A.C.  Milan                                5

(32’ I t. Ronaldinho, su rigore senza colpa; 34’ Thiago Motta, in mischia;

  3’ II t. Borriello; 15’ Borriello, in fuorigioco; 29’ Huntelaar, su rigore)

Genoa  C.F.C.                           2

(25 ’I t. Sculli, di testa su centro di Palacio e schermo di Suazo; 34’ II t. Suazo in azione personale)

Il Milan mette in campo un grande gioco di manovra e una fioritura di campioni. Il Genoa risponde alla pari sul piano del gioco di squadra ma non può competere su quello della classe individuale. Tiene il campo alla pari per un buon quarto di partita, poi inevitabilmente la lena gli viene meno; viene sommerso dalle talentuose avanzate dei rossoneri ma mai cede le armi.

Il risultato non può essere discusso come esito e dobbiamo ammettere che non da questa partita potevamo attenderci un progresso in classifica; come  dimensione, è gonfiato da pochi ma importanti errori dell’arbitro Orsato, che, dopo due rigori dubbi contro il Genoa, anche ha sorvolato su un fallo di trattenuta su Suazo.

Se i rossoneri si sono allineati alle altre due “grandi” per bottino di gol contro la nostra difesa poco incernierata, almeno a loro ne abbiamo fatti due e anche belli.

Suazo, marcatissimo e oggetto di falli sistematici, ha fatto una buona prova e adesso aspettiamo di vederlo in partite con altre più favorevoli caratteristiche.

Inutile tacerlo, aspettiamo anche un qualche altro rimpolpamento.

Vittorio Riccadonna