LA FABBRICA DEL GOL
Data: 07/10/2004 01.46
Argomento: il Grifone in campo


Genoa   5

(p.t. 12' Sottil, 34' Lazetic - s.t. 4' Gemiti, 30' Milito (R), 48' Makinwa)

 

Vicenza 2

(p.t. 22' Vitiello - s.t. 47' Zanoletti)

 

Un’altra convincente prova del Grifone davanti al suo pubblico. I rossoblu dominano l’avversario e fino all’ultimo minuto di gioco danno l’impressione di poterlo strapazzare e colpire a proprio piacimento. Una grossa prova di superiorità, nonostante che in alcune fasi del primo tempo il Genoa abbia provato a complicarsi un po’ la vita. Ma, nonostante ciò, il risultato non è mai stato veramente in discussione, nemmeno dopo il temporaneo pareggio dei vicentini.



 

 

 

 

 

Cosmi non rinnega il blocco di 13 giocatori con il quale ha iniziato questo campionato. Gemiti rientra in squadra dal primo minuto, mentre esce Lamouchi. Zanini resta nell’undici di partenza, ma questa volta assume il ruolo di playmaker, svolgendolo egregiamente. Nicola è il fulcro del gioco  questa sera : detta i tempi della squadra, contrasta e riconquista palla,fa ripartire l’azione e mette spesso in moto i laterali con “rasoiate” che tagliano il campo e mettono in crisi il centrocampo avversario. Se il rendimento di Zanini sarà sempre su questi livelli, sarà difficile scalzarlo dalla sua posizione.

 

Parte subito forte il Genoa, che attacca sotto la Nord e nei primi 11 minuti, dopo aver creato due pericoli con Caccia e Milito, è già in vantaggio. Segna l’uomo che cinque giorni fa era stato messo sulla graticola da qualcuno per il gol di Mascara. E’ Sottil a spedire in rete un pallone crossato splendidamente in area da Tosto su azione susseguente a calcio d’angolo. Già,i famosi calci piazzati che evidentemente non sono un problema solo per il Genoa! Giochiamo bene sulle corsie laterali, mentre Tedesco e Zanini presidiano la parte centrale del campo. La difesa non dà idea di essere in affanno, ma viene impegnata poco. Non sembrano in gran serata nel primo tempo Caccia e Milito.

 

Una palla persa a centrocampo ci costringe a ripiegare e a concedere un calcio d’angolo i cui sviluppi portano al pareggio del Vicenza, con Vitello. Siamo quasi alla mezz’ora. Il Genoa non si scompone più di tanto e riprende a costruire trame di gioco che portano spesso al traversone in area, sia da destra che da sinistra. Siamo nettamente superiori agli avversari e, pur non costruendo decine di occasioni da gol, diamo sempre l’impressione di poter far male alla squadra ospite. Il gol del 2-1 è fortunoso : tiro di Lazetic, deviato da un difensore, che s’impenna verso l’angolino alto della porta, senza che il portiere, un po’ troppo avanti, riesca ad intervenire. Nel primo tempo c’è ancora tempo per una bella punizione di Lazetic.

 

Nel secondo tempo il Genoa non vuole correre il rischio di far giocare troppo l’avversario e prova ad imbastire altre azioni di gioco. Gemiti chiude presto la  partita, tirando in porta da posizione difficile (fascia laterale destra), su calcio di punizione toccato per lui da un compagno. Milito comincia a dare segni di ripresa e cerca il suo gol personale, senza rinunciare al dialogo coi compagni (bellissimo un suo diagonale in area cinque minuti dopo il 3-1 che fa gridare al gol. Cosmi comincia ad alternare i suoi uomini : a distanza di poco, escono Zanini per Brevi e Caccia, per Makinwa, il quale, dopo circa 10 minuti del suo ingresso, si conquista un rigore che Milito segna, spiazzando il portiere. Entra anche Baldini. Milito cerca ancora il gol personale, poi la partita va avanti senza grossi sussulti fino al secondo gol del Vicenza, con il Genoa che, un po’ rilassato, lascia eccessivo spazio ai bianco-rossi. Il risultato a quel punto è un po’ bugiardo perché la realtà delle cose dice che il Genoa ha prodotto molto più gioco degli ospiti. Così ci pensa Makinwa a ristabilire le distanze proprio nell’ultimo minuto di recupero, con un bel tiro da fuori area che batte sul palo e si insacca.

 

Personalmente non insisterei troppo sui due volti del Genoa, quello casalingo e quello esterno. Il Genoa ha dimostrato, anche fuori casa, di avere un potenziale offensivo molto grande, con soluzioni di gioco varie e imprevedibili. In casa il rendimento è indubbiamente migliore, ma sicuramente il mister troverà il sistema di gestire meglio le partite esterne. Intanto possiamo archiviare con soddisfazione anche questo risultato, complimentandoci con la squadra che ha saputo immediatamente riscattarsi dalle critiche di Perugia. Con uno Zanini in queste condizioni, con tutti gli uomini ancora da inserire gradualmente, possiamo essere fiduciosi. Riparte la ricerca di una vittoria esterna, che probabilmente ci aiuterebbe a scrollarci di dosso qualche residuo di paura ancora esistente.  Tanto, prima o poi…

 

amico_fragile 

 

 

Immagini dalla Nord

 

Grifoni in campo e sugli spalti festeggiano la seconda "cinquina"

 

La Nord è stata di nuovo "devastante"







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