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il Grifone in campoCommiato al grottesco
09/05/2010

 

Genoa       ...

 

Milan        ...

 

 

                       ... como si fuera esta noche la última vez ...

                       ...   que tengo miedo perderte, perderte después.

                                                    

                                                 ( canzone “Bésame mucho” )

 

 

Salute, Genoa.

 

Bersaglio, ancora una volta, delle potenze che “governano” il calcio italiano.

 

 


Governano il Genoa come governano la Roma o il Milan.

 

E voi, genoani, statevene tranquilli, non date fastidio, per carità.

 

Non potete seguire la vostra squadra a Napoli, Roma, Firenze, Milano .. oh, no. Siete pericolosi.

 

Non guardate quello che succede, per esempio, a Roma: non è un paragone per voi.

 

Diamine, siete anche diffidati, dopo aver disturbato a Torino i sostenitori della Juve, poveri ragazzi.

 

E allora non andate neppure a salutare la vostra squadra, nell’ultima partita in casa di questo campionato. C’è il Milan, che potrebbe essere seguito da un 300 dei suoi sostenitori. Sapete, hanno in tasca una specie di tessera, vanno rispettati.

 

Governo e sottogoverno lavorano per voi. Si preoccupano della vostra salute. Vedono i problemi con l’opportuna tempestività, non si lasciano stravolgere dalle questioni occasionali. Sono previdenti, sanno decidere per tempo. Sanno bene che l’obiettivo è di “portare le famiglie negli stadi”. Sanno applaudire, a questo fine, l’iniziativa dei “children”, come già in passato hanno dimostrato.

 

Sanno superare con disinvoltura il piccolo fastidio delle obiezioni piovute dalle autorità che hanno sede a Genova – località periferica.

 

Non credo che capiterà che a me venga rifusa una quota di abbonamento, per questa partita persa. Se avvenisse, la devolverò immediatamente a un qualche conto a favore del Genoa, allo scopo di parare, in piccola parte, al danno che dalle “potenze governanti” è stato a lui inferto.

 

Anzi, sarebbe bello che un tale conto venisse istituito per raccogliere i denari che verranno restituiti a chi già aveva acquistato un biglietto per questa partita che è stata loro proibita. I Genoani ancora una volta col Genoa.

 

La cosiddetta tessera del tifoso (non mi piace neppure la parola) sembra al centro della vicenda grottesca di oggi. Sarebbe stata una gloria, per il nostro governo o sottogoverno, dimostrarne il successo. Hanno scelto proprio il Genoa. Sono anche intelligenti.

 

Allora levo ogni incertezza: io non la farò mai.

 

Sembra che questo significhi che l’anno prossimo non potrò più fruire dell’abbonamento.

 

In questo caso, a settembre verserò al Genoa una quota simile a quella dell’abbonamento negato – affinchè non ci rimetta, almeno per me.

 

Sarò il solo?

 

Scorciatoia televisiva, niente. Neppure oggi pomeriggio. Non ho voluto guardare niente.

 

Per cui, nulla d’altro mi resta da riferire.

 

Del futuro, non so.

 

 

Vittorio Riccadonna 

 

 



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"Commiato al grottesco" | 2 commenti
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Stai visualizzando i commenti del giorno 10/05/2010


Concordo anche io al 100%
di RABAX il 10/05/2010 07.02

e rilevo come, oltre che scandalosa, sia veramente irritante questa supponente politica dei due pesi e delle due misure.

Dopo gli incidenti nell'ultimo derby cittadino, prodezze dei soliti "imbecilli", sono state vietate le trasferte ai tifosi rossoblù.

Dopo incidenti analoghi, se non più gravi nel successivo derby romano, ai tifosi laziali è stato permesso di sostenere la loro squadra nella decisiva trasferta genovese e, candidamente, ci hanno detto che per pochi "imbecilli" non sarebbe stato giusto fare d’ogni erba un fascio e punire un'intera tifoseria.

Ma no!

Scusate signori "sapientoni" che sedete nelle varie poltrone romane e pontificate tanto a c...o, ma perchè anche qui non si trattava di poche sciagurate frange di "individui" che certamente non meritano d'essere definiti tifosi?

E' stato giusto penalizzare un'intera tifoseria che negli anni scorsi si è resa protagonista di trasferte oceaniche per lo più all'insegna della gioia, dell'allegria con la partecipazione d’intere famiglie?

Ancora, vietata la trasferta dei tifosi genoani all'andata a Milano "visti i noti precedenti" ed i "cattivi rapporti" esistenti tra le due tifoserie, mentre ora, per la partita di ritorno, tutte le cautele sono venute meno: perchè?

Come non rilevare l'irresponsabilità di certi atteggiamenti che certo non aiutano a superare, come sarebbe auspicabile, anche situazioni incresciose di questo tipo che, però meriterebbero d'essere gestite ben diversamente.

Sia ben chiaro che, almeno per quello che mi riguarda, non ci sono sconti né faziose coperture o solidarietà per quanti continuano vivere il calcio con una malintesa forma di protagonismo che si basa su bravate teppistiche, intimidazioni, violenze ed eccessi d’ogni genere.

Queste denunce non sono neppure fatte solo da ora, ma risalgono agli albori di quella stagione di follie con i teppisti in azione in un crescendo irresponsabile, basta andarsi a rileggere Genoadomani nei suoi primi anni di vita.

In allora quelle sentite e ripetute denunce erano rimaste isolate, non so se avessero dato fastidio, certo non interessavano più di tanto.

Qualche parola in più ad ogni episodio un po' più eclatante degli altri, ma non di rado ci si sentiva dire che erano i giornali che esageravano nel riportare quello che era successo o che, al massimo, i fatti erano la conseguenza di provocazioni altrui, anche della stessa polizia.

Non ricordo un violento od un teppista isolato, allontanato, denunciato ed un po' alla volta la situazione è andata via via degenerando ed un po' alla volta si è arrivati alla situazione attuale, aggravata dall'incapacità di individuare e colpire i colpevoli e dalla più comoda e facile scelta del governo e delle autorità preposte di penalizzare tutti.

Se ne potrà uscire o ci saranno ancora tante altre partite a porte chiuse?

Difficile, temo, essere ottimisti.





Per informazioni potete contattare l'indirizzo e-mail admin@genoadomani.it