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il Grifone in campoIl Genoa ferma il Milan
06/02/2011

 

Genoa           1 (46’ p.t Floro Flores)

 

Milan             1 (29’ p.t. Pato)

 

 

 

Un gran bel pareggio nella partita del riscatto.

 

 


Doveva essere, meglio era una partita di cartello, ma il pubblico delle grandi occasioni non si è visto.

Arrivato al solito ingresso dei distinti davvero all’ultimo istante ho fortemente temuto di perdere non pochi minuti dell’avvio della gara.

Al contrario, invece, nessuna coda ai tornelli.

Forse la prima giornata quasi primaverile, che so, la Fiera di S. Agata nelle vicinanze del Ferraris o che altro avrà tenuto lontana molta gente.

Tra l’altro, dopo sedici anni dalla morte di Vincenzo Spagnolo, tifoso del Genoa ucciso nel 1995 nei pressi dello stadio, si torna a giocare Genoa-Milan senza speciali limitazioni.

Una circostanza da salutare con piacere, anche se è stata scarsa di numero e per il comportamento, anche la rappresentanza del tifo rossonero.

Davvero un'abbastanza sparuta rappresentanza, sia detto con franchezza, personaggi anche piuttosto  "buzzurri" e “cafoncelli”.

Detto fra noi meglio così che delinquenti.

Costoro, ad un certo punto, si sono, infatti, permessi di lanciare insulti e, dopo il loro momentaneo vantaggio (bravo come sempre Ibra autore dell’assist decisivo), hanno anche provato ad irriderci con un davvero fuori luogo “serieB, serieB che è rimasto loro strozzato in gola dopo il meritato pareggio di Floro Flores.

Il napoletano si conferma la bestia nera dei "bauscia"  rossoneri.

Davvero fuori luogo quei cori di retrocessione perché se, dopo alcune poco convincenti recenti prove, qualche”patiretto” a qualcuno può essere venuto, la personalità con cui i nostri si sono giocati alla pari la partita con la capolista, immagino abbia spazzato via per i più tutte le nuvole all’orizzonte.

Nel calcio dei tre punti, in effetti, il pareggio non è più, neppure in trasferta, figuriamoci in casa, una mezza vittoria, bensì quasi più una mezza sconfitta.

Quello nostro odierno, però, va metabolizzato, invece, con grande positività, come la partita del riscatto, quella che fa bene alla testa e alla classifica, riscatto che davvero può partire dalla sfida con i rossoneri.

Ballardini conferma dieci undicesimi della formazione, salvo l’un po' bizzarra sostituzione di Palacio con Destro.

Sia detto senza complessi né, tanto meno retropensieri.

Ne sono sembrati fuori luogo né eccessivi i commenti pre-gara di quelli che hanno creduto di intuire il perché di quest’inaspettata variante in attacco in eventuali possibili non buone condizioni fisiche dell’argentino, diversamente…

Accanto a Floro Flores c'è dunque Destro, preferito come detto, a Palacio - ma per poco – probabilmente perché l’argentino è ancora lontano dal suo cento per cento.

Al 16' Destro lascia per problemi fisici a Palacio che riesce a regalare più spinta al nostro contropiede.

Abbottonata dal centrocampo alla difesa in un tradizionale 4-4-2, la squadra rossoblù confida sulla velocità degli esterni e il pressing sui portatori di palla rossoneri.

Bello vedere il Genoa giocare alla pari e senza complessi di sorta con il Milan capolista, questo nonostante un arbitro per il quale c’è voluto del bello e del buono prima si decidesse a tirare fuori il primo cartellino giallo verso milanesi, oggi davvero abbastanza scarponi .

Una partita piacevole, giocata in velocità con frequenti capovolgimenti di fronte nella quale il buon Edu è finalmente uscito indenne da errori , ma con all’attivo almeno un salvataggio decisivo in uscita.

Si sa quella è la sua specialità, ma conforta lo stesso che abbia superato indenne l’ennesimo esame del campo.

Promettente, anche se a solo a sprazzi anche la prova di Paloschi subentrato nel finale a Floro Flores del quale è da apprezzare la cinità perché è riuscito a concretizzare una delle non moltissime occasioni che siamo riusciti creare.

Siamo, infatti, al 46' p.t. quando, con freddezza, Floro Flores sfrutta in area un fortunoso rimpallo tra Kucka e Van Bommel: non difficilissimo, per la verità, infilare alla destra di Abbiati.

Ad inizio ripresa il Milan prova il colpo del K.O.

Si riparte con la grand’uscita di Eduardo sui piedi di Flamini e il salvataggio di Marco Rossi che in scivolata evita a Robinho di centrare la porta.

Il Genoa, però, non si lascia intimorire e risponde colpo su colpo, sfruttando la forza penetrativa di Palacio e Criscito.

Ad un certo punto Allegri, consapevole del ritorno del Genoa, chiede a Cassano di dare una scossa alla squadra, preferendolo a Robinho.

Ballardini toglie Floro Flores per l'ex Paloschi in uno dei momenti migliori dei rossoblù.

Allegri risponde con Emanuelson, confidando in una spinta migliore, Flamini non ha brillato.

Il Genoa, tecnicamente inferiore, prova con l'orgoglio a mettere sotto il Milan e, nelle veloci ripartenze, Kucka esibisce doti inaspettate.

Non incidono, invece, Cassano ed Emanuelson, ingabbiati e probabilmente con poca benzina nelle gambe.

Servirebbe ben altro per trovare il gol: il Genoa si chiude bene (Kaladze e Dainelli su tutti) e non rinuncia a qualche contropiede con il pressing di Paloschi.

Subissato di fischi l’inutile ultimo tentativo di Cassano che si allunga troppo la palla sul fischio di Mazzoleni.

Esultano i genoani, meno i rossonero con il Napoli sempre più vicino.

La domenica si chiude felicemente anche per il sorpasso operato nei confronti della ciclistica che, ora, sarà il caso di “affondare” del tutto nel prossimo recupero.

Alè!

Giancarlo Rabacchi



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