Problemi(?) di abbondanza
Data: 18/10/2004 09.32
Argomento: dalla redazione


La squadra comincia a “fare il suo dovere” e svaniscono molti dei chiacchiericci  sui possibili acquisti di gennaio, argomento che mi pare cominci a “tirare” sempre di meno.
Tra l’altro ci sarebbero anche da valutare bene quelli già qui e che, sinora, poco impegnati non hanno avuto molte chances per mettersi in mostra e che non sono scartine anzi.


 



Penso allo straordinario GARGO dell’anno scorso, allo stesso THIAGO, che se non sbaglio è stato un investimento di un certo rilievo, poi DALLA MORTE, BREVI, NOCERINO e, “dulcis in fundo” Ciccio COZZA che, finalmente, ora  viene dato pronto all’uso.
Di COZZA sinora si è visto molto poco ed in un periodo, quello di Mister De Canio, tribolato e difficile da leggere per più di una ragione.
Le mie prime”sensazioni” sono state  di un giocatore molto “rispettato” dai compagni nel senso che, con lui nei paraggi, tutti mi davano l’impressione di affrettarsi a consegnarli la palla in attesa della giocata illuminante.
A dire il vero, nel breve periodo giocato, di queste giocate non se ne sono ancora viste molte, qualcuna in effetti sì, ma insomma per il genoano il giocatore è ancora tutto da vedere.
No da scoprire visto che con il curriculum che si porta dietro dire così sarebbe davvero una “bestemmia”.
In effetti di lui mi sono già piaciute alcune cose ad esempio l’abilità sulle famose palle inattive.
Inutile nasconderci dietro un dito, almeno sinora queste ci creano problemi se passive, mentre,  quando sono attive, raramente riusciamo a renderci pericolosi.
Non so se “sto seguendo un’altra squadra”, ma è da una vita che non vedo battere le punizioni e, soprattutto, i  “corner” come il cielo comanda.
Ciccio Cozza lì mi ha dato l’impressione di “saperci fare”.
Non è una qualità trascurabile, visto che oramai, e anche dalle altre parti, la maggior parte delle segnature si vedono a seguito di calci piazzati e da azioni da calcio d’angolo.
Chiaro però che, palle inattive a parte, una squadra non è fatta da tanti singoli, ma da un armonioso e ben equilibrato gruppo di giocatori.
Importanti poi sono gli schemi e l’adattabilità dei singoli al “gioco” che la squadra adotta.
Trovo davvero severo ed ingiusto, oltre che poco simpatico (chiaro che Cosmi non è molto stimato da Scoglio) il giudizio del prof. secondo il quale il buon Serse sarebbe un buon maestro, ma solo di 1-3-5-2, incapace di “coniugare un altro verbo”.
Personalmente spero, anzi sono convinto che Scoglio si sbagli perchè il Mister lo vedo, invece, duttile, ragionevolmente innovativo e coraggioso, no spericolato ed incosciente.
Insomma per quello che conta, riconosco a Cosmi l’elasticità mentale e l’esperienza necessaria per trovare le soluzioni migliori e fare, di volta in volta, le scelte più appropriate.
Ora si tratta di vedere come un giocatore con le caretteristiche di Cozza potrà inserirsi e di più essere protagonista in questa squadra che, siamo in numero crescente a crederlo, già sembra in grado, così com’è, di uccidere il campionato (scongiuri come al solito consentiti).
Scherzando con un amico, un po’ provocatoriamente, ci dicevamo che il rischio, ora, potrebbe anche essere quello di “annoiarsi”, come succede, quest’anno di più,  con la Ferrari.
Chiaro che vincere fa sempre godere, ci mancherebbe, però domenica scorsa in giro per l’Apennino, (dove per fortuna arriva Sky) la prima cosa, extra calcio (i tre punti di Bari erano già in saccoccia) che tutti chiedevano era il risultato delle moto, se aveva vinto Rossi, tanto di Shumy si sapeva, era scontato.
Beh ci siamo messi a ridere ed abbiamo convenuto che per quest’anno poteva andare bene anche ……..annoiarci, anzi!
Vedremo tutti come andrà a finire, ma la provocazione serve un po’ anche per sottolineare che, come detto, già ora - diciamo ante era COZZA- abbiamo trovato una squadra che marcia bene, si sono raggiunti certi equilibri, i goal fioccano, i risultati arrivano (continuiamo pure ad incrociare) insomma, c’è anche qualcuno (saranno i soliti maniman?) che si chiede, se col buon Ciccio, per caso,  …..si romperà mica il giocattolo?
Altri, ante esternazioni del Presidente, pensavano, e magari pensano ancora, di  venderselo, magari facendo un cambio intelligente, personalmente gradirei, almeno, vederlo un po’,  godermelo dopo tutti i fuochi di artificio estivi.
Anche perché ho davvero pochi timori che il giocattolo si rompi (poi Preziosi di quel genere un po’ dovrebbe intendersene no?) piuttosto “temo” che con lui quella “noia”, di cui si parlava prima, avrà ancora più probabilità di ……..materializzarsi.
Insomma COZZA sì o COZZA no? Fate voi, per me avercene di questi problemi!

Giancarlo Rabacchi







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