Con noi, per sempre!
Data: 08/09/2004 12.39
Argomento: dalla redazione


 
E' difficile parlare di qualcuno che è entrato a far parte della tua vita per una casualità e che in qualche modo ha inciso in questa fino a farti pensare di avertela in parte cambiata.
E' difficile parlare di qualcuno che però non c'è più.
Gian Luca Signorini è il mio idolo di bambina.
 
 
 
 
 


Credo che ogni Genoano abbia mille ricordi e mille immagini di Gian Luca Signorini.
Tutti lo ricordiamo entrare in campo con quei capelli sbarazzini al vento e quella sua camminata.
Tutti lo ricordiamo alzare le mani,come un bimbo indifeso,dopo un fallo in un derby e poi vedere il suo sguardo biricchino e il suo dolce sorriso mentre rientra sotto la Gradinata Nord.
Tutti lo ricordiamo rientrare in campo come un matto urlando e piangendo dopo Genoa-Torino.

E che dire di quella fascia portata al braccio per otto anni consecutivi con un orgoglio ed una caparbietà che fanno venire i brividi?
In un calcio come quello di oggi, dove tutto viene macchiato dalle polemiche e dalla falsità,pensare a Gian Luca Signorini credo faccia bene a tutti.
In un calcio dove si accusano i calciatori di essere mercenari e frivoli, eccolo, un'altra volta, sbucare tutto solo in area,scartare gli avversari e segnare il goal migliore della sua vita.

Lui i colori del Genoa li ha cuciti addosso e li ha voluti portare con sè per il suo ultimo viaggio.
E noi Genoani non lo dimenticheremo mai; lui è stato, è e sempre sarà il nostro orgoglio come tifosi e come persone.
Luca ci ha insegnato a lottare,a stringere i denti, a non mollare anche quando le speranze sono poche; lui è stato forte e, seppure ferito, ha continuato a darci forza e coraggio.
Non era facile nelle sue condizioni,eppure lui è stato il Capitano fino in fondo.

Ed il Nostro Presidente non ha voluto dimenticare tutto questo e gli ha dedicato il Nostro Campo di allenamento "il Pio" ora "CAMPO SPORTIVO GIAN LUCA SIGNORINI".
Poco ci deve importare se nel giorno della inaugurazione il marasma era tale da farlo quasi passare in secondo piano..in fondo gente del calibro di Serse Cosmi,Maradona junior e Lamouchi non si vede tutti i giorni.

E poco ci deve importare se quel cancello non è riuscito a chiudersi per le troppe persone.
Quello che conta è solo il desiderio forte di averlo voluto con noi,ancora una volta.
Mi piace pensare che d'ora in poi ci verrà in mente ogni volta che varcheremo quel cancello o ogni volta che passeremo in autostrada, e magari, l'amore che proviamo per lui, ci farà immaginare che Luca sia negli spogliatoi a prepararsi e lo vedremo di nuovo correre con la sua maglia numero sei e la fascia al braccio.
 
Il Capitano è con noi, per sempre.
 
Emanuela Musso Piantelli
 






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