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il Grifone in campoUn insieme di squadra da costruire
06/02/2017




GENOA C.F.C.               0

SASSUOLO F.C.             1
(26’ I t. Pellegrini)



Si presenta al Ferraris un Sassuolo lucido: una squadra dotata di alcuni uomini di valore e di quella armonia di gioco che rende il passaggio facile e i movimenti coordinati.
Di fronte a questo avversario, il Genoa non cede per valore di uomini ma non è pari per funzionalità di assieme.
Le due squadre hanno disputato una partita equilibrata, in una giornata fredda, piovosa e ventosa, sotto un pubblico meno numeroso del solito; e malgrado sia stata decisa da episodi, il successo degli ospiti è legittimo.




Il Sassuolo, in maglia bianca con banda dai colori sociali, vince il campo e il Genoa batte l’inizio verso Nord. Il terreno è regolare riguardo la palla ma scivoloso.

Gioco inizialmente scarso di spunti notevoli. Al 6’ Berardi si fionda in area di rigore e contrastato sostanzialmente di spalla e forse un poco col braccio cade a terra e poi si lamenta a lungo platealmente con gli arbitri, palesando il suo carattere poco remissivo. Al 18’ Consigli para senza difficoltà un pallone deviato di testa nell’angolo alto da Pandev.

Al 26’ arriva contro il Genoa il calcio di punizione, dato da Russo con decisione dubbia, sulla tre quarti vicino alla linea laterale sotto i distinti. E’ la situazione ormai classica e temuta. Avviene la cerimonia della battuta, contro la difesa in linea. Palla prolungata di testa, eccola attraversare lo specchio della porta, dall’altra parte c’è l’uomo libero che l’infila in porta da due passi. Ancora una volta.

Sarà decisivo.

Anzi due minuti dopo Matri manca il 2-0 mettendo fuori di testa un pallone dei più facili.

Simeone impegna da solo tutta la difesa con due volate da grande attaccante. Burdisso alza di poco un tiro di testa.
All’ultimo minuto un pauroso scivolone in una situazione innocua mette ancora in pericolo la porta di Lamanna.
Così finisce il tempo.

Nella ripresa, iniziata a squadre immutate, si vede il Genoa più aggressivo, ma la traversa colpita di testa da Gentiletti al 6’ è forse l’unico episodio pericoloso che sa portare.

11’: un forte tiro da lontano di Hiljemark, deviato in corner da Consogli, spicca come una novità da parte della nostra squadra così avara nel tirare in porta da fuori area.
13’: tiro di Palladini.
21’: parata a terra di Lamanna su Matri (occasione persa dal Sassuolo).
23’: Pandev viene sostituito da Taarabt ed esce salutato da applausi.
34’: azione personale e tiro di Taarabt.

Finiti i 4’ di ricupero per le molte sostituizioni e per i temporeggiamenti di Consigli, il pubblico fischia i giocatori del Genoa.

Problema del Genoa sembra un gioco d’attacco fatto di palleggi arretrati che tendono al lancio verticale, con scarsa manovra sulla tre quarti e pertanto piuttosto prevedibile. La formazione non è stabile, si tende a mettere in campo il giocatore di volta in volta più in forma, cosa naturalmente giusta che però non favorisce il crescere di una intesa spontanea a metà campo (Lazovič mi sembra un po’ giù, oggi mettiamo Edenilson).
Su quali giocatori si potrebbe puntare al fine di un gioco più manovrato?
Forse, Pandev, Taarabt e Lazovič ?
Schierarli insieme sarebbe una decisione ardita.
Taarabt ha impressionato per ricerca di smarcamento e passaggi di prima: qualità principalmente mentali, forse non ha ancora la forma fisica per giocate più personali.
Anche per Pandev le doti mentali sembrano prevalere su quelle fisiche. A Lazovič appartiene una visione ampia dello spazio.
Il fatto è che oggi ce ne è stato in campo sempre soltanto uno.

A Jurič si prospetta un compito di architettura stabile della squadra-



Vittorio Riccadonna



GENOA :
Lamanna; Izzo, Burdisso (cap.), Gentiletti; Edenilson (39 'II t. Pinilla), Cataldi, Hiljemark (26' II t. Ntcham), Laxalt; Pandev (23' II t. Taarabt), Simeone, Palladino.
SASSUOLO : Consigli; Gazzola, Letschert, Acerbi (cap.), Peluso; Pellegrini (39' II t. Mazzitelli), Duncan; Aquilani; Berardi (26' II t. Politano), Matri (32' II t. Ricci), Ragusa.
Arbitro : C. Russo da Nola.
Ammoniti : Aquilani, Cataldi, Izzo.




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"Un insieme di squadra da costruire" | 1 commento
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Note positive
di RABAX il 06/02/2017 15.16

Davvero poche, ma ho visto bene Gentiletti, qualche intervento un po' rischioso, ma ne ho apprezzato la precisione nei disimpegni. Visto il periodo non eccezionale di Munoz la sua scelta mi è parsa felice. Bene anche Palladino, tenuto conto che era la prima volta che giocava con i compagni, ha fatto la sua figura, come anche il tanto detestato Pandev e lo stesso Lamanna che ha sbrogliato più di una situazione non facile. Lasciamo perdere il resto.





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