Teniamoci forte...Si parte!
Data: 10/09/2004 12.13
Argomento: dalla redazione


Pronti al via: lunedì 13 settembre inizierà il nostro campionato, in trasferta contro un avversario, il Modena,  che evoca nel popolo rossoblu contrastanti e forti emozioni. Affrontiamo il torneo con il ruolo di favoriti e questo non è successo molte volte dall’ormai lontana annata 1995-96, quando avremmo dovuto risalire immediatamente nella massima serie, se “l’eroe di Livorno” avesse assunto un allenatore normale.
Dicevamo, ripartiamo da Modena, là dove il Grifone rischiò di affondare (il 10/6/1988) ed invece, accompagnato dal grande cuore della nostra gente, si riappropriò del suo destino, ferendo i “canarini” con gli artigli, condannandoli ad una lunga permanenza in C1. A Modena comparve il mitico striscione : “solo chi soffre impara ad amare, noi ti amiamo, soffriamo e con te torneremo grandi”. Una splendida testimonianza di fede e anche di…lungimiranza, perché la stagione successiva cominciò a prendere forma la squadra che qualche anno dopo ci avrebbe portato al trionfo dell’Anfield Road. E’ quindi con il massimo degli auspici che deve essere affrontata questa partita inaugurale, contro un avversario che comunque deve essere rispettato.

 



La stagione 2004-05 si annuncia impegnativa, a causa della modificata formula del torneo; si ritorna, dopo 55 anni, al campionato a 22 squadre. Saliranno direttamente in A le prime due. Le squadre piazzate tra il 3° e il 6° posto andranno ai play-off per disputarsi l’ultimo posto utile per accedere all’Olimpo. La terza classificata potrebbe evitare i play-off solo se riuscisse a distanziare la quarta di almeno 10 punti…tutto è possibile, ma in questo caso le prime tre  dovrebbero “giustiziare” sommariamente il campionato!
Il Genoa non dovrebbe  realisticamente riuscire nell’impresa di arrivare fuori dalle prime sei…ma l’obiettivo non può essere questo. Il Genoa 2004-05 deve arrivare primo o secondo! 

Nonostante che il precampionato sia stato contraddittorio, il pronostico continua ad essere a nostro favore. Praticamente all’unanimità, tecnici e critica ci indicano come squadra favorita. Recentemente la Gazzetta dello Sport ha intervistato gli allenatori promossi lo scorso anno : tutti hanno detto che Genoa e Torino saranno promossi in serie A.
Ovviamente i pronostici non garantiscono nulla; la promozione dovremo sudarcela e conquistarcela, sicuri che aiuti non ne riceveremo da nessuno. Ma, scorrendo velocemente l’elenco della B, non si può fare a meno di constatare che nessuno sembra esserci superiore : Catania e Triestina potrebbero essere le dirette concorrenti dei rossoblu e dei granata, ma – sulla carta – hanno qualcosa in meno; uno scalino sotto dovrebbero stare Piacenza, Empoli, Perugia e Modena. Squadre rivelazione? Ci potranno essere, certo (forse l’Arezzo?), ma se è difficile per noi  piazzarsi primi o secondi, altri dovranno compiere una vera e propria impresa.

Non sarà una passeggiata, questo è certo, ma quest’anno - a differenza di altre volte – si ha la sensazione che solo noi potremo determinare la nostra sorte. Non è poco.  La rosa del Genoa è di prim’ordine e nessuno può contare in B su un così elevato numero di titolari. C’è chi storce la bocca sull’età di alcuni giocatori, ma a ben vedere il mix è equilibrato. Forse manca un difensore esterno a destra, o potrebbe servire qualche piccolo ritocco. Niente di determinante, comunque a mio parere.

La società è molto determinata e anche le ultime dichiarazioni del presidente Preziosi lasciano intendere che c’è persino impazienza di arrivare sul palcoscenico più importante. Probabilmente la grossa determinazione del massimo dirigente rossoblu ha prodotto il cambiamento della nostra panchina. Ma la svolta Serse Cosmi non deve essere interpretata come uno scatto d’ira, un repentino cambio d’umore del presidente, il quale ha sicuramente individuato nell’allenatore umbro la persona adatta a prendere vigorosamente per mano questa squadra, piena di talento, ma che troppo spesso si scopre narcisista. Sarebbe semplicistico però vedere Cosmi come allenatore di tifosi o come la burbera figura che si agita a bordo campo, pronto a “spezzare le gambe” ai giocatori svogliati. No, Serse è molto di più e gli ultimi anni, che lo hanno portato alla notorietà, hanno dimostrato che il mister possiede grandi doti di intelligenza, duttilità, creatività.
Anche in questi primi giorni rossoblu il neo allenatore genoano ha cominciato ad impostare un lavoro in profondità sui singoli, come –ad esempio- l’esperimento Zanini playmaker.

Partire bene sarà importante, soprattutto perché la stagione non permetterà eccessive pause; il Genoa dà l’impressione di essere una macchina potente il cui motore però deve essere ancora messo a punto; non siamo probabilmente nelle condizioni di produrre una partenza sparata, ma questo non vuol dire che dovremo essere troppo prudenti e rinunciatari. Le squadre forti spesso dimostrano di essere tali proprio quando ancora non gira tutto alla perfezione. Occorre scendere in campo finalmente con la mentalità giusta, cercando di non concedere nulla all’avversario e non dimenticando mai che le partite si giocano con le gambe, ma anche col cervello. Cominciamo subito a dimostrare che siamo una squadra di uomini forti e non di grandi nomi e tutto diventerà un po’ più facile.
Alè Genoa, quindi! Senza spavalderia, ma con molta convinzione, rompi gli indugi e fai in modo che  Modena possa essere ancora, e definitivamente, base di partenza per tornare grandi. Il tuo popolo ci crede. Non ha mai smesso di crederci.    

Enzo Sposato







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