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il Grifone in campoPericolo scampato
26/02/2012

Genoa       2     (st. Palacio 33’ e 50’)

Parma       2     (pt. 6’ Gobbi; st. 8’ Floccari)

Arbitro: Romero di Verona

Ammoniti Biabiany (P), Musacci (P), Rossi (G), Valiani (P), Kucka (G). Espulso Lucarelli  (P) al 52' s.t. Recupero: 2' p.t., 7' s.t.

Doppietta di Palacio che festeggia la nuova convocazione in nazionale ed evita al Genoa la quarta sconfitta consecutiva.  Al "Ferraris" 2-2 con il Parma grazie al pareggio raggiunto al 5' dei 7' di recupero finali.

 


Non inizia male il Genoa che appare determinato e messo in campo abbastanza bene, ma si trova presto sotto dopo appena 6', al primo tentativo del Parma.

La nostra difesa va in affanno per una punizione da destra di Giovinco che pesca Lucarelli completamente solo, l’ex rossoblù calcia in acrobazia, Moretti allontana alla meglio, il pallone arriva a Gobbi che al limite dell’area stoppa ed indirizza un diagonale  all’angolino alla sinistra di Frey che forse coperto, meglio distratto, appare in ritardo su di pallone tutt’altro che irresistibile, insomma non un gol “da Frey”.

Il Genoa reagisce e si fa pericoloso al 10' quando con una grande giocata Palacio serve in area Jankovic che da due passi manca il tap-in e spreca malamente.

Il ritmo della gara è molto alto, il Genoa continua generosamente a cercare il pari e la partita è piacevole.

Al 14' rischia Lucarelli che protegge male l’uscita di Mirante con Belluschi che per poco non riesce a sfruttare la situazione favorevole.

L’argentino si da molto fa fare, ma l’intesa con i compagni ancora latita e si contano i suoi appoggi fuori misura, si riprenderà nel finale.

Come pure Corrent, il peggiore in campo nel primo tempo.

Al 39' angolo tagliato di Veloso, colpo di testa di Moretti, destro di Palacio, Mirante para con i piedi.

Genoa, come detto generoso ed anche abbastanza armonico nello sviluppare la sue trame, ma patisce la mancanza di un centravanti e lo stesso Palacio, che poi risulterà decisivo, chiaramente fatica là davanti, troppo solo ed in una posizione a lui non del tutto congeniale.

Ci si chiede se con l’arrivo di Gilardino era proprio indispensabile disfarsi sia di Caracciolo sia di Pratto, misteri "gaudiosi".

Chissà, forse, si conta sul recupero di Ze Eduardo che, in effetti, in questa occasione almeno ha provato a darsi da fare ed appare un po’ meno "incorporeo" del solito, anzi ha propiziato due rigori (anche se dei due non è stato accordato quello più “solare”).

Chi ha visto questo ragazzo giocare in Brasile lo descrive molto diverso da quello "genovese", forse le difficoltà iniziali ed il successivo crescente scetticismo nei suoi confronti lo hanno “smontato”, facile se il carattere è fragile.

Ieri, per esempio, dopo che grazie al “suo” rigore Palacio ha riaperto la partita, probabilmente contagiato dalla mutata situazione psicologica o chissà, è apparso gasatissimo ed ha cominciato a correre a velocità doppia del solito, ci avete fatto caso?

Che il suo sia solo un problema di morale, oltre che di ambientamento un po’ difficile? Speriamo. 

Di nuovo la cronaca.

Al 41' gol annullato al Parma: tiro rimpallato di Mariga servito da Giovinco , palla che torna a Giovinco che segna di contobalzo, ma non fa a tempo ad esultare gelato dall'assistente, lo stesso che poi concederà il rigore, che segnala il fuorigioco; qualche dubbio onestamente aleggia.

Ripresa.

Dopo solo 8' il Parma trova il raddoppio.

Biabiany ruba palla a Veloso, vola verso la nostra area, tocca a Giovinco e la "formica atomica" impegna severamente Frey che devia la palla sul palo, ma sulla ribattuta Floccari insacca da due passi e consuma la classica vendetta dell’ex.

Qui il Genoa potrebbe affondare, ma per fortuna non molla, ci crede e con tanto tempo a disposizione prova la difficile rimonta.

I più pessimisti pensano: con quell’attacco orfano di Gilardino come si potrà mai fare due gol a questo tosto Parma, ma il cuore dei nostri da loro torto.

E’ dura però, il Genoa intensifica la manovra ma non riesce a trovare la via del gol, per esempio al 18' cross di Moretti, batti e ribatti in area e alla fine libera Lucarelli, al 21': Mirante esce male, ma Jankovic calcia fuori da buona posizione.

La svolta al 33' quando su colpo di testa di Ze Eduardo il pallone viene fermato dal braccio largo di Modesto, davvero una grossa ingenuità da parte del nostro ex, e Romeo sentito il guardalinee alla fine indica il dischetto.

Mirante respinge, ma non trattiene il rigore calciato da Palacio (Ze Eduardo gira da quelle parti e lascia intendere la voglia, non soddisfatta, di tiralo lui) e sulla ribattuta non è difficile per il “codino” insaccare.

Partita riaperta ed il Genoa prende coraggio, di Ze Eduardo in particolare si già detto, mentre il Parma arretra il suo baricentro ed è palesemente in difficoltà.

Al 40' fallaccio in area di Modesto su Ze Eduardo; rigore solare, ma Romeo lascia correre: a quel punto molti si chiedono se in una singola partita quello dei rigori sia un “numero chiuso”.

Quando il quarto uomo alza la sua segnaletica un mormorio nel pubblico 7’, forse un record, ma tra incidenti (uno ha riguardato per circa 2' lo stesso arbitro), interruzioni e sostituzioni, in effetti, a ben vedere c’erano i presupposti per tutto quel tempo di recupero.

La Nord, che per la verità è stata grandiosa cantando ed incitando dall’inizio alla fine, anche nei momenti “peggiori”, riparte da quel momento, se possibile, con ancora più fiato ed il diapason del tifo raggiunge il top al 50' del st. quando Palacio agguanta il pari sfruttando da par suo l’ennesimo assist vincente di un forse troppo trascurato Jorquera (penalizzato, dicono i pissi pissi bau bau, da una vita privata non proprio da atleta, sempre sia vero).

La gara finisce con l’espulsione di Lucarelli per proteste, ma il gol era regolare ed il livornese, stizzito per l’inopinato sfuggire loro in extremis della vittoria,  ha scelto l’occasione sbagliata per le sue rimostranze, peggio per lui.

Tutto è bene, si dice, se e quando finisce bene ed i nostri si beccano pure gli applausi della generosa Nord, certo il pericolo scampato non è stato poco ed auguriamoci, anche con il prossimo rientro di Gilardino, che questa partita "ripresa per i capelli" dia ai nostri la carica per un finale degno dei nostri colori e senza patemi.

Alè!

Giancarlo Rabacchi

Per le foto si ringraziano il SECOLO XIX, la Gazzetta di Parma e la Gazzetta dello sport.



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