"Un Grifone in vetta!!!" - 16° giornata
Data: 07/12/2004 02.21
Argomento: dalla redazione


Dopo una rincorsa durata oltre 3 mesi, il Genoa conquista il primo posto e lo fa in modo "prepotente" dopo aver calato sul piatto quattro vittorie consecutive, con otto reti fatte ed una subita. Una squadra che ultimamente riesce a vincere anche quando non "stravince" ... e del resto, per giungere lassù, servono anche (e forse soprattutto) gli 1 a 0, magari dopo partite non esaltanti.
Sorpassato l'Empoli, che ultimamente sta faticando un pochino e continua ad essere assolutamente dipendente dalle prestazione di Vannucchi e Tavano, impalpabili ieri a Vicenza.
Ora, la squadra di Cosmi, oltre al miglior attacco, possiede anche la miglior difesa, assieme ad Empoli e Torino. Sono tre gare che Scarpi non subisce reti.
Intanto la classifica si allunga sempre di più e solamente la vittoria del Piacenza per 2 a 0 nel posticipo giocato poche ore fa al Nereo Rocco di Trieste, ha parzialmente ricucito la frattura che c'era tra il 4° ed il 5° posto. In evidenza di nuovo il Perugia "versione trasferta" che espugna l'insidioso campo di Catanzaro, grazie al suo "tridente". Continua invece il crollo dell'Albinoleffe che oramai non riesce più a vincere ed è stato battuto in casa dalla "sorprendente" Salernitana, alla 4° vittoria consecutiva...



 

 

L'Uomo e lo spogliatoio …..


L'ho visto per la prima volta in rossoblù in un torrido (a dir poco) pomeriggio in quel di Massa Marittima, l'estate dell'anno scorso. Era l'amichevole contro il Siena, neopromossa in serie A, mentre il Genoa (in quel momento) era ancora iscritto al campionato di serie C1, prima del ripescaggio. Pazzesco ... a pensarci bene!
Nicola Caccia è partito in rossoblù dalla terza serie ed ora si gode (insieme a tutti gli altri) la vetta ... conquistata anche per merito di un suo lancio da vero fuoriclasse, che ha spalancato la "cassaforte" al nostro Giovanni Tedesco.
"C'è Caccia che fa gol, la Nord esulta" fu il coro coniato quell'estate, al suo arrivo. Poi il ripescaggio, la partenza durissima con Donadoni, poi De Canio ... poi ... va beh, è storia recente. Sta di fatto che, il girone di andata, non fu per niente facile per Nicola. Brutte prestazioni e quindi l'inevitabile panchina.
Nel momento più duro è uscito l'Uomo! La svolta sicuramente, quel buffo gol a Livorno. Ma l'importante era buttarla nel sacco, e poi la corsa "disperata" sotto il "nostro" settore. Da quel momento, Nicola è stato uno dei protagonisti del girone di ritorno, nel quale a tratti s'è visto anche un bel Genoa.
Quest'anno si trova a far parte di un attacco "incredibile" per la categoria. Parte bene e poi vede i suoi compagni di reparto fare ancora meglio.
Nicola, 35 anni sui tacchetti, accetta la panchina, anzi ... diventa il simbolo dell'unità che c'è nel gruppo, un elemento indispensabile per la serenità dell'ambiente. Dalla panchina incita, infonde coraggio, sprona i suoi compagni. Al "Signorini" scherza, gioca ... aspettando il suo momento, la sua occasione per dimostrare che, anche sul prato verde, può ancora dare un contributo determinante. Ieri ce l'ha fatta!
Bravo "Guaglione"!!

Quanto è difficile essere costanti ...
E' dall'inizio del campionato che Serse dichiara di volere una squadra ad andamento "regolare". C'è riuscito, incontrando alcune difficoltà iniziali, ma c'è l'ha fatta. Il Grifone si sta comportando come un (turbo)diesel :-) ... è partito sul filo della media inglese, spesso restando a -1 per quella "tara" che era la sconfitta di Torino e per non riuscire a vincere in trasferta. Nell'ultimo mese è mezzo, il cammino si è fatto più veloce ed ora, dopo il poker, la squadra viaggia con un sontuoso + 3.
E' dall'inizio del campionato che assistiamo a "sprint" più o meno brevi delle altre squadre. Prima di tutti il Toro e l'Albinoleffe, poi l'Empoli, poi il Verona, poi il Treviso ed ora tocca alla Salernitana. Tutte queste formazioni hanno però, ad un certo punto, dovuto tirare il fiato. Il Genoa, per contro, non ha mai avuto grossi cali, tant'è che non ci sono state due partite consecutive senza una vittoria. Credo che il motivo più semplice per spiegare la nostra "regolarità" sia la costituzione della "rosa" e l'abilità dell'allenatore di sfruttarla. Per ora il reparto che si è dimostrato più completo è certamente l'attacco, visto che sono andati a segno praticamente tutti e 4. Pure il centrocampo è riuscito a reggere bene l'infortunio di Lamouchi e la "falsa partenza" di Ciccio Cozza. Ora è il momento di verificare se anche la difesa può vantarsi di questo pregio. Numericamente gli uomini non mancano. Thiago, Baldini e Gargo credo che giocherebbero titolari in qualsiasi altra formazione di B. C'è qualche perplessità sulla disposizione tattica, in quando effettivamente sugli esterni non abbiamo dei sostituti "purosangue", e lo stesso "Torello" Lamacchi non nasce come un laterale.
Se riusciremo a sopperire positivamente all'infortunio di Tosto (giocatore fondamentale tatticamente) vorrà dire che non ci fermerà più nessuno :-)

Il giocatore del giorno ...


E' pazzesco (e forse triste) scoprire quanti giovani "talenti" fanno parte della "scuderia" di Luciano Moggi. Raffaele Palladino, classe 1984 si sta mettendo in mostra in queste ultime giornate di campionato. Ha realizzato già sette reti ed è stato rinvigorito dall'arrivo di Gregucci alla Salernitana.
Nato a Napoli, ha esordito 3 anni fa tra i professionisti nel Benevento in C1, giocando otto gare e segnando solamente un gol. Ma evidenentemente agli "acuti" osservatori bianconeri non sono sfuggite le potenzialità del giovane attaccante, tant'è che nel 2002 è stato chiamato a Torino e li è rimasto per due stagioni senza collezionare presenze in campionato, ma sicuramente imparando molto.
Quest'anno la Juve ha deciso di cederlo in prestito alla Salernitana, insomma per "farsi le ossa" come si dice in questi casi. Dopo un inizio di campionato piuttosto anonimo (complice anche le grosse difficoltà di tutta la squadra), il "ragazzo" ha iniziato a segnare continuamente e ieri è stato protagonista del successo esterno contro l'Albinoleffe. Sue entrambe le reti, con un preciso tiro dalla breve distanza (ad anticipare il portiere avversario in uscita) ed un rigore trasformato con freddezza.

 

 

La squadra del giorno ...


Quella di battere l'ex capolista ... :-) ... è stata veramente un'impresa per il Vicenza. La squadra di Viscidi era ampiamente rimaneggiata, tanto che ad affiancare Margiotta in avanti è stato spostato Bonanni, che in realtà è un centrocampista. L'allenatore dei veneti è riuscito ad impostare una gara perfetta dal punto di vista tattico, riuscendo a mascherare l'evidente difficoltà di mettere in campo una formazione competitiva. La mossa "chiave" è stata la stretta marcatura di Moscardi su Vannucchi, vero ispiratore della manovra dei toscani, e la "chiusura" sulla fascia sinistra di Tavano, il temutissimo bomber.
Il resto l'hanno fatto gli 11 in campo, con una prestazione rabbiosa. Al gol del vantaggio per i padroni di casa, di Bonanni, ha risposto l'Empoli con un gran tiro di Lodi (non nuovo a queste prodezze). Ma ieri pomeriggio i biancorossi volevano la vittoria, arrivata con un "bolide" imparabile da fuori area di Crovari. A questo punto, Somma, per recuperare ha messo in campo tutto il potenziale offensivo a disposizione. Per larghi tratti l'Empoli ha giocato con 4 punte ed un trequartista esponendosi drammaticamente al contropiede del Vicenza, che ha colpito un palo clamoroso con Vitiello ed è andato più volte vicino al terzo gol con Margiotta.
Sicuramente un grande "esordio" per il Neo-Presidente Sergio Cassingena, che ha "riportato" la gloriosa società vicentina "a casa", dopo anni di gestione dall'oltremanica.

Alla prossima ... :-)

ruttolibero







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