Finalmente alla Lega calcio qualcosa si muove.
Il presidente della Fiorentina Della Valle (calzature Tod's , tanto per intenderci) ha chiesto a Galliani , attuale presidente della Lega Calcio, di fare un passo indietro e di non ricandidarsi.
Società di serie A e B divise e quindi anche possibilità di rinvio dell'assemblea prevista per il 18 ottobre, con all'ordine del giorno proprio l'elezione del presidente.

Seguiranno adesso riunioni tra i due possibili schieramenti, con la ricerca di una soluzione al problema posto da Della Valle. Cosa non facile ma possibile. Ci vuole buona volontà da entrambi le parti e mi auguro venga trovata una soluzione, proprio su un nome nuovo.
Oppure si andrà alla conta, muro contro muro.

Sicuramente quella del dialogo è la soluzione migliore: la ricerca di una persona che possa andare bene a tutti, come già detto, non è facile.
Sicuramente esiste (un nome è già stato fatto) chi -svincolato dalle società- ha la possibilità di prendere la guida di un organizzazione così importante come la Lega Calcio.
Un manager moderno capace, indipendente che gestisca nell'interesse di tutte le 42 società professionistiche e che sappia portare  quella ventata di novità ed entusiasmo che necessità in un mondo in continua e fin troppo veloce evoluzione.

Galliani ha gestito la Lega in un particolare momento di crisi, ma rimane sempre il vicepresidente del Milan. Quindi, proprio per evitare il cosiddetto "conflitto d'interessi" è anche giusto, visto che al Milan non rinuncia, che lasci la presidenza della Lega Calcio.

Il ricambio poi potrebbe portare anche ad una sostituzione in Federazione, con il passaggio da un Carraro dai risultati scadenti in tutti i settori di cui si è occupato, ad un personaggio che possa rivitalizzare l’intera Federazione.

Si sa che il presidente Preziosi è per la riconferma di Galliani.
Peccato.

Non è comunque un problema (non si può essere sempre d'accordo , anche tra moglie e marito a volte...).

Resta inequivocabile un fatto: ciò che la Lega Calcio divide il GENOA unisce.

Eugenio Sciunnach