Al Pio di Pegli si presenta rivolgendosi ai tremila stipati sulla piccola gradinata togliendosi il cappellino e piegandosi per un inchino.
“Cosa provo? Una felicità incredibile, quasi dolorosa”.
Un gesto spontaneo e una frase uscita dal cuore.
Serse Cosmi conquista tutti. Subito.
Sì, anche il sottoscritto, giornalista da quasi quarant’anni e genoano da sempre.
E pensare che tempo fa, quando lo vidi per la prima volta in TV, pensai: “Questo devono averlo preso nella foresta con le trappole”. Impressione sbagliata, sbagliatissima. Perché solo d’aspetto può sembrare un piccolo gorilla.
Uno che si rivolge a Preziosi e lo ringrazia “per avermi fatto entrare in un museo e non in una squadra” e subito dopo se ne esce con un augurio di questo tipo “vorrei che la formazione di quest’anno in futuro si potesse ripetere come una cantilena”, ha capito tutto. Ha cuore e sentimenti.
L’uomo giusto al posto giusto? Credo di sì.
Giulio Vignolo