Ma in me, che non ebbi una particolare familiarità con lui, il ricordo di Gualco corre inevitabilmente all’epoca in cui nacque l’Associazione dei Piccoli Azionisti del Genoa.

Si era un ridotto gruppetto di persone piuttosto vivaci, si può dire – alcuni sono ancora attorno a noi e la vivacità non l’hanno persa del tutto ...

L’obiettivo che avevano abbracciato era quello di organizzare, all’interno del Genoa S.p.A., una partecipazione, in dibattito e opposizione, al governo della società impersonato dal Presidente Fossati, come conseguenza logica al successo dell’iniziativa, promossa da Pippo Spagnolo, dell’azionariato popolare (2500 lire per una azione).

Non voglio fare qui la storia dell’ASPAG, non ci starebbe in poche righe (l’ASPAG arrivò persino a eleggere un suo componente nel consiglio direttivo del Genoa, indovinate chi).

Ho gusto solo di rammentare l’ingloriosa autodissoluzione dell’Assogenoa, che sorse dal Coordinamento diretto da Posani, formata da genoani filofossatiani.

Uno dei grandi meriti dell’ASPAG fu la creazione di un giornale periodico, che ebbe il titolo – come racconta Rabax qui accanto – proprio di Genoadomani; periodico che passò poi per alcuni anni sotto gestione del Coordinamento diretto da Kessisoglu e infine, seguendo l’evoluzione dei tempi, si trasformò in questo sito che voi lettori state leggendo e dove potete anche scrivere i vostri pensieri. E guardate che ne sono passati degli anni! Non è frequente una longevità come la nostra!

Mario Gualco fece parte di quel gruppetto di “persone piuttosto vivaci”, ma si distaccava alquanto dagli altri assatanati che gli stavano intorno. Riflessivo, razionale, pacato, nelle discussioni cercava l’approfondimento. Mario Gualco era per noi quella persona gradevole che è stata, credo, così per tutti, in tutta la sua operosa vita. Una persona da cui tutti abbiamo imparato.