Ho provveduto a correggere (potenza dei siti internet!) il refuso "Cattani": confermo la presenza di Carlini e Bruno!

Ma quel che voglio sottolineare in questo momento è un sincero grazie a Vittorio Riccadonna, che (col prof. Massa, Pietro Kessisoglu ed altri amici) è stato il garante dell'autenticità del Museo del Genoa.

Dovremo visitarlo (magari guidati da loro) con molta calma (non nella inevitabile ressa di ieri) ed anche rivisitarlo con altrettanta attenzione. D'altra parte questo non sarà mai un Museo "statico" perché il GENOA è storia e nella storia prosegue il suo cammino: l'importante è che non vengano mai meno queste "Vestali" che hanno il compito di mantenere sempre acceso il fuoco sacro del nostro caro Grifone. 

Carlini invece abita sempre in Circonvallazione a Monte, dove si era stabilito giovanissimo al suo arrivo a Genova.
Lo conosco e ieri l'ho visto e salutato al Museo.
E' stato lui, incontrato alla fermata del bus "33" per andare a vedere Genoa-Napoli l'anno della promozione, a tranquillizarmi sul Piacenza che incontrava la Triestina in lotta per la salvezza, dicendomi:
"Non dare per scontata la vittoria del Piacenza. La Triestina ha bisogno almeno di un punto e io so cosa vuol dire. Quando noi (del Genoa) avevamo bisogno di un punto per la sopravvivenza in un modo o nell'altro riuscivamo a prenderlo"

Beh, sappiamo che è andata come lui aveva previsto. La Triestina era riuscita a prendere il punto che le serviva.
E' uno del mestiere, e io ho avuto modo di constatarlo.

abraços.