Modena - Genoa a caldo
Data: 14/09/2004 15.50
Argomento: il Grifone in campo


Usciamo dallo stadio Braglia con un pareggio che molti alla vigilia avrebbero sottoscritto. C'è forse un po' di delusione, come sempre avviene quando si passa in vantaggio e ci si resta quasi fino al termine della partita.

 



Ma il pareggio è sostanzialmente giusto. Ha forse prevalso in entrambe le compagini (ma soprattutto nel Genoa) la paura di perdere, tanto che si è avuta la sensazione, una volta raggiunto lo 0-1, di un generale sollievo. Come se i giocatori si fossero tacitamente detti in quel momento: "beh, la partita non la perdiamo".

Non che ci si sia accontentati, questo no, ma forse non ci abbiamo creduto fino in fondo.
Cosmi schiera la difesa che al momento lo tranquillizza di più : un reparto non molto tecnico, ma
più affidabile sotto l'aspetto della fisicità e della concentrazione. In effetti Lamacchi, Sottil e Stellini magari non producono grossi acuti, ma riescono a tenere per tanto tempo a distanza di sicurezza gli avversari.

Il Modena ci prova nel primo tempo, ma è un dato di fatto che Scarpi è chiamato ad intervenire solo sulle insidiose punizioni di Tisci. Il Genoa conserva per più tempo il possesso della palla; si vede che la nostra squadra sta studiando da "squadra importante della categoria".
Cerchiamo di non sprecare palloni e di costruire le azioni ragionando. In questa fase della partita si distingue Zanini, il quale dovrà cercare però di spendere meglio le proprie energie e di frenare alcuni slanci pericolosi in fase di contrasti di gioco.

Buono il lavoro sulle rispettive fasce di Tosto e Lazetic. A centrocampo però è insufficiente l'apporto fornito da Lamouchi (deve crescere) e di Tedesco, che pure si riprenderà un po' nel secondo tempo.

La coppia d'attacco è formata, com'era prevedibile, da Milito e Stellone. Il Principe è un po' sottotono, dovrà forse abituarsi ai lunghi viaggi intercontinentali, mentre l'ex partenopeo dimostra vivacità, voglia di fare e produce qualche spunto apprezzabile.

Chiudiamo la prima frazione di gioco con tre palle gol all'attivo e con limitatissimi rischi dietro. Per essere "la prima" non ci si può lamentare.

L'equilibrio viene spezzato all'inizio del secondo tempo, quando Milito ha un guizzo dei suoi e costringe l'avversario ad un fallo piuttosto ingenuo ed inutile. Il fallo però c'è e l'arbitro lo concede senza esitazioni. Buon segno che un direttore di gara  sul quale si aveva qualche dubbio alla vigilia ci assegni un penalty giusto si, ma quanto meno "interpretabile".
L'argentino segna con un tiro forte e sicuro e la squadra si sblocca, o forse vive quella sensazione di sollievo di cui parlavo prima.

Cosmi opera la prima sostituzione : dentro Gemiti, fuori uno stanco Zanini. Il ragazzo di Germania entra subito nel vivo del gioco e lavora degli ottimi palloni a sinistra. Bellissimo è l'assist servito a Stellone che, di piatto, di punta o di stinco, avrebbe meritato la conclusione in rete. La nostra punta, però, non tocca nemmeno il pallone e sfuma la possibilità di mettere al sicuro il risultato.

Il Modena nel frattempo ha già cominciato a crescere, sfruttando anche un nostro vistoso calo fisico. Anche i "canarini" non vogliono perdere la partita inaugurale. Soffriamo in modo particolare nella nostra destra, dove Music fa ammattire Lazetic e Lamacchi, ma tutto il Modena è proteso alla ricerca del pari. Si possono avere rimpianti sul modo in cui arriva il gol e mister Cosmi dovrà assolutamente lavorare su quella perversa tendenza alla distrazione su corner e calci di punizione.

Ma è anche vero che non possiamo ignorare anche i meriti di un avversario, che non sarà trascendentale, ma che comunque in casa sua si fa e si farà rispettare. Se avessimo vinto, si sarebbe probabilmente detto che un "Genoa cinico - anche se non al massimo - regola l'avversario".

Pur non essendo schiavi del risultato, questo non lo possiamo scrivere. Non possiamo proprio perché quella dote (nel calcio lo è) di cinismo non l'abbiamo avuta nel momento in cui si aveva la possibilità di passare sullo 0-2 e quando avremmo dovuto difendere meglio il vantaggio nei minuti finali. In settimana avevamo scritto che le squadre forti dimostrano di esserlo soprattutto quando non sono al massimo. Noi abbiamo cercato di farlo, finche abbiamo potuto.
Abbiamo un bel dire noi tifosi che ci vuole grinta, grinta e ancora grinta.

Giusto, ma quando arrivi ad essere in apnea è molto difficile far funzionare gambe e cervello. Archiviamo quindi questa partita con moderata soddisfazione, senza far prevalere la delusione. La squadra deve crescere.

E' un'esortazione, ma è anche una previsione. Alcuni singoli che hanno giocato ieri non potranno far altro che migliorare il proprio rendimento ed altri sono pronti a subentrare. Sicuramente mister Cosmi troverà l'assetto giusto.

Enzo Sposato


 







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