Benvenuto su Genoadomani
6298143
visitatori
(sito attivo dal
31 Agosto 2004)

In questo momento ci sono 81 visitatori e 1 utenti registrati
Totale utenti registrati: 759
· ritorno al futuro
· la redazione
· torna alla homepage
· cerca nel sito:
dalla redazioneTutti lo sanno
08/09/2012

 

Tutti sappiamo che ...

 

La partita contro il Galatasaray è passata senza lasciar particolare traccia sul nostro sito, parlando della partita in sé; e va bene, non possiamo dire di averci trovato particolari elementi di entusiasmo.

 

Ho preso la tastiera per parlarne un po’, ma adesso qui mi prende il fascino della parola, che appare per la prima volta, credo, tra gli avversari del Genoa, salvo mie dimenticanze.

 

 


Tutti noi, genovesi che in qualche modo ci occupiamo della storia, siamo sensibili al nome di Galata, per l’importanza che ebbe per la Repubblica di Genova.

 

Mi lascio dunque trascinare a un’opera inutile, cioè a dire cose che tutti noi sappiamo già, ma buone da ripensare.

 

A Galata operava il grande insediamento genovese. Da lì si diramava un’attività commerciale verso le più ampie zone del vicino Oriente, che arrivava persino a toccare la lontana Crimea - via mare, per i Genovesi non era difficile.

 

Per esempio, sembra che i termini genovesi di Barba e Lalla (poi conosciuti anche nel Piemonte Ligure) provengano proprio attraverso la Crimea da popolazioni di origine mongola.

 

Al tempo della caduta di Costantinopoli ad opera degli ottomani, che determinò la fine di un’epoca, la collina di Galata era del tutto distaccata dal promontorio dove sorgeva Bisanzio (sarà così anche adesso, nonostante le modifiche di topografia avvenute): si trova cioè al di là del grande estuario che ha nome di Corno d’Oro. Bisanzio era cinta a nord dal Corno d’Oro; verso terra, dalla parte opposta, dalle fortissime mura; mentre dal mare non esistevano altri accosti.

 

Nel Corno d’Oro, nella riva sud, era collocato il porto di Costantinopoli.

 

Dunque, quando i turchi ottomani guidati dalla ferrea volontà del giovane Maometto II mossero alla conquista di Bisanzio, l’insediamento di Galata, che non era un’istituzione militare, fu da loro preso senza bisogno di armi e da allora dalla storia di Genova Galata praticamente rimase cancellata. Padroni del mare, i turchi si trovavano così sulla riva nord del Corno d’Oro, ma non potevano penetrarvi con la flotta perchè i bizantini ne avevano sbarrato l’ingresso con catene.

 

Maometto organizzò un’operazione straordinaria: furono trascinate alcune navi, per traino di buoi, al di sopra della collina di Galata. Le navi, partite dalla riva a nord di Galata, scavalcarono la collina e presero il mare all’interno del Corno d’Oro. Avvenne quindi un attacco al porto di Costantinopoli.

 

L’attacco non fu determinante, fu contenuto dai difensori; la difesa però ne fu indebolita.

 

Gli attacchi alle mura a meridione erano sostenuti da un cannone di una potenza allora sconosciuta. Costantinopoli cadde per invasione dalle mura. Pare che l’attacco sia stato agevolato da una porticina che dava all’esterno rimasta malamente chiusa, ma fu il nucleo attaccante che scavalcò le mura.

 

Era il 23 maggio 1453, in una notte che seguiva un plenilunio. 

Si verificava così l'antica profezia che Bisanzio, la seconda Roma, fondata da Costantino, sarebbe caduta sotto il regno di un altro Costantino in una fase di luna calante.

 

Costantino II per linea di successione era sembrato escluso dalla possibilità di salire al trono ma vi era stato proiettato da una serie sorprendente di morti e di coincidenze.

 

Nel crudelissimo massacro che seguì, Costantino II scomparve e non se ne conobbe la fine. Il sangue scorreva su tutto il pavimento della cattedrale di Santa Sofia, vale a dire della Divina Sapienza, destinata ad essere trasformata in Moschea.

 

L’Europa pagò amaramente, dal punto di vista militare, la propria  inerzia a soccorrere Costantinopoli, come già da tre anni i suoi reggenti impetravano anche attraverso viaggi al massimo livello presso le corti europee (in tali occasioni gli Europei di allora restavano sbalorditi dalla cultura dei Bizantini). L’impero turco si sarebbe espanso fino ai Balcani e alle porte di Vienna. Finiva il Medio Evo e si avvicinava una rivoluzione nelle idee. I sopravissuti da Costantinopoli avrebbero fecondato l'Europa della loro cultura.

 

Sul fronte navale, avevano combattuto a fianco dei Bizantini in modo limitato i Veneziani ma in forma sostanziale i Genovesi, che dovettero infine ritirarsi attraverso i Dardanelli pagando anch’essi un tributo di sangue.

 

Ora, scusatemi la digressione. Torno a noi, ad oggi.

 

GàlataSàray significa Palazzo di Galata.

 

Però non si trova, credo, proprio sulla collina di Galata, ma la guarda prospiciente dal promontorio che fu di Costantinopoli.

 

Il suo nome completo è:

 

Scuola Imperiale Palazzo Galata.

 

Si tratta, cioè di un prestigiosissimo LICEO !

 

Il Galatasaray S.K. è dunque un club sportivo nato in una scuola.

 

E’ una constatazione bella, consolatoria, che fa sperare persino.

 

La squadra di calcio, credo, più importante della immensa Istambul è, nelle origini, una squadra scolastica.

 

Se ci guardiamo attorno, non è un caso isolato, in Italia e all’estero.

 

Purtroppo, tante volte ... in Italia poi falliscono o scompaiono.

 

 

 

Vittorio Riccadonna

 

 

 

 



Questo articolo è stato visualizzato 575 volte

 
"Tutti lo sanno" | 1 commento
I commenti sono di proprietà dell'inserzionista. Noi non siamo responsabili per il loro contenuto.

Stai visualizzando i commenti del giorno 27/09/2012


Panini e focaccia
di MAX64 il 27/09/2012 09.05

Da indiscrezioni sembra che negli spogliatoi si è rischiato l'incidente diplomatico, in quanto portarono da mangiare in dei vassoi  panini con l'affettato......dopo poco sentirono un trambusto nello spogliatoio dei tuchi, cavolo i responsabili del rinfresco si dimenticano della loro religione e per questo si è rischiato di far saltare la partita. Allora si cerca di rimediare qualche persona avventata consiglia di andare a comprare la focaccia, dopo l'acquisto e la distribuzione alla squadra ospite qualcuno dello staff rabbrividisce in quanto si ricorda che nella focaccia c'è lo strutto.... per non far saltare l'amichevole si fa  finta di niente.

verità o leggenda metropolitana....





Per informazioni potete contattare l'indirizzo e-mail admin@genoadomani.it