non si può sempre vincere, in effetti, il Genoa di ieri sera, pur riconoscendo tutti i tanti meriti che spettano alla Lazio, non mi è sembrato il solito.
Erano come su di una nuvola, beati e distratti, un po' come certi tifosi che non hanno visto il gollasso divorato da Thiago Motta quasi subito.
Niente da ridire se, per una sera, il nostro straordinario centrocampista è stato meno extra-terrestre del solito, capita anche nelle migliori famiglie.
Certo la Lazio non ha rubato niente, ma se entra quel gol, come dopo l'altro di Sculli, che, evidentemente, avrebbe voluto entrare in porta con il pallone, quasi certamente la partita sarebbe cambiata, ma non era serata, ed allora pazienza.
C'è d'augurarsi si tratti d'una "sberla" salutare e che i preannunciati rientri di Milanetto e, soprattutto, del Principe siano determinanti per la volata finale.
Ci si chiedeva nella solita pizzeria "Watergate" (ricordate...) se il Genoa può ancora, ragionevolmente, aspirare alla "Champion", mentre qualcuno comincia a misurare le distanze con gli avversari in chiave UEFA (resterebbero a - meno 8 per "male" che vada oggi).
Scherzando osservavo che è un po' come fare il referendum sul nucleare dopo Cernobyl.
Anche qui occorre attendere i verdetti odierni del campo.
Credo, spero, di più sono fiducioso che, comunque, siamo e saremo, eccome, ancora in grado di dire la nostra.
Anzi, come suggerisce la Cri, se proprio ci toccava meglio in quest’occasione che in altra prossima e, dunque, che sia, ripeto, una sberla salutare.
Molto opportuno ed appropriato il saluto della Nord al "Principe" prima della gara.
Altro che farne a meno.
Può andar bene in qualche occasione, ma lui ci vuole, eccome ed auguriamoci di rivederne la miglior eversione: in questo caso avrei pochi dubbi su come potrà andare a finire.
Non per rinfocolare vecchie e stantie polemiche, ma onestamente ieri sera si è sentita la mancanza di una punta vera e la serata non eccezionale di Palladino, Jankovic ed Olivera e la mancata "supplenza" di Thiago Motta, ha evidenziato ancor di più questa carenza "strutturale".
Questo non significa rimettere in discussione scelte societarie che ci hanno portato sin qua, ma solo come utile quadro di riferimento e valutazione per migliorare in futuro.
Lo stesso Gasperini, che non è certo infallibile, magari distratto dalle troppe interviste, ieri sera, probabilmente, non le ha azzeccate proprio tutte.
Stavolta, forse, più bravo di lui è stato il "ginnasiarca" Delio Rossi (a centro campo ci hanno surclassato), anche se con la rosa a disposizione (e cioè senza Milito e Milanetto), probabilmente, non era possibile fare tanto di diverso.
Ammetto i miei limiti e, dunque, magari lo scopriremo dalle esternazioni degli appassionati "filosofi" cultori del "senno di poi" .
Non lo so perchè non ho avuto modo di leggere altrove e non so ancora cosa dicono i soliti "sapientoni"...
Gufiamo ragazzi gufiamo e per una volta lasciamo in pace i cugini...
Alè!