Genoadomani - Assemblea: approvato ! (perdita sui 5 milioni)

Assemblea: approvato ! (perdita sui 5 milioni)
30/04/2019

L’assemblea ordinaria del Genoa Cricket and Football Club di ieri si è aperta con una sentita espressione di ricordo, da parte dell’A.D. Zarbano, della dottoressa Milena Epifani, stimata avversaria di tanti dibattiti, non più fra noi.

Presente il C.D. al completo; sono ammessi i giornalisti.

Quindi l’A.D. Zarbano svolge una puntuale presentazione del bilancio della Società al 31 dicembre 2018.
Il bilancio si chiude con un passivo di gestione di euro 4.850.313.

Si tratta di un miglioramento rispetto agli anni precedenti: nel 2017 aveva sfiorato i 12 milioni.
Il bilancio viene presentato agli azionisti in sede di assemblea, ben descritto e ben commentato. Leggiamo, con attenzione più ai capitoli relativi ai giuocatori che all’esposizione di Zarbano.

Costi per acquisizione temporanea di giocatori:
Lapadula euro 250.000; Bessa 200.000; Medeiros 666.667; Rolón 100.000. Minusvalenze 2.877.426 per vari giuocatori, tra cui Renzetti e Brivio.
Costi di valorizzazione e rendimento calciatori, vari: euro 2.313.540.
Plusvalenze, fulcro della discussione:
Centurión euro 144.219; Pellegri 20.172.727; Perin 11.994.810; Beghetto 1.066.666; Izzo 7.837.333; Laxalt 7.418.387; Milinković 268.854; altri, 25.000.
Diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori: euro 66.222.527, ma di queso non figura il dettaglio. Esiste un forte aumento (di 40 milioni) sull’anno precedente. Significa una politica di investimento sugli acquisti. Il parco giuocatori ammonta a 76, compresi i giovani sotto contratto federale, con un incremento di 6 rispetto all’anno precedente (si legge nella relazione).
Tra i risconti attivi: per Bessa euro 100.000, per Medeiros 333.333, per Rolón 100.000. Tra i risconti passivi, per Salcedo 1.000.000, per Serpe 750.000.
Proseguiamo a sfogliare.
Si legge che l’importo corrisposto nell’esercizio nel confronto di Agenti sportivi è pari a euro 7.659.669.

Interessante il costo di euro 62.000 circa per il progetto preliminare del terreno sito in Cogoleto.
Tra le immobilizzazioni finanziarie è iscritta la partecipazione totalitaria nella Genoa Image s.r.l. Store & Museun & Marketing (in perdita d’esrcizio di euro 482.418).
I proventi televisivi hanno marcato un aumento di euro 6.491.218 sull’anno precedente (raggiungono un totale di circa 43 milioni) a causa della nuova legge di ripartizione nell’ambito FIGC, entrata in vigore con la corrente stagione; il vantaggio nella stagione corrente sarà raddoppiato: su 2 semestri invece di 1.
Il provento per le partite è quasi immutato.

Accompagna il bilancio una relazione, la quale si proietta anche nella gestione attuale che si è aperta col mercato di gennaio, dove si leggono gli obiettivi dell’evoluzione prevedible: in pratica è ciò che ci possiamo aspettare se tutto va bene:
mantenimento della serie A;
incremento dei diritti televisivi;
un piano di mercato che garantisca plusvalenze da cessione in linea con le performance degli anni precedenti;
eccetera, qui ci fermiamo perché l’ultimo punto è decisivo.
La relazione prevede che tale strategia dovrebbe migliorare ulteriormente il risultato relativo alle plusvalenze realizzate con conseguente ottenimento di flussi di cassa sufficienti al sostegno finanziario della società che, presumibilmente, non dovrà fare ricorso all’intervento dell’Azionista di riferimento, il quale, tuttavia, ha manifestato la propria disponibilità, se necessario, a sostenere la Società garantendone l’integrità patrimoniale, come peraltro sempre avvenuto in passato.
Questi obiettivi vengono ripresi e sostenuti dal Collegio Sindacale.

Zarbano nella sua esposizione sottolinea che le cessioni di gennaio hanno evitato di cadere nella ricapitalizzazione prevista dal codice civile. Si sofferma anche all’aumento dei proventi in generale e in particolare televisivi. Annuncia la speranza di arrivare a saldare nell’anno il debito col fisco, che superava i 20 milioni, e di raggiungere un utle di bilancio.

Cominciano i numerosi interventi degi azionisti, dopo che Mario Epifani aveva lamentato ancora una volta l’assenza del Presidente, che si vide appena alle prime assemblee.
Dei vari interventi, l’argomento principale è la lamentazione che la politica delle vendite sistematiche dei migliori giocatori ha un effetto depressivo sul pubblico genoano, che col passare delle generazioni perderà di forza. Questo sentimento ha preso un po’ tutti. Le vendite portano a un indebilimento che avrà cattive conseguenze.
Le risposte di Zarbano si attestano, implicitamente, sulla posizione già scritta nella relazione: alternativa di sopravvivenza: ormai questa è la posizione della società.
Specifica, a domanda, che per Piąntek il ricavo in milioni è stato di 33 + 2 + 4 di bonus. Sturaro, che è un profondo genoano, è costato 10 milioni .
Zarbano però assicura che il Presidente è orientato a vendere la società e attende l’occasione per farlo nel modo buono.

Troppo lunghi, vari e difficili da ricordare, e irripetibili nel loro simpatico umorismo, le interrogazioni delgi azionisti, per cui ho preferito soffermarmi sugli scritti e sulle risposte. Ma a due interventi Zarbano non ha dato risposta. A chi chiese notizie sull’insediamento di Cogoleto. A chi protestò per l’abusivo transennamento della gradinata nord fatto dai contestatori, tollerato per la seconda volta.

Alla fine il bilancio viene approvato con un sostenuto numero di contrari: 18; + 3 astenuti.

Nella seconda parte dell’assemblea, più breve, viene confermato l’attuale Consiglio Direttivo: anche in questo caso, con diversi voti contrari.
In questa occasione, con implicito rimpianto dei tempi in cui i piccoli azionisti partecipavano, qualcuno ricorda che Milena Epifani fu la prima donna in Italia a entrare nel Consiglio Direttivo di un club calcistico.

Vittorio Riccadonna

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