TORNIAMO SULLA TERRA
Data: 22/09/2004 12.51
Argomento: il Grifone in campo


TORINO-GENOA 2-1

I giocatori si renderanno conto di chi li allena”.  Serse Cosmi pronuncia questa frase davanti ai cronisti che gli chiedono un commento sulla partita del Delle Alpi. Probabilmente, conoscendo il mister, questa la possiamo considerare una promessa.

Ma c’è un’altra frase, pronunciata dall’allenatore granata, che ci deve far riflettere…



Ritornando da Torino, sentivo un’intervista ad una radio locale di  Ezio Rossi il quale ha  dichiarato : “nel secondo tempo ci siamo sbloccati, soprattutto perché ci siamo resi conto che il Genoa non era quello spauracchio che ci aspettavamo”.  Effettivamente è l’impressione che ho avuto anch’io, e le persone intorno a me, vedendo la partita. Il primo tempo, infatti, scivola via senza grossi sussulti, ma il Torino, pur faticando a mettere insieme azioni di buon livello, riesce comunque a creare pericoli, mentre il Genoa arriva vicino al gol solo in un’occasione, con Milito di testa.

 

Non c’è la famosa spregiudicatezza auspicata da Cosmi, non c’è la personalità della squadra forte che, pur con i limiti attuali, dovrebbe farsi rispettare. Il Toro ci ha atteso, ci ha studiato, ma quando si è reso conto che aveva di fronte un Grifone con gli artigli spuntati, ha caricato e ci ha incornato due volte, che potevano essere quattro.

 

Paradossalmente i granata si sono accorti di questa nostra debolezza subito dopo aver subito l’unica ferita della serata, il gol di Lamouchi su splendida imbeccata di Lazetic. In quel momento il sostanziale equilibrio in campo si è rotto e i nostri giocatori non hanno saputo far altro che assistere alla rimonta del Torino.

 

E’ una sconfitta deludente e preoccupante quella di ieri sera. Delude la sua gente che con tanto entusiasmo aveva seguito la squadra, facendo qualche sacrificio in una giornata infrasettimanale. Ma la passione dei tifosi rossoblu non ha limiti ed è un peccato che ogni anno i nostri giocatori fatichino a capire che le sconfitte possono essere accettate solo al termine di autentiche battaglie, mentre ieri sera ci siamo arresi troppo presto

E' una partita che preoccupa, nel senso che deve far riflettere tutto l’ambiente genoano e la società che sicuramente non è contenta del rendimento della squadra.

 

Siamo tutti convinti che non è il momento delle sentenze definitive, ma un campionato con solo due promozioni dirette, non consente lunghe pause e perdere terreno adesso potrebbe essere pericoloso. Ci sono problemi, che però possono essere risolti.

 

La condizione fisica non è sufficiente, abbiamo visto che Modena e Torino hanno avuto più gambe di noi. Non vorrei che questo fosse un alibi : “la preparazione l’ha fatta De Canio, causa di tutti i nostri mali”. Dubito che oggi come oggi ci siano preparatori atletici che sbaglino la preparazione; ci sono piuttosto considerazioni di diversi carichi di lavoro e di struttura fisica dei giocatori, ma entro poco il Genoa deve assolutamente trovare una condizione fisica generale accettabile, indipendentemente da come è stato fatto il lavoro estivo. 

La rosa dei giocatori è più che valida per la categoria. Non saremo una corazzata inaffondabile, ma – con il materiale che c’è – non possiamo nasconderci dietro al problema che forse un difensore esterno in più a destra ci farebbe comodo o cose di questo genere.  Prendiamo troppi gol, ma questo non può essere solo un problema della difesa : è tutta la squadra che prende troppi gol. Succede se gli attaccanti in trasferta non partecipano di più al gioco. Succede se in mezzo al campo Tedesco è chiamato ad essere l’unico incontrista. Succede se tutti insieme non ci mettiamo l’umiltà (prima ancora della grinta) giusta.

 

Cari giocatori del Genoa, se vogliamo dare un senso alla sconfitta di ieri, torniamo sulla terra, perché il campionato è iniziato, caso mai non ve ne foste accorti. Non fidatevi di chi tesse troppi elogi e di chi vi dice che “tanto c’è tempo” e che il “campionato di B è scarso e i valori alla lunga emergono” L’esperienza dice invece che la serie B è difficile e di solito chi parte bene ne trae sempre vantaggio. Bisogna trovare presto, molto presto, il passo giusto e le sconfitte vanno recuperate. Ognuno è chiamato a fare la sua parte e la società lo sa benissimo, non sono certo io a dover dare consigli in questo senso.

Urge una reazione immediata, nel prossimo incontro, certo, ma anche (soprattutto) nella prossima durissima trasferta a  Perugia. Lì sapremo qualcosa di più.   

 

by amico_fragile 

 

 

Immagini dagli spalti rossoblù

 

primo tempo: il Genoa in fase difensiva

 

primo tempo: il Genoa in attacco

 

la Maratona degli Amici Granata







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