Empoli in vetta! - il commento alla 6° giornata
Data: 08/10/2004 00.24
Argomento: dalla redazione


Due sorpassi in un colpo solo! L'Empoli non finisce di stupire, mette la freccia, vince sul difficile campo del Piacenza e resta solo in vetta grazie alla sconfitta del Torino ed al secondo pareggio consecutivo (questa volta in casa) dell'Albinoleffe. Alla squadra di Somma riesce (al contrario) l'impresa del Grifone e conquista la terza vittoria esterna in altrettante gare disputate.
Clamoroso, direi, lo stop del Toro a Crotone. E' chiaro che non si può sempre vincere, ma dai granata ci si aspettava di vederli tornare dalla calabria con almeno un punto. Importante vittoria esterna del Perugia, che dimostra di essere la squadra "tosta" vista contro il Genoa. Sale anche il Cesena, vittorioso sul campo del Venezia.

Il Grifone sommerge di gol anche il Vicenza e si piazza alle immediatamente alle spalle delle squadre di testa, in piena zona promozione. Bene così! Ma ora bisogna trovare la stoccata vincente lontano da casa.



 

 

 

Piacenza - Empoli 1-3: la terza vittoria consecutiva in trasferta, porta i toscani da soli in testa alla classifica. Non finisce di stupire la squadra di Somma che dimostra di essere una vera "realtà" del campionato. Sa soffrire quando l'avversario preme, ma guai a lasciare degli spazi o a perdere malamente un pallone a centrocampo ... il rischio di essere immediatamente puniti è elevato.
Gli ospiti prendono subito in mano il pallino del gioco, esibendo i soliti fraseggi spumeggianti. Dopo un po' di tentativi, interrotti da azioni sporadiche (e prevedibili) dei padroni di casa, arriva il primo gol di Tavano su calcio di rigore ineccepibile. Il Piacenza reagisce, ma si ha l'impressione che gli ospiti siano sempre li in agguato per la stoccata finale.
Colpo del k.o. che sembra arrivare ad inizio ripresa quando Tavano raddoppia (6 gol in altrettante partite) sempre su rigore, questa volta perlomeno dubbio. Il doppio svantaggio ha l'effetto di svegliare il Piacenza, che si butta in avanti a testa bassa ed accorcia le distanze al 15' con Campagnaro. Manca mezzora alla fine ed adesso gli uomini di Iachini ci credono. L'Empoli subisce gli attacchi dei padroni di casa, che però si prestano ai pericolosi contropiedi degli avversari, su uno dei quali (a tempo ormai scaduto) arriva il terzo sigillo di Vannucchi.

Crotone - Torino 2-1: era chiaro che il Toro non potesse sempre vincere, ma la sconfitta meritata contro il bravo e tenace Crotone da spunto a qualche considerazione. Mi chiedo se sia un caso che la squadra di Rossi perda per la prima volta, quando si trova costretta a chiedere aiuto alla panchina per sostituire due pedine fondamentali come Codrea e Marazzina. Ecco quindi ritornare il discorso sulle reali qualità della rosa e non solo dell'undici titolare.
La partita vive di episodi, per la verità pochi nel primo tempo, durante il quale si segnala una pericolosa incursione di Guzman ed un palo clamoroso di Quagliarella. Nella ripresa sale in cattedra il senegalese Konko che permette al Crotone di prendere in mano il gioco a centrocampo ... e contro il Toro non è poca cosa. I rossoblù macinano gioco ed arriva il meritato vantaggio (11') con Gastaldello. I granata reagiscono e caricano a testa bassa, esponendosi però al contropiede dei padroni di casa. Il raddoppio, però, arriva su palla inattiva. Siamo al 36' quando Guzman, su azione da calcio d'angolo salta liberissimo in area (difesa del Torino imbambolata) e batte Sorrentino in due tempi.
Gli ospiti non ci stanno ed accorciano con Maniero, il quale, a tempo scaduto si mangia letteralmente il pallone di un pareggio, che però non sarebbe stato meritato.

Albinoleffe - Catanzaro 1-1: dopo appena sei minuti del "solito" Albinoleffe, che passava in vantaggio con un gran colpo di testa di Possanzini, nessuno credo immaginasse quello che sarebbe successo nel proseguio della partita. Invece i calabresi, agevolati dai padroni di casa meno brillanti del solito (pagata cara l'assenza di Bonazzi in mezzo al campo), hanno preso fiducia col passare del tempo. Colpito un palo clamoroso con Cammarata al 42'. Il secondo tempo si apre con la squadra del "debuttante" Cagni che impone il gioco e va vicina al pareggio più volte. Dopo la metà della ripresa, l'Albinoleffe sfrutta la stanchezza dei giallorossi e piazza due micidiali contropiedi sul primo dei quali, Possanzini colpisce il palo, e poco dopo (sul secondo) Testini esalta i riflessi di Manitta da due passi. Per gli ospiti sembrano tramontare le speranze del pareggio, ma al 33' un vero "gollonzo" ... o meglio un (auto)gollonzo del difensore lombardo Minelli, regala il giusto pari ai calabresi.

Salernitana - Perugia 0-2: i campani, dopo due sconfitte consecutive fuori casa, speravano in un ritorno a casa con punti preziosi. Niente da fare ... terza sconfitta consecutiva (la prima tra le mura amiche) e panchina di Ammazzalorso fortemente a rischio.
Ad approfittarne un Perugia concreto che, senza strabiliare, conquista tre punti importantissimi che lo lanciano nella zona di testa.
Meglio gli umbri nella prima parte della gara, schierati col duo d'attacco Mascara-Ravanelli. Proprio quest'ultimo, prima prende la mira, sfiorando il palo con una rasoiata, poi (22') realizza il gol del vantaggio con un gran tiro di sinistro.
A questo punto, la Salernitana, decide di far vedere che in campo c'è pure lei. Gli attacchi dei padroni di casa si susseguono, grazie all'apporto sulla fascia di Ferrarese ed al centro di Longo. Ma prima della chiusura del tempo, è il Perugia ad andare vicino al raddoppio con Coly.
Il secondo tempo vede gli attacchi generosi, ma sterili dei padroni di casa e la squadra di Colantuono che dimostra di essere compatta e concentrata. Gli ultimi minuti sono convulsi, con la Salernitana che si sbilancia paurosamente ed il Perugia che raddoppia in contropiede al 47' con Ferreira Pinto.

Venezia - Cesena 0-2: brutta partita e Venezia che affonda sempre di più nel non gioco e nelle incredibili disattenzioni difensive. Ne approfitta un Cesena che era giunto in "Laguna" col fiato corto dopo le mediocri prestazioni recenti. Ai romagnoli basta una onesta partita di contenimento e la bravura di sfruttare 2 dei tanti errori in difesa dei padroni di casa. Primo tempo inguardabile con qualche fiammata dei cesenati in contropiede.
La partita si sblocca al 3' della ripresa col bravo Cavalli che sfrutta un liscio clamoroso di Giubilato ed insacca. Il Venezia cerca di reagire e si butta in avanti, ma i suoi sforzi producono solamente una palla gol con Guidoni che però vede respinto il suo colpo di testa. E così arriva il raddoppio degli ospiti su rigore (ancora Cavalli). La partita si chiude ... si rilancia il Cesena (ora a quota 10) mentre il Venezia è ancora nel tunnel.

Triestina - Treviso 1-0: alla Triestina bastano i primi 20' di gioco per spaventare il Treviso (preso letteralmente a pallonate), segnare il gol partita (11' con Rigoni) e mettere nel carniere la seconda vittoria consecutiva, che la proietta nelle zone alte della classifica.
Per il resto una partita brutta e spigolosa che ha dimostrato quanto il Treviso meriti l'ultimo posto in classifica (solo un'occasione in tutta la partita) e che gli alabardati stanno attraversando un discreto momento.

Ternana - Arezzo 1-1: partita condizionata negativamente dall'arbitro Brighi (e la cosa non mi sorprende n.d.r.), reo di aver espulso due giocatori dei padroni di casa in meno di 5', lasciando la squadra rossoverde in 9 uomini per quasi mezzora di gioco.
Primo tempo bruttino, complice la prudenza dell'Arezzo che, dopo due sconfitte consecutive, è alla ricerca di punti scacciacrisi. Poche le occasioni da gol da entrambe la parti, con la difesa locale che controlla bene il bomber Spinesi.
Nel secondo tempo, il tecnico dei toscani Marino, appesantisce l'attacco, mandando in campo Abbruscato, il quale sfiora il gol con una bella percussione sulla destra. Sul capovolgimento di fronte, passa la Ternana con Salgado che sfrutta un errore della difesa ospite. Quando la partita sembra mettersi a favore dei rossoverdi, entra in scena Brighi, che espelle troppo severamente l'autore del gol Salgado e Di Vicino. Ternana in 9 ed Arezzo che si butta in avanti alla ricerca del pareggio. Il premio arriva al 42' quando Gentile scaraventa in rete un bolide da fuori area.

Catania - Ascoli 2-2: il Catania gioca malissimo per 2/3 di gara, subisce due reti (Bucchi e Fini) da un Ascoli padrone del campo e rischia il tracollo più volte. Poi l'allenatore degli etnei Costantiti toglie i "senatori" Miceli e Vugrinec autori di una prova scandalosa ed inserisce Russo e Corona. La partita cambia direzione improvvisamente ed in 5 minuti i padroni di casa raggiungono un pareggio, che sino a poco tempo prima sembrava pura utopia. L'Ascoli recrimina per un rigore non concesso nei minuti finali, ma deve anche fare il "mea culpa" per essersi fatto raggiungere dopo aver dominato.

Verona - Bari 0-0: difficile commentare una partita nella quale non è successo praticamente nulla, con due attacchi che definire sterili è un complimento inadeguato. Tre occasioni in 90' (una per gli scaligeri e due per i pugliesi), tutte su calcio da fermo. Tra i gialloblù ennesima buona prestazione del "nostro" Berhami (migliore in campo ... anche se in una partita così c'è voluto poco). Il Bari, che affronteremo domenica pomeriggio, ha mostrato una buona organizzazione di gioco, con La Vista e Scaglia in evidenza, ma niente più.

Pescara - Modena 2-0: il Modena come il Vicenza ... tre trasferte e zero punti. Il Pescara, invece, scende in campo più convinto e nel secondo tempo si guadagna la prima vittoria in campionato, meritatamente.
Primo tempo piuttosto equilibrato, con gioco stagnante a centrocampo ma alcune occasioni da una parte e dall'altra. La più ghiotta la confezionano gli ospiti con una veloce combinazione Vignaroli - Antonini e Brivio che si oppone alla grande.
Il secondo tempo si apre col gran gol di Russo su punizione (7') ed il Modena che deve cercare di recuperare. Il Pescara ha il pregio di saper soffrire la reazione dei "canarini", ma di non rinunciare al gioco, approfittando della buona prestazione di Job. La partita si chiude a 4' dalla fine quando Calaiò scaglia una bomba da oltre 25 metri sulla quale Renard non può nulla.

ruttolibero







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