", anche questo in diretta, dal teatro dell’AMGA (un luogo “storico” per le vicende societarie del Genoa), in occasione di una grande ed affollatissima manifestazione all’insegna del “Fossati vattene”.

Poco prima o, forse, poco dopo (gli anni passano e la memoria cala, specie per i riferimenti temporali precisi) dei manifesti affissi per tutta la citta, più o meno sullo stesso tema.

Per quell'Assemblea e per quello "speciale" di Radio Liguria ci fù una grande partecipazione e la solita immutabile passionalità genoana con interventi di grandi personalità, dei vari “capipolo” e  di tanti genoani storici, davvero non ci eravamo fatto mancare nulla.

Memorabili, tra gli altri, gli interventi di Milena e di Mario Epifani, con il sottoscritto, immeritatamente sul palco, a moderare.

Tecnologicamente in quegli anni (magari Donchi, se vorrà, potrebbe inventarsi qualche domandina su quel periodo) non s'era certo più al medioevo tecnologico, ma sicuramente oggi viviamo davvero in un’altra epoca, ma nonostante ciò quella trasmissione raggiunse quasi tutta la città ed ebbe picchi d’ascolto incredibili.

Chi, come molti di noi, ha vissuto quell'esperienze, come può non entusiasmarsi a scoprire che altri, beati loro molto più giovani, imboccano quella stessa strada e, sfruttando con maestria le nuove tecnologie, rivitalizzano una nuova radio tutta colorata di rossoblu.

Magari anche per contribuire a farci vivere e godere come meglio non si potrebbe questo momento nel quale il Genoa sta ottenendo risultati straordinari che, ci se ne rende sempre più conto, non sono frutto del caso, ma di una programmazione e soprattutto di scelte davvero azzeccate, tutte.

Con una punta di “perfidiosa” (si potrà dire?) malizia aggiungo che la soddisfazione non può essere che maggiore per chi queste scelte le ha condivise da subito, beccandosi pure botte di “servo” e lacchè” (epiteti per i quali quali siamo sempre nell'attesa delle doverose scuse).

Si è, comunque, troppo felici per infierire più di tanto (effettivamente lo sport del tiro al Genoano non è bello, ne passivo, ma neppure attivo) su chi ha preferito “incaponirsi” in battaglie, dai ora riconosciamolo, abbastanza “retrò”.

Molto meglio condividere tutti insieme, come diceva quello "appassionatamente", le grandi soddisfazioni che domenica dopo domenica Società, allenatore (a proposito che fine ha fatto Fatim Terim!?!?) e squadra continuano a regalarci e credo proprio che questa bella favola non sia ancora finita.


Ci stiamo, forse, montando un po’ troppo la testa?

Può essere.

Ma poi mi chiedo ad esempio anche: cosa cambierei -vado non a caso- con il Milan?

L’allenatore?

A che pro?

Qualche giocatore?

Forse Kakà, ammesso e non concesso che qui si possano pagare certi ingaggi, non certo ad esempio Borriello, perché Milito segna come lui ed in più è un leader riconosciuto che guida e trascina i compagni.

In ogni caso non cambierei mai la nostra con la loro difesa, lasciamo perdere il Presidente…

La stessa Juve che pure a Torino ci ha preso abbastanza a pallonate, ora la voglio rivedere qui.

Poi è dalla sera della partita di Coppa Italia a Milano che aspetto la sfida di domenica prossima al Ferraris con l’Inter.

Già l’anno scorso anno, ricordo bene, gli abbiamo messi ripetutamente alle corde, quasi da non credere ai nostri occhi, come non sperare ora che squadra ed ambizioni sono un po' diverse…

Se come non escludo si riuscisse a vincere quella partita, davvero non ci potrà ignorare più nessuno.

So bene che sbilanciarsi tanto non è proprio ben visto da tutti, ma quest'anno più di una volta, magari per fortuna, mi è andata non malaccio ed allora ci ho un po' preso gusto... 

Euforia anche, certo, ma non credo proprio fuori luogo.

Già domani a Siena verificheremo di nuovo, ammesso ce ne sia ancora bisogno.

Oramai, infatti, è consapevolezza che le scelte quest’anno sono state davvero felici, ripeto tutte.

Dietro sono arrivati Biava, Sokratis, Ferrari e Bocchetti ed in più è stato confermato, con non poco sacrificio, anche Criscito: uno più bravo dell’altro e che professionalità ed attaccamento alla maglia.

In mezzo è arrivato Thiago Motta (grande intuizione del Prez), davanti Milito e Jankovic, entrambi oggi tra i campioni più celebrati del campionato italiano.

E “dimentico” Palladino, Mesto e Modesto e cioè i tre nomi per i quali, principalmente, c’eravamo esaltati in sede di campagna acquisti estiva e che, sinora, non si sono ancora espressi al meglio delle loro possibilità, se non a sprazzi.

Gli stessi pochi giocatori confermati già con con noi la scorsa stagione, Rubino, Sculli, Juric e VDB, dopo un anno d’esperienza nella massima serie, stanno dimostrando di valere eccome la serie A e contribuiscono alla grande a far sì che questa sia com'è una stagione davvero memorabile.

Non voglio scordare, in questo bagno di gioia ed euforia (scordiamoci, dai, una volta per tutte "macumbe" e scongiuri) neppure i meno fortunati, almeno sinora, e cioè Paro ed Olivera.

Si dice siano due “cocchi” del Mister, dimenticando che, potenzialmente, si tratta di due elementi che, a livello giovanile, erano stati davvero inferiori a pochi e, a detta degli addetti ai lavori, parevano entrambi destinati ad una notevole carriera.

Paro è stato frenato da due consecutivi e piuttosto brutti infortuni, proprio quando stava cominciando a far vedere tutto il suo valore, ammirevole la sua volontà di non arrendersi, ora meriterebbe un po' di buona sorte.

Olivera, reduce da uno straordinario campionato nel suo paese, dapprima ha scontato la stanchezza per un anno di calcio senza sosta, poi difficoltà non trascurabili fisiche e psicologiche dopo l’arrivo di Milito che gli chiuso tutti gli spazi.

Non escluderei, forse, anche il condizionamento per qualche pregiudizio di troppo da parte di chi imputava a lui, come detto “cocco” del Mister, la scelta societaria di tagliare Figueroa, appunto solo per creare spazio al “Pollo” (grazie per i tre punti di Verona). 

Niente di più sbagliato ed ingiusto, se è vero, come è vero, che ora gioca Jankovic e non il  “cocco”, a conferma del fatto che Gasperini sceglie e manda sempre in campo quelli che ritiene migliori, senza guardare in faccia a nessuno (anche qui certe malelingue troveranno mai il coraggio di scusarsi?).

Se, per concludere, mi affido al cuore, la mia fiducia ed il mio ottimismo sono oramai senza limiti, mentre la ragione invita ad essere un po' più cauti e prudenti, perché, in effetti, il modo migliore per arrivare e rimanere a certi livelli sarebbe quello di una crescita meno improvvisa ed impetuosa e, piuttosto, un po' più graduale.

Chiaro che per quanto fatto sin qua la CL potrebbe già essere possibile da subito, ma anche solo se, d'ora in avanti, tutto continuerà a girare al meglio o quasi.

Auguriamoci che questo avvenga, non sarà facile, ma neppure impossibile.

Saebbe allora davvero straordinario, direi pazzesco, festeggiare un traguardo impensabile ed impossibile ad inizio stagione e cominciare a sognare quella "stella", per ora, è solo una nuova radio rossoblu che "manda" musica e da voce ai genoani, ma che potrebbe anche diventare un obiettivo reale e concreto, specie se la suddivisone delle risorse, come pare potrebbe essere abbastanza presto, dovesse diventare davvero molto più equa e meno squilibrata a favore delle "grandi".

Alè!

Giancarlo Rabacchi



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