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il Grifone in campoSquadra calante e sconcertata, pubblico nemico
01/05/2017




GENOA C.F.C.                     1
(43’ I t. Pandev)

A.C. CHIEVOVERONA         2
(15’ II t. Bastien; 25’ Birsa)


Povero Juric. E ora cosa potrà fare?

L’aveva definita partita d’importanza storica. Aveva chiesto il sostegno concorde dei tifosi. Aveva sollecitato la squadra all’impegno.

Si trova in mano dei cocci. La fiducia è svanita. Deve preparare una partita difficile, non sa se al Ferraris (forse è meglio altrove). In vista del duro finale di questo campionato, ha perduto qualcosa del suo carisma.




Il primo tempo era scorso discretamente bene e il Genoa l’aveva completato col tiro ravvicinato dal basso in alto di Pandev che gli aveva dato l’1-0.

All’inizio della ripresa, si è notato un momento di rilassatezza; il Chievo batteva due corner nei primi 3’ e teneva meglio il campo.

All’ottavo minuto, un grande vapore da fumogeni ha coperto tutta la gradinata nord e un buon terzo del campo di gioco, così denso da impedire completamente la visibilità.
Il fatto era tanto imponente che non poteva essere prodotto da un’iniziativa estemporanea: era un ostacolo allo svolgimento della partita evidentemente organizzato e predisposto da un consistente gruppo di tifosi-nemici della Società.

Inevitabile la sospensione della partita, per due o tre minuti in attesa che il vento se non disperdesse i fumi almeno li attenuasse. Così è avvenuto.

Ripreso il giuoco, un bengala acceso è caduto, sempre dalla gradinata nord, vicino al portiere del Chievo. Altro minuto di sospensione, mentre un giocatore ospite, raccoltolo, lo gettava nella fossa.

Contro i tifosi-nemici si erano levate dagi altri spalti grida di indignazione.

Ripreso ancora il gioco, i rossoblu hanno manifestato sbandamenti e hanno subito due gol da polli.

Qualcuno naturalmente può sostenere che i giocatori non potevano essere stati sensibilmente influenzati, agli effetti del gioco, dalle manifestazioni ostili; così non può certo pensare il povero Juric: perché allora avrebbe invitato preventivamente i tifosi al sostegno concorde, se l’avesse ritenuto inutile?

Dai tifosi della gradinata nord venivano adesso cori di incitamento alla squadra; ma le grida come: “tutto lo stadio...”, “chi non canta...”, “Genoa, Genoa”, venivano accolte con fischi e insulti diretti a loro, da parte degli altri settori.

In questo clima caotico il Genoa si riportava all’attacco, si procurava anche qualche buona occasione, ma o uno o l’altro mai riuscivano a dare la stoccata. Negli ultimi 10 minuti, di cui 7 di ricupero, era in vantaggio di uomini.

Ci troviamo in una situazione delle più tristi della nostra storia, non solo per la preoccupante classifica.

Nessuno interviene: neanche la vera Tifoseria Organizzata, cioè i Genoa Club.

. . . . .

Un accenno di cronaca, secondaria rispetto ai fatti descritti.

Prima della partita, osserviamo gli striscioni dei Genoa Club piazzati ancora capovolti. Segno che nella totalità i Genoa Club apportatori del loro striscione sono schierati contro il Genoa e che l’invito di Juric non viene raccolto.

Giornata di bel sole, tuttavia i fari sono accesi.
Il campo viene abbondantemente bagnato.
Pubblico non molto numeroso.
Chievo in tenuta bianca, senza i propri colori sociali.
Genoa batte l’inizio verso Sud.

6’: applausi per un’azione di Pandev.

36’: per un fallo banale e dubbio il Genoa fruisce di un rigore e si vede qualche discussione tra i giocatori rossoblù ma l’addetto è Simeone che calcia fuori dopo aver spiazzato il portiere.

Pandev segna raccogliendo un corto passaggio all’indietro di Laxalt.

Della ripresa ho parlato anche troppo. Sulla prestazione dei giocatori aspetti vostri commenti – su di essi pesa anche una questione mentale.



Vittorio Riccadonna



Genoa : Lamanna; Gentiletti, Burdisso (cap.), Muñoz (42’ II t. Pellegri); Lazovič (32’ II t. Hiljemark), Rigoni, Veloso, Laxalt; Pandev (42’ II t. Ninkovic), Palladino, Simeone.
Chievo : Sorrentino; Dainelli (19’ I t. Spolli), Cesar (cap.), Gobbi, Depaoli; Radovanovic, Izco, Castro; Bastien, Birsa (37’ II t. De Guzman); Inglese (21’ II t. Pellissier).
Arbitro : L. Pairetto da Torino.
Ammoniti : Radovanovic, Gobbi , Depaoli, Laxalt.
Espulso : 43’ II t. Depaoli.





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"Squadra calante e sconcertata, pubblico nemico" | 1 commento
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No, non poteva essere una iniziativa estemporanea
di RABAX il 01/05/2017 12.16

Il sostegno alla squadra, che nel primo tempo è stato straordinario, qualcuno a tavolino aveva deciso di interromperlo nella ripresa, comunque andasse (e in effetti si stava pure vincendo). Chiunque l'abbia partorita e chissà con quali finalità (?!?), posso affermare, senza voler allargare troppo il discorso, che, comunque, non è stata una ideona?





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