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dalla redazione145voltegrazie Mister
14/03/2010

 

Traguardo storico per Mister Gasperini che, in occasione della straordinaria vittoria sul Cagliari di Allegri, liquidato con cinque reti, ha superato, con 145 panchine consecutive, Sandokan Silvestri ed ora si getta all’inseguimento di Gigi Simoni.

 

 

 

 


Non credo d’esagerare se parlo di record storico, tanto più per averlo conseguito con un Presidente “sciupa-allenatori” come il Joker.

Vado, forse, contro corrente e affermo che contrariamente ad alcune un po' forzate leggende metropolitane, di lui apprezzo soprattutto l’umiltà, la capacità di creare serenità nello spogliatoio e quella di fare in modo di avere sempre il più possibile un gruppo affiatato e coeso.

Cominciamo e soffermiamoci soprattutto sull’umiltà.

Sì proprio quella che per alcuni sarebbe la virtù dell’asino, ma che a me parrebbe sia oggi molto da rivalutare, visto che viviamo tempi in cui, abbastanza spesso, la superbia e l’arroganza si coniugano al pressappochismo per non dire all’ignoranza.

Parlando più chiaramente più sono ignoranti e più, leggi cartina di tornasole, si atteggiano a presuntuosi ed arroganti.

C’entrerà poco, ma voglio anche raccontare di quando mi occupavo di recupero crediti in un’importante azienda genovese.

Breve periodo, ma sufficiente per capire alcune cosette.

Ebbene in allora, quando capitava d’incocciare “personaggi” che si “offendevano” perché ci permettevamo di sollecitare la regolazione degli insoluti più vecchi, diventava più che chiaro che quei sospesi erano piuttosto a rischio, meglio bloccargli subito le navi.

Ecco il Mister, ingiustamente etichettato a volte come “talebano”, mi pare sia, invece, proprio il contrario.

Domenica scorsa si sono salutati affettuosamente e baciati con Milito, ricordo anni all’inizio di un raduno di alcuni anni fà la Tv ha immortalato saluti e baci con Konko (ed immagino con tutti gli altri suoi atleti), insomma nello spogliatoio disciplina, ma anche un atmosfera davvero serena e quasi familiare.

Andiamo avanti.

Lo scorso anno era di moda riempirlo di elogi ...”il Genoa è la squadra che gioca il miglior calcio”,,, ecc., ecc. e lui che si schermiva dicendo di non aver inventato niente, ma di stare bellamente copiando il meglio visto in giro dagli altri, magari non solo in Italia.

Altro esempio per me abbastanza indicativo sono state le sue dichiarazioni in merito agli “osanna” che spesso, oserei dire comunemente, salutano la sua uscita dal Ferraris a fine partita e/o durante la stessa gara.

Gasperson, come aveva cominciato a chiamarlo qualcuno (ma non so quanto lui gradisca), non solo non si "pavoneggia" dandosi ad esempio arie da “allenatore esperto” (che caduta di stile quel Mazzarri, mi spiace per il Napoli, ma da allora “godo” un po' tutte le volte che l'allenatore "esperto" perde) anzi se ne è uscito con …”mi sento in imbarazzo, a volte penso sia troppo per me, non sono sicuro di meritare tanto”.

Allora o questo è diabolico oppure, come mi piace pensare, e ne sono convinto, si tratta davvero di una abbastanza apprezzabile dimostrazione di realismo ed umiltà, ed insieme anche di personalità e consapevolezza della proprie qualità.

Proprio il contrario di quelli che a volte mi dileggio a chiamare “sapientoni e che anche lui nella conferenza stampa post partita (da quando Mister mi copia?) ha definito “saccenti”.

Oggi, infine, nel momento in cui corona il traguardo delle 145 panchine consecutive, ringrazia il Presidente Preziosi per avergli consentito di raggiungere un traguardo che lo riempie d’orgoglio dichiara che spera che il Joker …”abbia ancora voglia di lavorare con lui”.

Per me è non è una frase di circostanza, ma è proprio bella, anche perché detta da un allenatore che dubito avrebbe la sia pur minima difficoltà a trovare un’altra panchina prestigiosa sia in Italia, ma probabilmente anche all’estero.

Ecco anche questa mi pare davvero un' ennesima apprezzabile dimostrazione insieme di umiltà e di un notevole attaccamento a questa squadra ed a questa città.

Direi che è tutto.

Chiaro che ci sarebbero stati tanti altri modi per celebrare in questa particolare occasione pregi e meriti del nostro allenatore.

I risultati di tutti questi anni, le promozioni, l'abilità spesso dimostrata di leggere la partita, la voglia e capacità d'insegnare calcio, la valorizzazione di tanti giocatori poi rivenduti a peso d'oro, la qualità del gioco ed il divertimento regalato in tutti questi anni ed ancora il suo modo di porsi sempre misurato ed elegante, ecc., ecc.

Certo nessuno è perfetto e nemmeno lui lo è, ma, insomma, scontato che sbagliare è umano, abbastanza difficile che lui perseveri e poi, dai, questa non mi pare davvero l'occasione di spaccare il capello in due, anzi.

Quello, semmai, lasciamolo fare a chi ne ha proprio voglia e/o non ha, probabilmente nient'altro di meglio da fare.

Ho, invece, volutamente scelto questo modo che, forse, potrà sembrare abbastanza di basso profilo per celebrare il notevole traguardo da lui raggiunto e superato per sottolineare che, oltre al tecnico, piace anche la persona, ma credo che, anche per non pochi altri, appaia come l’individuazione di alcuni suoi grandissimi pregi che, insieme all'innegabile intelligenza, sono, probabilmente, un po’ il segreto della sua bravura e professionalità, qualità abbastanza fuori dell'ordinario.

Alè!

Giancarlo Rabacchi



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