al fischio iniziale, Lazio punti 56, Genoa punti 22. Differenza: 34 punti.
Che si sono visti. Perchè ogni discorso sulla partita di ieri non può esulare da questi due presupposti, e cioè che la Lazio è molto superiore a noi, come è superiore ad almeno altre 16 squadre (anche se gli scontri diretti potrebbero persino indurre a pensare di aumentarne il numero) e che questa superiorità si è vista in campo, soprattutto direi a livello di singoli.
Messi perciò questi due paletti, ripeto: per me imprescindibili per esaminare obbiettivamente la gara, nel mio personale tabellino (come usava dire il noto Rino Tommasi) trovo un palo di Favilli col portiere a fare esattamente quello che ha fatto Perin sulla punizione di Cataldi, e cioè neppure trovare il modo per "soffiare" sulla palla e deviarla; una astuta quanto si vuole ma a mio pare da sanzionare ancata di Milinkovic sufficiente a sbilanciare Masiello che tenta l'anticipo ad inizio azione che ha portato al secondo gol; Lucas Leiva che dopo il giallo ha commesso almeno altri quattro falli, tutti fischiati che, se non altro per la loro reiterazione, avrebbero dovuto portare al secondo giallo; un rigore solare per trattenuta su Sanabria.
Al di là di queste annotazioni diciamo tecniche, sulle quali ritengo si possa opinare solo sulla seconda (ancata di Milenkovic) sulle altre no, la lettura statistica della partita dice che il Genoa ha avuto maggior possesso palla, non quello sterile e irritante cui siamo stati per anni abituati, ma arrembante e diritto alla meta per così dire; la Lazio ha commesso un maggior numero di falli. Uscendo fuori dalle statistiche, l'assalto finale con i laziali a spazzare via la palla come le "provinciali" di un tempo a San Siro e i numerosi giocatori laziali a terra al fischio finale, sono a mio giudizio, elementi che sul giudizio devono trovare considerazione. Perchè - aggiungo - c'è differenza, e tanta, tra chi si accascia per la delusione di un risultato che riteneva aver meritato diverso e chi invece stramazza al suolo per lo sfinimento.
Lazio punti 56, Genoa 22. Se si parte da questo e lo si tiene presente, ogni considerazione ha dignità di espressione. Altrimenti, ognuno è libero di commentare come vuole. E di interrogarsi sul proprio modo di intendere una partita di calcio.

Parlo dei tifosi, l'amore e la passione per i nostri colori hanno battuto la fifa per il virus, tutti o quasi al Ferraris a sostenere i nostri colori.
Scelta felice ripagata da una prestazione over the top, come richiesto dal Mister. Solo due notazioni per esaltare la prova dei nostri, nonostante il il risultato ci abbia dato torto.
La prima prende lo spunto dal loro portiere, quello con quel nome quasi porno, che si fa ammonire per le reiterate perdite di tempo.
Ragazzi, solare dimostrazione che loro ci temevano e quella squadra, sia pure con qualche assenza, è una delle migliori in assoluto.
Seconda notazione: i giocatori, nostri e loro, stremati, tutti distesi per terra subito dopo il fischio finale, ribadisco non solo i nostri, anche i loro, peppia.
Dite un po' tutto quello che volete, ma per un genoano di antico pelo, e spero non solo io, sono soddisfazioni.
Meritatissimo l'appluso spontaneo con cui tutto lo stadio ha premiato i nostri ragazzi per la loro grande e sfortunata prestazione.
Non è vero, almeno per una volta, che alla fine conti solo il risultato, almeno per noi genoani, ieri no.
Ultima notazione per il Mister, davvero bravo, quasi da non crederci.
Fatta l'indispensabile gavetta, ora parrebbe (condizionale scaramentico, non si sa mai, anzi meglio diciamo maniman) essere diventato un allenatore vero, uno di quelli che sanno motivare il gruppo, tenerlo unito e dare alla sua squadra un assetto ed una personalità.
Dopo Gasperini era ora che ne arrivasse, finalmente, uno come si deve.
Chiaro che, prevedibilmente, ai fini della classifica questa era e poi è stata una domenica interlocutoria.
Dunque, per ora, non abbiamo fatto niente, ma con questa convinzione e con il crescere dell'autostima, proprio disperati ( :-))) ) non lo siamo.
Di più a sentire gli altri, a cominciare dai cuginastri, crescono le loro preoccupazioni, se non le loro paure vere e proprie, e non solo per la situazione sanitaria...
Allora dai, Forza Genoa, sempre.

La gradinata sud si mostrava a 3 sezioni quasi equivalenti, distinte e preordinate. Quella centrale era stata mantenuta vuota. Quella ad ovest (ammesso che la gradinata sia verso sud, cosa non proprio esatta) era occupata dai laziali, quella ad est dai nostri. Bene, questo lo abbiamo visto tutti. L’osservazione da parte mia, che ci vedo poco, è che i nostri erano numericamente inferiori. Ragazzi, questo è il problema. That is the question.

Non è una battura, è la verità. Soffro parecchio per l'operazione di cateratta subìta. Posso dire lo stesso qualche mia impressione, in sostanza d'accordo col GUI..
Non è il Genoa d'oggi squadra da retrocessione. L'arrivo del negro dal Nantes ci ha regalato un assetto del blocco difensivo che non avevamo: è stato un colpo d'ala di Preziosi. Altri acquisti di gennaio sono stati non così determinanti ma sì utili.
Sulla partita, l'arbitro a me non è dispiaciuto.
La capacità del gioco e dei giocatori della Lazio hanno giustificato la loro vittoria. Il Genoa ha spinto e predominato di più, e sotto questo aspetto ha dimostrato forza e ha meritato: ha centrato la porta in modo magnifico per azione e tiro di Cassata; poco altro è riuscito di limpido ai nostri attaccanti di punta. Da parte loro, tre marcature perfette: Perin ha difettato di percezione nelle due della ripresa e forse il tiro di punizione che lo ha battuto lo ha sorpreso perché anticipato, ma ecco che hanno fatto quel che Schøne non è ancora riuscito a fare, tranne una volta. Il colpo di Immobile era secco e preciso come lui sa fare, è questo il suo pregio, ma se intuìto sarebbe stato parabile. Il loro primo gol è stato un colpo di forza e di sorpresa, in questo caso soltanto, il nostro centrodifesa è stato battuto quasi rugbisticamente. Quindi, una differenza in campo c'è stata. Si tratta dell'eterno confronto tra impeto e razione ? Un buon argomento da dibattere.

A mio parere, una delle migliori partite giocate dal Genoa in questo campionato. Meritavamo il pareggio e, con un arbitro meno fiscale, lo avremmo raggiunto. Nicola e i giocatori, continuando così, non sono da retrocessione!