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il Grifone in campoRiprende un non facile cammino
27/08/2012

 

 

Genoa C.F.C.                                       2

(6’ II t. Merkel; 40’ Immobile)

 

Cagliari C.                                            0

 

 

 

Appena rientrato, eccomi ancora una volta, vergine di ogni informazione, a premere con i vecchi piedi il vecchio campo del Genoa.

 

I giocatori li ho già visti quasi tutti. I nuovi sono solo due.

 

 


Mi fa buona impressione Canini: per attenzione costante, per senso di posizione, per tempismo, per marcamento, insieme con un repertorio tecnico semplice e non sfavillante, mi ricorda l’atteggiamento tattico che usava Garbarini. Sono certo che Canini favorirà una difesa più solida rispetto all’anno scorso e in compenso garantisce a Grandqvist una maggiore libertà di sganciamento, la quale ha già sortito i suoi effetti.

 

Di Immobile mi limito ad apprezzare la linearità: l’esecuzione corretta delle azioni più semplici. Possiede un talento che si dovrà valutare, nelle prospettive, in future occasioni diverse. E’ tutt’altro che immobile e forse aspetta di trovarsi a fianco un attaccante centrale più fermo (Gilardino?).

 

Qui scivoliamo nel problema tattico del gioco di squadra: un problema che mi sembra problematico.

 

L’allenatore ha scelto di schierare a centrocampo tutto il pacchetto forte Seymour-Kuzka-Merkel. Questi giuocatori hanno dato spinta e controllo di palla: si tratta di giocatori di valore, in grado di prevalere contro quelli del Cagliari dalla tenuta tutta bianca; nessuno ha, però, quelle indefinibili doti, di fantasia, di improvvisazione, di geometrie, che portino a meccanismi di gioco imprevedibili. A rimediare a questa lacuna, serve poco un Jorquera ancora limitato; sopratutto non serve uno Zé Edoardo che dalla panchina scenda a disporsi all’ala.  

 

Affidare a Zé Edoardo, che io reputo l’attaccante di maggiore qualità, il compito permanente di organizzare il giuoco significherebbe forse dover abbandonare il modulo dei due giocatori d’ala.

 

Vedremo l’evoluzione della squadra e in primo luogo vedremo cosa potrà produrre in futuro il modulo attualmente scelto.

 

Jankovic è il capitano. Mesto ha il polso destro fasciato; Immobile, il sinistro.

 

Il primo tiro, fuori, è del Cagliari al 5’.

 

11’: fischi all’arbitro per Jankovic a terra.

 

16’: rigore per una trattenuta a Immobile (ammonizione dell’autore) seguita da una specie di colluttazione con il portiere Agazzi, che respinge il pallone. Mi sembra essere stata una decisione autonoma di Rizzoli, giusta, ma confesso di aver dimenticato di guardare il nuovo arbitro aggiunto che sta fermo sulla linea di fondo. Chiedo scusa. Un’altra volta ci starò più attento. 17’: Jorquera tira rasoterra, fuori, di precisione.

 

19’: mischione davanti ad Agazzi, risolto in angolo.

 

36: ammonizione di Dessena per trattenuta a Jorquera, utile a spegnere un insidioso contrattacco del Genoa.

 

39: palla da gol per il Cagliari, per colpo di testa ravvicinato di Pinilla, pronta parata alta di Frey e immediato contrattacco di Immobile che scocca un bel tiro diagonale rasoterra, da destra, che va fuori di poco.

 

45’: finalmente un fallo fischato per atterramento di Jankovic.

 

46’: Jorquera batte Cossu in una gara di corsa bloccando un possibile pericoloso contrattacco del Cagliari.

 

Il primo tempo ha visto una prevalenza dei rossoblu, non favorita dalla lucidità della manovra.

 

Ripresa.

 

6’: improvvisamente il Genoa segna per un’incursione di Granqvist che a contatto con Agazzi riesce a dare la palla a Merkel che batte a porta vuota. L’Ignobile esulta al microfono e chiama gli spettatori.

 

11’: girata alta di Immobile da buona posizione.

 

12’: il Cagliari si mangia l’occasione di un attacco in 3 contro 2, giocando male la palla.

 

15’: girata di testa di Pinilla alta di poco. 19’: quasi una ripetizione.

 

21’: bel dribbling fine di Dessena.

 

24’: preziosa parata sulla linea di Frey di un pallone di testa molto insidioso.

 

25’: ancora una testata alta di Rossettini del Cagliari sotto la nostra porta.

 

29’: fallo dubbio fischiato a Pinilla sulla bandierina, proteste e sua ammonizione. E’ il terzo ammonito del Cagliari; di noi, nessuno.

 

32’: bellissima azione del Cagliari fallita da Larrivey di testa.

 

40’: inaspettato secondo gol del Genoa, segnato da Immobile con azione elegante e tiro preciso rasoterra.

 

42’: ottimo salvataggio di Canini in scivolata d’anticipo.

 

Il secondo tempo ci ha offerto la prevalenza di gioco del Cagliari. Gli attaccanti biancovestiti però hanno deluso chi si attendeva da loro una efficace capacità di realizzazione.

 

Arbitraggio di stile di Rizzoli, assai bravo.

 

Dicono i pessimisti: 3 punti per la salvezza.

 

Dicono gli ottimisti: la squadra ha fatto una grande gara.

 

Si è visto che l’ambiente è proficuo e l’impegno generale.

 

Il pubblico, piuttosto numeroso, ha dato sostegno; il tifo è stato “naturale”, come a me piace, cioè senza tamburi, megafoni o altri strumenti; non c’è stato neppure il solito scoppio sotto la nord; un coretto  antipreziosi è stato sommerso dalla generalità degli spettatori.

 

 

 

Vittorio Riccadonna

 

 

 



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