Battuta d'arresto
Data: 27/10/2004 01.44
Argomento: il Grifone in campo


Genoa 1

(4° pt Milito)

 

Verona 1

(6° st Adailton)

 

 

Doveva, prima o poi, interrompersi la striscia di vittorie al Ferraris ed è avvenuto contro un Verona ringalluzzito dagli ultimi risultati e dalla vittoria in trasferta di 3 giorni fa in particolare. Non è mancato l’impegno, ma la lucidità di altre partite. Gli avversari ci hanno fatto correre un po’ troppo a vuoto e non siamo riusciti a far fruttare né il gol arrivato nei primissimi minuti di gioco, né l’aver giocato in superiorità numerica per più di 20 minuti.

Il pubblico del Genoa accoglie con calore Cosmi e la sua squadra, che, per contraccambiare, attacca subito sotto la Nord con il piglio della squadra che vuol far sua l’intera posta dell’incontro. Così al 3° minuto il Genoa crea il suo primo pericolo e un minuto dopo è già in vantaggio con Milito. Ci sono tutti i presupposti per tramortire l’avversario. Ma la squadra cambia subito il suo atteggiamento e si mette ad attendere i gialloblu, confidando probabilmente sul fatto che, prima o poi, in qualche modo, il raddoppio arriverà. Cosmi schiera nuovamente la sua squadra con il rombo, formato da Brevi, Tedesco, Lazetic e Cozza. La situazione che si viene a creare è di un centrocampo con grossi spazi da coprire nei quali si inserisce gradualmente il Verona, che ne prende il predominio.

 

Al 10° e al 14° il Verona prova ad impensierire Scarpi, mentre un spina nel fianco diventa Behrami, che svolge un grosso quantitativo di lavoro sulla fascia destra. Cosmi corre ai ripari, schierando nuovamente la squadra con il classico 4-4-2, mandando Lazetic sulla sinistra, per tentare di arginare lo svizzero di proprietà genoana, e Cozza sulla destra. Per ritrovare un’azione pericolosa del Genoa occorre attendere fino al 29°, quando Caccia tira alto un pallone passatogli da Tedesco. Al 35° si registra una mischia in area veneta, senza che i nostri attaccanti riescano a pungere. Il Verona nel primo tempo svolge una discreta mole di lavoro, senza però creare effettivi pericoli verso la nostra porta.

 

Il Genoa inizia il secondo tempo con un’azione veloce al 5°, ma Cozza, servito a Caccia, tira alto. Purtroppo,però, come sta diventando ormai tradizione, nei primi minuti della seconda frazione di gioco, ci facciamo raggiungere (6° minuto). L’azione è sfortunata, perché due rimpalli favoriscono Adailton, il cui tiro, deviato da Stellini, finisce in rete.

 

C’è tutto il tempo per recuperare, con la corrente amica della Nord alle spalle dei giocatori che spinge i propri ragazzi a cercare la vittoria. Un poco palpapile Caccia esce a favore di Makinwa. Al 15° Milito impegna di testa Pegolo, che si salva in angolo. Al 23° Cassani del Verona viene espulso direttamente per fallo da dietro su Milito, il quale era lanciato verso la porta veronese.

Poco più tardi Brevi viene sostituito da Nocerino, il quale si cimenta subito in un bel tiro. Il Genoa conquista qualche punizione, tirate non benissimo da Cozza, il quale avrebbe forse bisogno di sospendere la sua partita, in considerazione del fatto che deve trovare la forma migliore gradualmente. Ci si aspetta da un momento all’altro l’avvicendamento con Zanini, ma Cosmi decide ci tenere Ciccio in campo, dal momento che il Verona ha un uomo in meno. Purtroppo però il Genoa non riesce a sfruttare questa superiorità e ad attaccare con continuità; si conquista molti calci d’angolo, ma i pericoli più grossi li crea Milito, con un prodigioso colpo di testa,parato quasi miracolosamente da Pegolo e, al 42° sempre il Principe che al centro di una mischia in area, non riesce per poco a centrare il bersaglio.

 

La partita si chiude senza grossi sussulti con la Nord che chiama comunque i giocatori sotto la gradinata, per raccogliere gli applausi e il presidente Preziosi che esce passeggiando dal campo, questa volta senza scattare verso le due gradinate. Perdiamo i primi due punti casalinghi, scivolando al terzo posto per via delle vittorie esterne di Empoli e Torino.

 

Nessun dramma, non era scritto da nessuna parte che potessimo vincere tutte le partite al Ferraris. Cosmi aveva intuito che i ragazzi non avevano la stessa intensità fisica e mentale delle altre partite fin qui disputate ed ha cercato di dare una scossa ai nostri ragazzi. Il risultato ci da torto, ma anche il gioco non è stato questa volta brillante, senza contare che – ovviamente – ci sono anche dei meriti da parte dell’avversario.

Speriamo che questo mezzo passo falso sia salutare, anche perché l’impressione è che Il Genoa cominci troppo spesso ad adagiarsi una volta che arriva il primo gol, quasi in attesa che il raddoppio si verifichi naturalmente, senza bisogno di produrre troppi sforzi. E invece ancora una volta abbiamo avuto la prova che bisogna essere spietati nei momenti topici delle partite. Il match poteva essere chiuso nel primo tempo se, con maggiore convinzione, avessimo cercato, e voluto,  il raddoppio. Vorrà dire che i due punti persi questa sera dovremo andarli a recuperare da qualche altra parte. Speriamo anche di trovare presto la forma di alcuni giocatori che in questo momento sono fuori fase. Ora che cominceremo a giocare nuovamente con regolarità la domenica, tutto ciò dovrebbe essere un po' più facile.

amico_fragile

Dalla Nord

I giocatori rientrano negli spogliatori, dopo essere stati applauditi dalla Nord







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