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dalla redazioneSenza ritegno
21/05/2009

 

Come antico, conclamato, contestatore di un po’ tutti Presidenti della storia del Genoa della mia generazione, da Fossati a Dalla Costa (e per la verità all’inizio non s’era salvato neppure Preziosi) ora mi guardo dentro e, quasi con incredulità, mi ritrovo governativo, peggio allineato e coperto e senza ambizioni “barricaderos", anzi con la voglia di dire la mia a favore e non contro questa Società e questo Presidente.

 

 


Attenzione, a suo tempo, per la cessione di Pruzzo ho smesso per anni di fare l’abbonamento e sono ritornato solo per la partecipazione all’UEFA, ora, guarda caso, siamo di nuovo lì e di giocatori “simbolo” ne hanno "fatti fuori" due non solo uno.

Non pochi genoani non l’hanno presa bene.

Alcuni, anzi, si sono arrabbiati di brutto, altri, direi i soliti, hanno trovato un nuovo buon pretesto per gettare benzina sul fuoco della loro guerra e/o ostilità “preconcetta” nei confronti della società.

Tra questi i cultori, da sempre, dei “processi alle intenzioni” dove sguazzano che è un piacere.

Sono imediatemnte partiti in tromba e qui, per me, casca l’asino, perché se ci sono buone ragioni per restare sicuramente perplessi, ce sono pure di valide per giustificare le cessioni, per cui tranciare da ora severi giudizi, definitivi, lascia dubitare, se non proprio intendere come, forse, non sia tanto la perdita di questi due grandi campioni che interessa quanto il poter menare il cane per l’aia, magari dopo aver “subito” per una stagione, mortificati e contraddetti ogni giorno di più, in molte delle loro convinzioni ed alchimie tecnico-tattiche e societarie.

Poche storie chi vince ha sempre ragione ed a certi livelli non ci si arriva mai per caso.

Appare abbastanza patetica, in mancanza d'altro, la storiella del “culo” che quest’anno ci avrebbe assistito.

Al loro posto sarei sprofondato, ma come certi “giornalai” un po’ si fa conto sulla memoria breve della gente ( ma i genoani…?) ed ora non par loro vero, dopo i tanti rospi ingoiati,  poter provare a dare fiato alle trombe e dagli al "padrone"!

Conosco, invece, tanta altra gente che, già contenta e soddisfatta per il buon lavoro fatto dalla società ed i conseguenti eccellenti risultati arrivati, dopo queste due cessioni “eccellenti”, memore anche di quel passato che ho richiamato nelle premesse, senza pregiudizi e con l’animo libero e sereno del tifoso comune, si chiede se siamo sempre alle “solite”, visto che anche questo Presidente, appena puo’, vende i migliori, né più né meno dei suoi predecessori e così ...addio “stella”.

Restano poi quelli, ai quali m’iscrivo, che per nulla turbati, dentro intendo non esteriormente, attendono, aggiungo con fiducia, la fine delle “operazioni” ed il concretizzarsi dell’intero disegno in modo da valutare la bontà o meno delle scelte fatte.

Fiducia che credo meriti lo staff preposto a tutte le operazioni di mercato a cominciare dal Presidente che si avvale di un Manager esperto ed abile come Capozucca e dell’intelligenza di un allenatore che c’invidiano un po’ tutti e qualcuno ce ne ha messo per rassegnarsi...( non a caso anche i ciclisti speravano che andasse via…).

Certo non sarà facile azzeccarle proprio tutte come lo scorso anno (ci vuole anche fortuna, oltre che abilità), ma come non fidarsi dopo tante prove favorevoli, a meno, ripeto, d’essere prevenuti.

Ad essere pignoli solo un’obiezione: prima di vendere avrei aspettato la certezza matematica d’aver perso la CL, infatti, trovarsi in CL ed aver lasciato andare i due bigs non sarebbe stato il massimo della vita.
.

Credo però che, oramai, la CL sarebbe solo un miracolo e, probabilmente, i tempi del mercato impongono anche di prendere certe decisioni.

Insomma, se non si poteva tergiversare oltre, la scelta fatta appare come la più logica.

Poche società possono sostenere certi livelli di costi, chi come la Roma ha fatto negli anni scorsi il passo più lungo della gamba ora naviga in brutte acque ed è sprofondato in classifica.

Milito è uno dei migliori giocatori che da sempre abbia indossato i nostri colori e piange il cuore vederlo partire (e non voglio neppure pensare alla tristezza che proveremo quando ci toccherrà di rivederlo con un'altra maglia), ma tenerlo ancora voleva dire perderlo tra qualche anno senza che ci regalasse almeno  le risorse per sostituirlo adeguatamente.

Nell’ottica di dare continuità a questi straordinari risultati, escludendo che i Preziosi possano investire senza limite come i Moratti, la scelta fatta appare inevitabile e positiva.

Certo se fosse arrivato Musiello e ci avessero detto che è meglio del Principe, come non “dissotterrare” l’ascia di guerra.

Ora, invece, qualcosa di serio mi pare sia è già stato preso e credo, comunque, sia il caso, prima di trarre qualsiasi conclusione, attendere che tutti i giochi siano fatti.

Cosa ne pensate, mi sono davvero venduto, senza ritegno, l’anima al diavolo?

Giancarlo Rabacchi



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"Senza ritegno" | 5 commenti
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Mi spiace essere abbastanza occupato
di RABAX il 22/05/2009 16.29

e non avere il tempo necessario per la risposta articolata che vorrei dare, spero ci guadagni la sinteticità, peraltro dai più ancora più apprezzata.

Il "senza ritegno" si riferiva ironicamente solo a me, antico conclamato contestatore ora in fase di "calamento" di braghe, almeno immagino per qualcuno che ho provato ad anticipare.

Sul resto posso capire, anche condividere se non proprio tutto o quasi.

Devo dire, però, senza rivangare niente per carità, ma il ricordo degli effetti di certi romanticismi , forse in qualche occasione spinti un po' oltre, ora mi portano un po' a diffidare di questa parola, non me voglia il nostro coordinatore.

Per il resto alla tua consueta lucida esposizione (non lo dico per "ammorbidirTi) posso solo "controbattere" dichiarando apertamente il mio stato d'animo assolutamente sereno alla diciamo così "ferale" notizia delle due cessioni.

A se stesso non si possono raccontare balle, per nessuna ragione ed io ripeto non mi sono ritrovato a soffrire come altre volte in occasioni simili.

Non credo sia venuta meno la passione ne la partecipazione, credo di trovare tanta "forza" nella speranza, di più nella grande fiducia in chi ci guida...., senza ritegno, appunto.

Ciao



Caro Franci
di RABAX il 22/05/2009 15.24

ho visto solo ora i Tuoi commenti.

Appena possibile li leggerò con attenzione e, se Ti devo una replica, lo farò con il consueto piacere.

A presto.



Caro Franco
di RABAX il 22/05/2009 14.45

ho letto il Tuo intervento in pensieri in libertà e, more solito, ci si ritrova molto in sintonia.

Lasciami dire che non dispiace sentirsi così in buona compagnia.

Il Tuo intervento mi da modo di precisare alcune altre cosette.

Come hai notato mi sono dilungato su Milito, ma non su Thiago Motta.

Onestamente ero e resto molto affezionato al primo (tante le cose indimenticabili: la prima quel fantastico pomeriggio in cui si cominciava a spargere la voce sempre più fondata del suo ritorno, per finire al tris, non di primi come in Emilia, ma altrettanto se non ancora più gustoso, dell’ultimo derby).

Fortissimo come giocatore il secondo, ma sinceramente non ho fatto a tempo ad affezionarmi a lui, anche perchè dopo la nota sparata del suo manager, quell'individuo di nome Canovi, abbiamo dapprima preso atto che il giocatore s'era molto irritato, ma sarà un caso il suo rendimento è andato calando in modo vistoso.

In sostanza forte, almeno per me è il dubbio che, non appena apparse all'orizzonte sirene tentatrici, lui con la testa è volato in altri lidi.

Insomma sbaglierò, farò per l'ennesima volta la figura di quello del volpe e l'uva, ma questo non pare un giocatore da Genoa.

Inutile tenercelo a forza, forse per la Champion, ma tre milioni d'ingaggio per quattro anni sarebbero stati sostenibili?

Non vestirò, dunque, per lui i panni della vedovella inconsolabile, né certamente ora mi metterò, per puntiglio e/o “incapponimento”, contro la Società qualsiasi cosa dica e/o faccia, ma, come sempre, valuterò nell'insieme ed al completamento della sua strategia, senza pregiudizi né in senso né nell'altro.

Soprattutto sto ben in guardia a non guastare ne inquinare in nessun modo la mia gioia di seguire e tifare per la squadra del cuore solo per non aver condividere questa e/o quella singola scelta o decisione.

E neppure per Milito, anche se questa partenza mi addolora davvero.

Trovo questa "forza" proprio nell'intima convinzione che anche quest'anno il Prez e Gasperini sapranno far bene.

Diversamente sarei il primo, come già detto, a disotterarre l'ascia di guerra, ma sino a che continueranno a darci queste soddisfazioni, queste gioie, questo bel gioco, questi risultati come si fa a non applaudire e sostenere, come tifosi poi... 

Ad altri, in particolare ai soliti “sapientoni”, lascio il giochino del facile processo alle intenzioni.

Ora poi è facile si può dire tutto ed il contrario, perché manca la controprova, ma con la speranza, senza astio per carità, che però continuino ad ingoiare tanti “rospetti”, almeno quanti come quelli già trangugiati da un po’ di tempo in qua. 

Alè! 



Dimenticavo...
di Franci il 22/05/2009 14.34

sono certo che anche tu, come me, riusciresti a sopportare meglio un ridimensionamento come Roma o Lazio o altre con una Stella sulla maglia. Se poi questo ridimensionamento significasse comunque campionati dignitosi, con ogni tanto una "coppetta" come la Lazio quest'anno o una intera bacheca nuova di titoli continentali come il Parma...



Caro Rabax...
di Franci il 22/05/2009 14.29

mi permetti un paio di incisi?

Intanto, il "senza ritegno" del titolo a chi è indirizzato? Perchè la stessa esclamazione è sorta spontanea pure a me nel constatare i contorsionismi e gli equilibrismi con cui larga parte della tifoseria genoana ha accolta l'enunciazione di certi concetti. Manca la controprova, ma a me sarebbe piaciuto leggere le reazioni a quelle frasi se fosse stato possibile fare ricorso all'escamotage con cui in certe trasmissioni televisive sulla mafia si oscura il volto di chi parla e se ne altera la voce in modo da renderla irriconoscibile.

Accolsi a suo tempo la notizia della presidenza del Genoa a Scerni con piacere per una serie di motivi. Primo - ovviamente - perchè Spinelli si toglieva dalle scatole; in secondo luogo, perchè sino a 24 ore prima pareva che il Genoa fosse destinato a finire nelle mani del principe lussemburghese ed io, che mi iscrivo con Mario e tanti altri al gruppo degli inguaribili romantici di Genoa, non gradivo che il Genoa finisse ad un "foresto". Infine, non dimenticavo che Scerni padre, assieme a Piaggio ed altri, aveva fatto parte del direttivo rossoblù negli anni '50. Ed Edoardo Garrone, certo...

Poche settimane dopo la sua investitura, lo sentii in televisione blaterare un discorso con cui  diceva che era solo retorica parlare di scudetti vinti, glorie d'antan, ecc. Insomma, il kit completo del "piccolo cacirro". Da quel momento, Scerni per me cessò di esistere. Ben prima della sciagurata gestione o dell'averci fatto giocare in braghette rosse come una ballerina di can-can del Muolin Rouge...

Certe esternazioni le ho vissute, l'altra sera, con identicco sgomento.

vengo, comunque ai due passaggi del tuo intervento di cui dicevo.

"Poche società possono sostenere certi livelli di costi. Chi come la Roma ha fatto negli anni scorsi il passo più lungo della gamba, ora naviga in brutte acque ed è sprofondato in classifica"

Concetto anche accettabile perchè espressione di una realtà ma, ti chiedo: se questa è la situazione, perchè parlare in continuazione di miglioramenti? Persino il mantenimento (guarda la Fiorentina...per "mantenere" - non migliorare, solo mantenere - la posizione dello scorso anno, ha dovuto trattenere quasi a forza Mutu ed acquisire gilardino e Melo, trascurando gli altri) è imprea ardua quando sei arrivato all'ottimo. Ci rendiamo conto cosa significa "migliorare" un quinto posto? E anche supponendo ciò, pensi sia questo il ragionamento con cui gestire l'eccellenza raggiunta? ho sentito molti esaltarsi per il fatto che "ha parlato chiaro" (a parte che, per me, Preziosi ha sempre parlato chiaro o comunque in modo comprensibile). Avrà anche parlato chiaro, ma parlare di Genoa stabile fra il 3° (!!!) e 6° posto, scusa tu e scusate tutti, non lo cerco sotto la lettera C di chiarezza ma T di turlupinare! Ripeto: con questo criterio di gestire la faccenda.

Ancora, dici: "Certo, se fosse arrivato Musiello e ci avessero detto che è migliore del Principe, come non dissotterrare l'ascia di guerra..."

Di Floccari non ci si dice che è meglio del Principe (notizia che accolgo con sollievo, perchè significa che qualche rigurgito di pudore ancora sussiste) ma che comunque è in grado di sostituirlo degnamente senza farlo rimpiangere. Non so se in ballo entra il concetto per cui con il gioco attuale del Genoa pure io andrei in doppia cifra o quale altra considerazione (o speranza?) ma resto un poco dubbioso, sperando che il tempo "galantuomo" confermi la vostra certezza e regali a me il massimo degli scorni. Perchè se il mio scorno arriva per smentire una mia pessimistica previsione, amici miei tranquillizzatevi, chè mai scorno fu, è e sarà ben accetto. Aggiungo un particolare che vedo trascurato: arrivò Musiello, per Pruzzo. ma in compagnia di un altro di cui lascio a voi rinverdire il nome. Uno che non era il ragazzino sconosciuto di due anni prima ma l'ormai affermato giocatore che un paio di anni dopo finì in Nazionale. Per correttezza e completezza di informazione.

Quanto al resto, si tratta di un affare (e qui, scusate, ma sorge spontanea l'abusata domanda "affare per chi?". Sotto il profilo tecnico, certo non per noi) che vede in ballo i nomi di tanti giovani promesse. io, sinceramente, una delle cose sulle quali ero disposto a giocarmi qualcosa era che fossero davvero finiti i tempi dei Capezzuoli e dei Mastrantonio. E dei Rebecchi. O dei Ghinassi. il bello (bello??) è che di questo stock di "merce in cambio", neppure uno pare destinato a restare per offrire "sangue alla Patria" ma ha già trovato alterna collocazione.

Il passaggio da "romantico" a "customer" l'ho immaginato arduo da subito, ma non pensavo mi sarei subito impantanato alle prime nozioni "gestionali". Proprio non mi ci ritrovo.

Mi firmo "Inguaribile romantico"

P.S. MARIO, SONO CON TE!





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