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il Grifone in campoPer una notte, almeno, in Champion (!?!)
30/11/2014

Cesena    0

Genoa      3   (pt. Matri 5’; Antonelli 8’; Volta a. 43’)

Da La Gazzetta dello Sport: “Il Genoa sogna e fa sognare. I numeri sono dalla sua parte (imbattuto da otto partite con cinque vittorie e tre pareggi), non perde da maggio in trasferta, dove ha fatto 15 punti su 23, ma c’è molto di più: c’è una squadra che sta bene di testa e di gambe, che gioca un calcio bello e a tratti bellissimo a prescindere dal sistema di gioco che Gasperini continua a cambiare. Come gli uomini, ma ricevendo sempre risposte confortanti. Anzi, via via più confortanti.” Difficile dire di più e meglio, per una volta copio, incollo e ringrazio.

 

Il gol con il quale Alessandro Matri, 30 anni, sblocca l'incontro. Ansa

 


Non so se è capitato a qualcun altro, ma con la gioia e l'entusiasmo del momento non riesco a non raccontare e qui a ripetere quanto detto in settimana al caro amico Franco Almonte, gran genoano di lungo corso (con lui ed il buon Marco Filippini abbiamo fatto la mitica trasferta di Oviedo in auto).

Bene in una riunione seria di lavoro me ne esco: sai Franco cosa mi capita: che, oramai nonno settantenne, per fortuna con tanti capelli, ma ovviamente bianchi, dopo anni ed anni mi sono ritrovato il lunedì già a pensare, e con una certa fregola come mi succedeva da ragazzo (in allora ci chiamavano, qualcuno ricorda,  cip cip rossoblù), a quanti giorni mancano ancora alla prossima partita del Genoa.

O.K sarà anche vero che ad una certa età si ritorna bambini, ma un po’ di "colpa", oltre che a questo eterno bambino, la vogliamo dare anche a questo Genoa di Preziosi, Gasperini, Milanetto, Diego Perotti e compagnia cantante?

Credo proprio di sì.

Dai oramai ci si può sbilanciare un minimo, alla facciaccia della scaramanzia, cui non credo (anche se una volta ho pagato pegno: vero Eugenio?).

O.K. abbiamo vinto a Cesena, vale a dire sul campo di una delle ultime della classe, che lamentava anche alcune assenze (noi per la verità ne avevamo anche di più), ma di là da questa considerazione tanto umana quanto “genoana”  (Mario, ma non solo, sa bene il senso del virgolettato) non si può non tener conto, anzi si deve, di quanto tanto bene ed incisivamente ci ricorda il cappello scopiazzato dalla rosea (bravissima e condivisibile in questo caso, quanto era stata malevola e deteriore ai tempi del calcio scommesse, benvenuti a Canossa).

Tra l’altro Cesena in casa sinora aveva perso solo con l’Inter, peppia!

A proposito di “umanamente genoano”, ragazzi oggi, in una sola botta, se ci pensate, sono state sfatate ben tre leggende metropolitane:

-          il popolo di Cesena, mai più da identificare nei mugugnoni, ma con la splendida pattuglia dei genoani che hanno invaso Cesena e festeggiato il partitone e la vittoria per 3 – 0 della nostra squadra che, grazie alla vittoria di Cesena, si accomoda in zona Champion;

-          il novembre nero di Gasperini, belin mai fatti tanti punti come quest’anno, peccato che la prossima con il Milan cada già in dicembre…;

-          la Croce Rossa, spiace per il buon Bisoli, ma questa volta il pollice è stato verso, provi un po’ a Bergamo, se nel frattempo non lo cacciano, noi abbiamo già dato.

Rotta per rotta aggiungo anche quest’ultima.

L‘inaspettata splendida situazione di classifica, che resterà comunque vada anche domani sera, mi fa tornare alla mente le parole, per la verità in allora poi rivelatesi infauste, di Fossati che con il Genoa avanti, se ricordo bene addirittura primo della classe dopo alcune giornate iniziali di un lontano campionato si lasciò scappare che “ora può succedere di tutto”.

Perché no, e che paura dobbiamo avere a sognare dopo così tante giornate di campionato e tante conferme in crescendo?

Matri stesso, sornione e sorridente (belin ma sti rigori …) è uscito allo scoperto e non ha avuto nessuna remora a dire che “ce la possiamo giocate con tutte”: se lo dice lui (!?!).

Non ci voleva, a mio avviso, l’intermezzo di Empoli, speriamo non guasti la festa, perché ci aspettano due gare di campionato che, parlando molto seriamente, potrebbero anche dire qualcosa di veramente importante.

Comunque sia e comunque vada, oramai è grasso che cola. 

Ora un minimo di cronaca.

Il Cesena viene asfaltato dal Genoa dopo solo 45’, Bisoli ora è a rischio esonero.

Partenza sprint per i Grifoni e shock per i bianconeri che dopo 5' sono già sotto: Bertolacci sfrutta abilmente un errore difensivo e serve splendidamente Matri, lui da perfetto uomo d’area porta avanti la palla quello che basta e batte con freddezza Leali.

Da lì Cesena in confusione, il Genoa ne approfitta 2' dopo, con Antonelli che risolve una mischia in area con una zampata dentro l'area piccola dopo un bel tacco del solito Matri.

Cesena-Genoa

Il Cesena prova a riprendersi, ma pericoloso è ancora il Genoa con Kucka  che al 25’ stampa sulla traversa una terrificante bordata (la terza quasi di seguito, evidentemente il carro armato ha cominciato a prenderci gusto).

L’occasionissima per il tris rossoblu arriva su calcio di rigore, ma Leali salva tutto e para il tiro dal dischetto, questa volta non malissimo, di Matri: il penalty è stato concesso per un fallo di mano di Lucchini.

Ancora Leali è reattivo sul tocco di Matri al 41', ma si fa perforare poco dopo dal tiro dal limite di Burdisso dal limite dell'area, deviato da Volta (0-3), Cesena-Genoa

giusto dire che spesso la fortuna è dalla parte dei forti, qui è davvero il caso perché, come per il gol con il Palermo, siamo sempre lì con tiri comunque pericolosi per gli avversari che in un modo o nell’altro diventano determinanti.

Nella ripresa, oscurità bianconera. Cascione calcia sulla traversa un rigore concesso per una spinta di Burdisso su Rodriguez (63'). La partita poi si trascina al triplice fischio, con pochi sussulti: il più emozionante, l’unica vera parata della partita di Perin che all’82’ devia sulla traversa un bel tiro del subentrato Rodriguez.

Alè!

CESENA
Leali; Giorgi, Volta, Lucchini, Mazzotta; Carbonero, Cascione, Coppola (36' I t. Rodriguez); Brienza (9' II t. Tabanelli); Defrel (25' II t. Djuric), H. Almeida.
GENOA
Perin; Roncaglia, Burdisso, Izzo (41' II t. De Maio); Rosi, Kucka, Bertolacci, Antonelli; Falque (39' II t. Lestienne), Matri (45' II t. Pinilla), Perotti.
Arbitro: C. Russo da Nola. 
Ammoniti: Lucchini, Roncaglia, Giorgi, Carbonero, Burdisso.

Giancarlo Rabacchi

PS. Per le foto si ringrazia la Gazzetta dello Sport ed il Secolo XIX

 

 



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"Per una notte, almeno, in Champion (!?!)" | 1 commento
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Stai visualizzando i commenti del giorno 03/12/2014


Vorrei aggiungere ...
di vieux_marcheur il 03/12/2014 23.25

... perchè tacerlo? ... che abbiamo visto un eccellente arbitraggio.

 





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