Benvenuto su Genoadomani
5161917
visitatori
(sito attivo dal
31 Agosto 2004)

In questo momento ci sono 34 visitatori e 0 utenti registrati
Totale utenti registrati: 759
· ritorno al futuro
· la redazione
· torna alla homepage
· cerca nel sito:
dalla redazioneLe vittorie del ''Talebano''
14/04/2009

 

Era solare che in caso di vittoria con la Juve, di fronte all’Italia intera, tutti avrebbero scoperto il Genoa di Gasperini, al quarto posto, ora, non più “provvisoriamente”.

Nel titolo parlo volutamente di "vittorie" e non di "vittoria" perché è ancora presto per dare all'espressione un significato definitivo.

 

 


Molto è già stato fatto, alla conquista dell''UEFA non manca più di tanto, ma si è ancora a livello di battaglie vinte, per la “guerra” ci vuole ancora un po’ di pazienza.

Intanto, però, abbiamo “asfaltato” la Juve, che non ho visto poi così male, anzi, (magari un po’ troppo “lunga” in occasione del gol del KO), mettendo in mostra a questo punto della stagione un gioco straordinario per qualità ed intensità.

Quante volte abbiamo sentito dai soliti “sapientoni” e/o incontentabili la litania …ma reggeranno sino alla fine…

Paiono sempre più speranze vane...

Di più, particolare non trascurabile, alla seconda forza del campionato abbiamo pure "passato” un giocatore come il “Principe” Diego Milito (che scalpita in palestra e non vede l’ora di rientrare).

Bravi, comunque, i suoi tre “alter ego”, anche se di “esplosione” credo si possa parlare solo per Palladino.

Straordinari il suo scatto e la sua progressione nell’azione del gol decisivo.

Hanno fatto la loro parte, eccome, anche Jankovic e lo stesso Olivera che, oltre ad una serie d’apprezzabili giocate, ha inventato l’assist decisivo, non proprio tanto banale come idea e per la misura, a Rossi che poi, con freddezza, ha offerto su di un piatto d’argento a “Palla” la palla (bisticcio voluto) della meritata vittoria.

Straordinaria, dicevamo, è stata anche l’intuizione del napoletano nel seguire il gioco, come il suo scatto e la sua progressione da centometrista con cui si è lasciato alle spalle gli sconcertati difensori bianconeri e si è trovato nella posizione ideale per raccogliere l’invito del compagno e depositare, comodamente, in rete il gol di una vittoria molto importante, senza lasciare speranze anche ad un fenomeno come Buffon, nell’occasione letteralmente annichilito.

Gasperini con molta umiltà ha sempre sostenuto di non aver inventato niente, ma di aver anche copiato abbastanza in giro.

Utilissimi poi gli sono stati gli anni passati nel settore giovanile “sfruttati” per sperimentare, senza troppe pressioni, quello di meglio che vedeva ed apprezzava in special modo in Spagna ed Olanda.

Oggi, tra i tanti complimenti che ci gratificano, sentiamo che il Genoa, l’unica squadra italiana a giocare come si fa in Europa, soprattutto nelle “migliori famiglie”, è entrata a pieno titolo nel club delle grandi.

Tutti vorrebbero i nostri giocatori più rappresentativi per i quali sarebbero già in atto aste a gò gò.

Ci si comincia, poi, a chiedere in giro se gli altri allenatori, anche quelli di primissima fascia, non siano rimasti fermi, peggio indietro, mentre Gasperson ha avuto il coraggio e la bravura di innovare, anche grazie ad una società che lo ha assecondato e ad un gruppo di giocatori che lo hanno seguito e lo stanno seguendo con convinzione ed entusiasmo.

Questa, e non solo a mio avviso, è una delle principali qualità del Mister, l’aver cioè capito e messo in pratica l’importanza di creare un gruppo equilibrato dal punto di vista tecnico, ma anche coeso dove, oltre alla giusta e naturale competitività, tra i giocatori regni anche armonia, serenità ed amicizia.

Come ho già avuto modo di scrivere, tutto questo è costato anche qualche scelta dolorosa, non sempre compresa ed accettata da tutti.

Certi giocatori come ad esempio Coppola, Barasso, più di recente Di Vaio e Figueroa, ed altri che ora non mi sovvengono, sono stati tagliati, altri come Cigarini non sono arrivati, per tutti, come detto, c’è stato qualche strascico polemico, a mio avviso, forse anche, un po’ eccessivo.

Di converso altri giocatori, altrove abbastanza trascurati, sottovalutati e/o mortificati, sono “esplosi” quà con nostro grande beneficio e profitto sia sul piano tecnico sia per le casse sociali (penso ad esempio a Konko e Borriello).

Non credo sia un caso se giocatori esperti come Biava e Ferrari sbolognati con leggerezza dai loro precedenti clubs, stanno giocando quest'anno nel Genoa uno dei migliori campionati della loro non breve carriera professionistica.

Mi pare anche Biava, ma certamente Ferrari si è più volte espresso nel senso di aver accresciuto la sua “aggressività” (non di certo in senso di cattiveria) dei suoi interventi grazie a certi consigli del Mister.

Alla fine, però, appare sempre più evidente che le scelte fatte sono state avvedute e felici e pare sempre più imbarazzante per alcuni non dare atto che grazie ad esse si sono già raccolti frutti tanto copiosi ed i complimenti dell’Italia intera, anche Fantozzi…(complimenti per la sportività) e dall’Europa.

Credo che la vecchia regola per cui l’importanza dell’allenatore è determinante nella serie cadetta, mentre nella serie maggiore la “differenza” la fanno soprattutto i giocatori appare ogni giorno di più abbastanza "obsoleta".

Merito di Gasperini e degli altri allenatori "emergenti", mentre cominciano a fare sempre più il loro tempo gli allenatori più “esperti”.

Non a caso parecchi “multicolors” non riescono neppure a nascondere l’insofferenza …speriamo lo mandino via…).

Al “piagnucoloso” Mazzarri per sprofondare definitivamente, manca oramai solo un’occasione e chissà che questa volta maggio non sia fatale a lui…

Guardiamo avanti.

Il Prez non molto tempo fa si lasciò scappare un… se entro cinque anni non vinciamo lo scudetto, il Genoa lo regalo…

Francamente, in allora, mi sembravano "sogni" abbastanza velleitari.

Non è il caso d’esaltarsi più del giusto, ma devo ammettere che se la stella resta sempre un sogno, ma ora appare un po’ meno velleitario.

L’organico attuale, dopo l’esperienza esaltante di questo, comunque, straordinario campionato, con pochi azzeccati ritocchi forse che non potrebbe dire la sua anche per certi traguardi?

Non siamo un bluff, ne questa è la stagione in cui gira proprio tutto per il verso giusto (vedi arbitraggi spesso sfortunati, infortuni a Paro, Milito, ecc.) per cui, se si potessero confermare tutti o quasi, con pochi ben azzeccati ritocchi e partendo da subito con la diversa convinzione oramai acquisita, credo che si potrebbe lottare anche a livelli superiori a quelli, già stratosferici, attuali.

Ora capisco che è facile ragionare con i soldi altui, e, francamente, non è molto difficile immaginare quali altri sforzi finanziari sarebbero necessari, meno facile valutare se e quanto sarebbero sempre sopportabili.

Beh lasciamo perdere, per ora accontentiamoci di scoprire come andrà a finire quest’anno e chissà che, prima o poi, non ci si possa organizzare anche per i miracoli…

Alè!

Giancarlo Rabacchi



Questo articolo è stato visualizzato 483 volte

 
"Le vittorie del ''Talebano''" | 0 commenti
I commenti sono di proprietà dell'inserzionista. Noi non siamo responsabili per il loro contenuto.

Stai visualizzando i commenti del giorno //




Per informazioni potete contattare l'indirizzo e-mail admin@genoadomani.it