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l'opinione''Serata in memoria di Pippo'' di Guido Lavagna
09/03/2014

 

4 marzo 2014: la serata delle vecchie glorie del calcio in memoria di Pippo Spagnolo.

 

 


Luciano Paccagnini, Armando De Regibus e Pippo fin da ragazzi passavano molto tempo assieme sia a Genova che in trasferta e al Little, dove Pippo era consigliere. Negli anni parlarono di tutto anche della morte.

Molti dei convenuti alla serata che si è tenuta nella sede del Little Club, si sono chiesti come mai si era pensato ad un momento conviviale per ricordare Pippo a quasi un mese dalla sua scomparsa. Serate periodiche che solitamente erano rumorose e piene di allegria, ricche di scherzi e battute garbate spesso in genovese.

Paccagnini, rifacendosi a quei discorsi con Pippo, ha così risposto a tutti: "Più volte mi ha confessato che voleva essere ricordato dagli amici in una serata allegra parlando di Genoa come erano state tutte le serate passate insieme agli amici di tante battaglie. E così ho fatto rispettando e condividendo la sua volontà".

Il Little era gremito di amici tifosi genoani. Molti non hanno potuto essere invitati per mancanza di spazio. E’ stata una serata serena con momenti di grande commozione.

Frate Mauro nel suo discorso, ha ricordato la sua figura di tifoso, baluardo della genoanità, ma soprattutto di uomo corretto leale e sempre vicino agli ultimi: "In tantissimi anni non l’ho mai sentito neppure una volta bestemmiare". Frate Mauro, il professor Cafiero e Pippo vedevano sempre la partita assieme nella tribuna inferiore lato sud. Più o meno dove si sedeva l’altro amico di Pippo, che aveva conosciuto sulla Caralis nella prima trasferta in nave organizzata da una tifoseria, Fabrizio De André.

E’ stato commovente quando Frate Mauro ha detto che allo stadio il posto di Pippo tra lui e Cafiero viene lasciato vuoto.

Hanno parlato dopo di lui Luciano Paccagnini e Guido Lavagna raccontando fatti episodi e aspetti del suo modo di essere che lo erigeva ad arbitro senza che mai lui lo chiedesse.

Lavagna per sintetizzare il suo pensiero su Pippo come genoano ha detto: "Da molto tempo io sono alla ricerca del significato di genoanità. Alla domanda che spesso pongo agli amici ricevo in risposta parole, concetti e sfumature diverse, perché un concetto così etereo non si può imbrigliare o codificare. Questa sera finalmente ho trovato la risposta: Pippo è la Genoanità, nel senso che quest’uomo ha rappresentato, col suo modo di essere, tutti i concetti e le sfumature della parola genoanità".

Moltissimi altri hanno parlato, il microfono passava da una mano all’altra creando alla fine un’atmosfera stupenda e piena d’emozioni, quella che Pippo sicuramente voleva nel momento del suo ricordo.

Vorrei citare veramente tutti i presenti, ma per brevità non mi è possibile e me ne scuso.

Tra le persone intervenute, le figlie del prof. Piccardo, che lo consideravano un padre, Berrino giunto apposta da Modena, Benito Danzani dell’associazione allenatori, l’avv. Mario Epifani con i suoi familiari, Gian Carlo Rabacchi presidente dello Spensley, Vittorio Riccadonna, il giovane Salvo, Eugenio Sciunnach, Vincenzo Accetta Vincenzo, Mario Fiore, Carlo Birone, Marco Filippini storico presidente dell'APAG, Amedeo Garibotti epico segretario del Genoa.

Tra gli ex calciatori c’erano Sidio Corradi, Ramon Turone, Franco Ferrari, Roberto Spinelli.

C’era anche il mitico Carlo Pernat, e la dirigenza al completo del Little Club.

Paccagnini con l’occasione ha voluto ricordare un altro grande amico, Mario Gualco, mancato subito dopo Pippo.

I dirigenti del Genoa, Zarbano e Blondet, per improrogabili impegni di lavoro, sorti all’ultimo momento, non hanno potuto essere presenti.

L’avv. Epifani ha comunicato che si sta adoperando - con la formazione di un apposito Comitato e col coinvolgimento del Genoa CFC - affinché si possa realizzare un sogno di Pippo: il derby Genoa -  Boca Junior al Ferraris.

Alla fine della bellissima serata, ho preso in mano il libro che come di consueto viene fatto firmare agli ospiti al Little nelle serate importanti. Mi viene un groppo alla gola, l’ultima firma della recentissima serata dove si erano riunite le glorie del tifo era quella di Pippo. L’ho detto con la voce rotta dall’emozione ai presenti e nella sala si è fatto silenzio. Il mio caro amico Pippo non voleva mai figurare e la sua firma era spesso l’ultima.

Pippo aveva dei problemi di salute seri e, a chi gli chiedeva, rispondeva sempre: "Tranquilli, non posso morire, prima devo vedere la stella sulle maglie del Genoa". Purtroppo non è stato così ma sicuramente se mai vinceremo lo scudetto lui lo vedrà dal terzo anello della Nord.

Uno speciale ringraziamento va a tutti i collaboratori del Little che hanno permesso la realizzazione della serata

Guido Lavagna

(Vice presidente del Little Club Genoa 1959)

 

 

 

 



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