Vittoria d'autorità
Data: 31/10/2004 02.54
Argomento: il Grifone in campo


ALBINOLEFFE     0

GENOA                 3

(12° pt e 23° st  Stellone, 46° st Makinwa )

 

 

 

Con grande personalità e sicurezza nei propri mezzi, il Genoa espugna Bergamo in una partita che non lascia scampo ad un avversario ben organizzato ed allenato, che in più aveva il vantaggio di essere atleticamente più riposato rispetto agli ospiti.



Durante la settimana, Serse Cosmi sottopone la sua squadra a delle vere e proprie lezioni che, a quanto è dato vedere, vengono ben assimilate dai giocatori. L’allenatore rossoblu aveva detto che è importante sperimentare diverse soluzioni quando si ha a disposizione una rosa come quella del Genoa. Ovviamente poi in campo scende chi gli dà le maggiori garanzie. E così viene schierata una squadra logica in funzione dell’avversario e della situazione contingente dei calciatori disponibili. Zanini torna ad interpretare quel ruolo di playmaker al quale sta prendendo gusto. Tedesco e Brevi presidiano la zona nevralgica del campo. Lazetic a destra, supportato da Lamacchi, e Tosto coprono le fasce; Gargo torna a giocare dal primo minuto, in sostituzione dello squalificato Stellini. La sorpresa della serata è Stellone, schierato in attacco a fianco di Milito. Sarà questa una mossa vincente, perché il ragazzo, oltre ai due gol, disputa un ottima partita.

 

L’AlbinoLeffe tenta di far subito paura e riesce a rendersi pericoloso. Non è impeccabile la fase difensiva del Genoa quando Possanzini s’invola sulla destra poco efficacemente contrastato. Fortunatamente il traversone dell’attaccante è sballato, perché al centro della nostra area c’è chi, libero da ogni marcatura, sarebbe pronto a colpire. Ci prova ancora nei minuti successivi la squadra lombarda con due tiri da fuori area che Scarpi,attento, riesce a sventare.

 

Alla prima seria occasione, però, a passare è il Genoa. Azione di calcio d’angolo, ben battuto da Tosto; è felice il controllo di Stellone al centro dell’area che segna con una girata forte e precisa. Esultano le migliaia di genoani al seguito del Grifone, i quali occupano una curva dello stadio, ma com’è possibile non ripensare alle tante volte in cui si è passati in vantaggio, per poi farsi raggiungere? Anche chi è in campo deve aver fatto le sue brave riflessioni in proposito perché, al contrario di quello che è successo altre volte, si nota che la squadra mantiene il pallino del gioco col chiaro intento di colpire una seconda volta. L’AlbinoLeffe per tutto quello che resta del primo tempo non è mai realmente pericoloso. Lazetic fa ammattire chi gli si oppone sulla sua corsia. I centrali, Sottil e Gargo, sembrano sicuri, Tosto è padrone della fascia sinistra. Solo Lamacchi, che pure disputerà una buona partita, dà qualche segnale di nervosismo ad un certo punto e viene anche ammonito dall’arbitro per proteste.

 

Sul finire del primo tempo ci sono alcune decisioni arbitrali che ci penalizzano : Milito viene fermato, quando si stava lanciando verso l’area avversaria, per un fuorigioco inesistente. Stellone segna con un bel tiro al limite dell’area, ma l’arbitro annulla per carica del nostro attaccante. L’impressione avuta era che sembrava il contrario. Rigore reclamato dai rossoblu per trattenuta in area ai danni di Stellone : azione molto dubbia. Quando l’arbitro, Romeo di Verona, fischia la fine del primo tempo, si trova accerchiato dai nostri giocatori.

 

Chi ha seguito il Genoa quest’anno sa che i primi 6/7 minuti del secondo tempo sono molto delicati. Si teme il ritorno dell’AlbinoLeffe, anche in virtù della sua maggiore freschezza atletica, e il classico calo di concentrazione dei nostri, i quali – però – vogliono scrollarsi di dosso questa etichetta e affrontano l’avversario in modo prudente sì, ma senza mai rinunciare alla ricerca della zampata vincente. Tra i giocatori che si stanno riscaldando, Comi sceglie Makinwa e lo fa entrare al posto Milito, il quale non sembra in serata ispirata. E’ questa un’altra mossa azzeccata. I padroni di casa ci provano ad impensierirci nella nostra metà campo, ma le conclusioni non sono molto pericolose. In una sola occasione si registra una vera sbavatura nella nostra fase difensiva, simile a quella del primo tempo su Possanzini. Questa volta l’azione si sviluppa sulla fascia sinistra, ma il traversone al centro non è fortunatamente dei più precisi.

 

Makinwa, appena entrato, si produce in uno scatto a sinistra e per poco non beffa il portiere dell’AlbinoLeffe. Ma il gol arriva, ancora con la firma di Stellone, ma grosso merito ha Tosto, che riconquista caparbiamente un pallone sul vertice sinistro dell’area, servendo una palla alta per l’accorrente Stellne, il quale non può fare altro che insaccare.

 

L’AlbinoLeffe non vuole deporre subito le armi, ma il Genoa controlla abbastanza bene la partita e non fa soffrire più di tanto i suoi tifosi, vicini e lontani. Tosto è costretto ad uscire per un problema muscolare ed entra in campo, nella sua stessa posizione, Thiago. Sul finire c’è ancora tempo per la terza segnatura : Tedesco smarca con un’ottima palla Makinwa, mettendolo di fronte al portiere. Il nigeriano lo osserva e lo salta, prima di mettere agevolmente in rete il terzo pallone.

 

A fine partita Gustinetti, l’allenatore dell’AlbinoLeffe dice che ha finito per prevalere la maggiore esperienza dei giocatori genoani, i quali “hanno vinto tirando 3 volte in porta. Forse è vero, ma questa considerazione finisce per rendere ancora più marcata la nostra vittoria. La realtà dice che la partita, aldilà di singoli episodi, è stata dominata dal Genoa, che pure non ha creato decine di occasioni da gol.

 

Molto positive le prove di Zanini, Tedesco, Lazetic, Stellone. Il turn over di Cosmi (spesso forzato) continua e dà i suoi frutti. Anche se ogni partita, nel bene come nel male, fa storia a se, credo che la strada intrapresa a Bergamo sia quella giusta sotto ogni punto di vista. Ancora una volta bisogna notare che il Genoa concede molto poco all’avversario di turno. E questo non può essere un caso ormai. Quando in più, come è successo a Bergamo, si gioca con questo spirito, quello giusto per la categoria, gli avversari il risultato contro di noi dovranno proprio sudarselo.

 

amico_fragile

 

Immagini dalla curva rossoblù

 

 

2° tempo: Acerbis si oppone ad un pericoloso colpi di testa di Brevi

 

2° tempo: il Grifone ha appena segnato il terzo gol con Makinwa

 

I giocatori si dirigono "sotto la curva"

 

Anche Serse Cosmi partecipa alla festa rossoblu

 

Torce, bandiere, cori ... è grande festa per gli oltre 2.000 a Bergamo

 

.... e la festa continua

 

 

 







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