SPRECONI!
Data: 08/11/2004 00.15
Argomento: il Grifone in campo


 

Genoa          2

(12° st Stellone, 20° st Milito) 

Triestina      2

(5° st Moscardelli, 44° st Tulli)

 

 

Seconda “stecca” casalinga consecutiva del Grifone, sempre in grado di costruire una discreta mole di gioco, ma incapace di concretizzare in modo proporzionale a quanto prodotto e di difendere un prezioso risultato, sia pure col minimo scarto. Ad un avversario che fa poco per meritare il pareggio, il Genoa concede addirittura due gol, ma mai come in questo caso è giusto parlare di gentili regali.



Si ritorna a giocare la domenica pomeriggio ed la buona affluenza di pubblico al Luigi Ferraris dice che aveva ragione chi si è battuto per impedire che gli incontri della serie B fossero disputati alla stessa ora del sabato.

La partita è preceduta da un minuto di applausi dedicati alla memoria di Juan Carlos Verdeal, uno dei miti di un Genoa che non vinceva più gli scudetti, ma che sapeva comunque farsi rispettare.

Questi sono anche i giorni di commemorazione di Gianluca Signorini, scomparso due anni fa. Il grande capitano manca tantissimo alla nostra gente, che ne vive il ricordo con grande dignità e contegno, come avviene per le persone a noi più vicine.

 

Cosmi, come anticipato, schiera Ciccio Cozza e lo sostiene con i riconfermati Lazetic, Tedesco e Brevi. In attacco, dopo la doppietta di Bergamo, viene riproposto Stellone, al fianco di Milito. Anche Gargo gioca dal primo minuto, questa volta per scelta tecnica, perché il titolare (almeno fino a questo momento) Stellini, scontata la squalifica, è nuovamente disponibile.

 

I numeri della partita sono persino imbarazzanti per la Triestina : 13 tiri in porta contro 3, 10 corner contro 1, possesso palla nettamente a favore del Genoa.

Come al solito, i padroni di casa cercano di sorprendere subito l’avversario e non ci riescono per poco, quando, all’8° minuto, Milito, un po’ defilato, colpisce la parte bassa della traversa, ma la palla, invece che entrare in porta, schizza via. Altre occasioni da gol, o comunque da potenziali, ma seri, pericoli di verificano tra il 16° e il 28° del primo tempo : Tedesco manca di poco una deviazione che poteva essere vincente; Campagnolo para un tiro di Stellone, servito da Milito, che ubriaca i difensori alabardati; Lazetic mette in mezzo una palla che non trova la spinta in rete decisiva. Ma anche poco dopo la mezz’ora, Campagnolo esce provvidenzialmente su Milito, mentre al 43° c’è una pericolosa mischia in area avversaria. E la Triestina? Non pervenuta, salvo per qualche sortita, sporadica, in avanti di Moscardelli che, molto nervoso, litiga con avversari, con sé stesso e prova anche, poco intelligentemente e professionalmente, a  litigare con la Nord, che gli dedica qualche coro.

 

Le condizioni di Cozza sono in netto miglioramento rispetto alle prime due prestazioni di quest’anno, anche se fatica un po’ a trovare la giusta collocazione in campo. Il suo inserimento costringe le punte ad un certo movimento e, in particolare, Milito a decentrarsi sulla sinistra per iniziare a contrastare le ripartenze degli ospiti. Se la manovra in qualche modo appare più lenta, rispetto a quella delle formazioni che vedono in campo Gemiti o Zanini, bisogna anche dire che spesso le aperture di 30-40 metri di Cozza sono precise e insidiose.

Il primo tempo si chiude sullo 0-0, ma sarebbe stato più giusto andare negli spogliatoi almeno con un gol di vantaggio. Alla squadra si può solo rimproverare di essere stata un po’ leziosa e poco concreta; qualche azione meritava di essere conclusa con un pizzico di determinazione in più.

 

Non ci sono cambiamenti nel Genoa del secondo tempo, che tenta di riproporre lo stesso tema. Ma ecco che arriva l’imprevisto che cambia lo svolgimento : Milito, al 5° minuto effettua un passaggio sbagliato all’indietro e mette involontariamente in moto Moscardelli, il quale, senza esitazioni, si avvicina alla nostra area e, da fuori, spedisce, con forza e precisione, il pallone sotto l’incrocio dei pali. Zero ad uno : il calcio è bello perché è vario!

“Oggi è domenica”, avrà pensato Moscardelli, il quale vuole riprovarci pochi minuti dopo, ma questa volta è Sottil ad anticiparlo.

 

Il Genoa di quest’anno ha diversi meriti; uno di questi è di reagire prontamente alle sberle degli avversari. Anche oggi, in quindici minuti si porta sul 2-1, accompagnato dai ruggiti della Nord. Al 12° Stellone riceve un traversone di Lazetic, filtrato da Milito, controlla e tira immediatamente in porta. Campagnolo non trattiene. Al 19° Milito entra in area, nel settore di destra, Campagnolo gli va incontro e finisce per danneggiare irregolarmente il Principe. Rigore, trasformato da Diego, che spiazza il portiere ospite. La Triestina è tramortita ed in balia dei Grifoni, che potrebbero passare ancora e mettere il risultato al sicuro. Ma ecco che il tema si incanala nuovamente negli schemi del primo tempo : le occasioni ci sono, ma manca sempre il tocco decisivo per buttare la palla in fondo alla rete. A dire il vero, Sottil, imperioso di testa, riesce a dare l’illusione del gol : è incredibile come la palla, colpita benissimo, a portiere battuto, riesca ad uscire beffardamente.

 

Godeas prova a giustificare la sua presenza in campo con un colpo di testa che finisce alto. Al 30° Milito esce per far posto a Makinwa. Cinque minuti dopo, Stellone, servito da Cozza, colpisce al volo a lato. Al 37° esce Tosto, per infortunio, ed entra Stellini. Al 42° Nocerino rileva Lazetic. C’è un solo gol tra il Genoa e la Triestina, ma non sembrano esistere ragioni per preoccuparsi. Purtroppo, però, al 44° succede l’imprevedibile : Gargo non riesce a respingere un banale cross da trequarti campo degli alabardati. Tulli colpisce di testa e Scarpi respinge male un pallone che comunque potrebbe essere ancora rinviato, ma difensore e (soprattutto) portiere sono poco reattivi e la palla finisce inopinatamente in porta.

La partita finisce qui, nonostante i cinque minuti di recupero concessi dal quarto uomo.

 

E’ un pareggio che brucia un po’; sono due punti buttati via, che ci avrebbero permesso di restare solitari al secondo posto. Abbiamo concesso un gol assurdo agli avversari, che poco hanno fatto per meritare il pari e non abbiamo chiuso la partita quando andava fatto. Forse è scontato tirare fuori i discorsi sulla mancanza di cattiveria e di determinazione in occasioni come questa. Ma, se non ci si vuole solo aggrappare alla sfortuna e alla legge dei grandi numeri, che pure ci sta e che probabilmente ci permetterà magari di vincere in futuro qualche partita da noi non dominata, bisogna pur dire che non si scorgono altre spiegazioni. Si può discutere se il Genoa migliore sia quello che vede in campo il 4-4-2 con il playmaker (Lamouchi o Zanini), oppure quello forte sulle fasce, con la presenza di Gemiti a sinistra, o quello con Ciccio Cozza. Il fatto è che anche oggi le nostre occasioni da gol, anche clamorose, le abbiamo create e che l’avversario, per sue colpe e nostri meriti, ha fatto molto poco. Peccato che quel poco la Triestina lo ha fatto fruttare fin troppo bene. Non avendo visto giocare l’Empoli, non so se il Genoa sia la migliore squadra del campionato, ma credo che almeno la seconda dovremmo esserlo. Il problema è che non riusciamo a mettere tra noi e la terza un distacco minimo di punti. Questo non succede perché non siamo ancora riusciti a compiere una piccola striscia di vittorie. Eppure le potenzialità sembrano esserci tutte, come è giusto dire che c’è impegno e grinta da parte dei giocatori. La palla ripassa a Cosmi, affinché lui, dopo aver dato un’ identità a questa squadra, sappia ora trovare la medicina per esprimersi con continuità e  “ingordigia”…

 

amico_fragile

 

Immagini dalla Gradinata Nord

 

 

Uno degli striscioni che hanno ricordato Juan Carlos Verdeal

 

Ciccio Cozza e Nikola Lazetic in fase di riscaldamento

 

Fumogeni, bandieroni ... ed un Grifone che sventola

 

Il minuto di raccoglimento per Verdeal

 

Nord festante dopo il rigore di Milito .... sembrava fatta!

 

 

 

 

 







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