PAREGGIO SALUTARE
Data: 06/01/2005 19.25
Argomento: il Grifone in campo


Catanzaro 1

(41° p.t. Miceli)

 

Genoa        1

(47° s.t. Stellini)

 

 

Il Genoa apre il 2005 con una prestazione non brillante, ma mai come in questo caso vale il detto secondo il quale “per giocare bene bisogna essere in due”. Va in vantaggio inopinatamente il Catanzaro sul finire del primo tempo un attimo dopo aver rischiato di subire la rete ad opera del solito capitan Tedesco. Nel secondo tempo il Genoa reagisce, non riuscendo però a svolgere le sue solite trame di gioco. E allora si assiste alla classica partita di serie B, nella quale la formazione più modesta usa tutti i mezzi a sua disposizione per portare via l’intera posta mentre la squadra più forte, col passare del tempo, s’innervosisce. Ma l’autorevolezza di un team importante la si coglie soprattutto nelle giornate storte e così è anche oggi, con il Grifone, un po’ malandato fisicamente e in inferiorità numerica, che acciuffa nei minuti di recupero un risultato molto più importante di quello che le apparenze farebbero intendere.



In effetti a mio parere non c’è molto di più da dire su questa partita rispetto a quanto scritto nel paragrafo iniziale. Al di là delle fantasiose previsioni di alcuni cronisti, Serse Cosmi non stravolge l’assetto della propria squadra : al posto di Lazetic viene inserito Marco Rossi e il resto del centrocampo rimane invariato. La sorpresa è dietro, dove a difendere la nostra porta và Gazzoli. L’inizio tutto sommato è vivace, con i padroni di casa che provano a punzecchiare e con gli ospiti che si oppongono, ma che – col passare dei minuti – assumono il controllo delle operazioni, pur non risultando particolarmente brillanti a centrocampo e in avanti. Marco Rossi è ancora lontano da una forma-partita (diversa dalla forma fisica) accettabile e dall’altra parte comincia a pesare l’assenza di Tosto, il quale però fortunatamente pare vicino al rientro. Nonostante tutto ciò il Genoa gioca un primo tempo non del tutto dissimile da quello giocato in altre circostanze in trasferta. E per poco non si verifica quello che è già capitato diverse volte in questo campionato, con i Grifoni che chiudono la prima frazione di gioco in vantaggio. La palla buona arriva a Tedesco su un traversone proveniente dalla destra. Purtroppo il pallone arriva troppo alto ed avanzato per consentire al capitano di colpire con il classico tocco d’esterno; quindi, sull’uscita del portiere, Tedesco deve toccare  in tuffo di testa, ma – prendendo la sfera verso l’alto quest’ultima s’innalza sopra la traversa. Tre minuti dopo, siamo al 41° - Miceli si trova tra i piedi un buon pallone poco fuori dalla nostra area e fa partire un tiro che non sembra irresistibile; la palla però subisce una deviazione che mette fuorigioco Gazzoli, finisce sul palo interno ed entra in porta.

 

Opera subito due sostituzioni Cosmi alla ripresa del gioco, inserendo Lamouchi per Brevi e Makinwa per uno spento Milito. Naturalmente si finisce per lasciare qualche spazio al Catanzaro che cerca di approfittarne e, al 5°, è Gargo che deve sbrogliare una situazione pericolosa. Preme il Genoa, ma non lo fa con la spietatezza dimostrata in altre occasioni e c’è molta imprecisione, tanto che mister Cosmi si arrabbia parecchio dopo l’ennesima palla persa stupidamente a centrocampo. Tra il 19° e il 23° capitano tre episodi che sembrano dare ragione ai soliti “gufi” che aleggiano intorno al Grifone, secondo i quali il giorno della Befana è nefasto per la nostra squadra. Si blocca Stellone mentre sta producendo uno scatto e chiede immediatamente la sostituzione. Entra Caccia, il quale s'immerge immediatamente nella partita, tanto da servire un palla a Makinwa che potrebbe essere sfruttata meglio; il nigeriano effettua una specie di tiro-cross che non può purtroppo essere raccolto dall’accorrente Marco Rossi. Al 23° Sottil, viene espulso per doppia ammonizione e rimaniamo in inferiorità numerica. Al 31° Lamouchi tira forte una punizione che viene respinta da Manitta. E’ sbilanciato però il Genoa e il Catanzaro ha un’occasione ghiotta per colpire in contropiede, ma incredibilmente, tre contro uno, riesce nell’impresa di far finire Cammarata in fuorigioco. Tuttavia l’arbitro, che peggiora gradualmente la sua prestazione col passare dei minuti, non rileva la posizione irregolare segnalata dall’assistente laterale e meno male che l’attaccante calabro calcia malamente fuori. Al 32° c’è un intervento scomposto di un difensore giallorosso in area, che tocca col braccio il pallone. L’arbitro dice che si può proseguire; Tedesco s’arrabbia e l’arbitro lo ammonisce. Viva il dialogo!

Al 37° Makinwa colpisce di testa, anticipando il pessimo Manitta, ma Vanacore libera sulla linea. Al 41° Nocerino colpisce forte e Gazzoli respinge. Il quarto uomo dice che ci sono ancora 4 minuti da giocare e, quando si cominciano a perdere le speranze, Caccia, con l’esperienza, conquista un fallo quasi a fondo campo. 47° minuto : Il cross è buono e Stellini può colpire di testa il pallone che entra in porta, ma sicuramente portiere e difensori calabresi non sono stati impeccabili.

 

Finisce in pareggio una brutta partita. Una classica partita di serie B. Se avessimo perso avremmo parlato di sconfitta salutare, perché nessun avversario deve essere sottovalutato, perché non siamo ancora neanche a metà del cammino, bla, bla, bla. Abbiamo pareggiato, secondo me non tanto immeritatamente, e allora io preferisco parlare di “pareggio salutare”. Sicuramente sapremo trarre un insegnamento da questa partita. Meglio trarlo con un punto in più in saccoccia! Questa partita poi è la dimostrazione che non bisogna troppo recriminare quando si perdono malamente alcuni punti, perché nel corso di un campionato crediti e debiti finiscono quasi sempre per compensarsi. Abbiamo acciuffato questo pareggio a tempo scaduto, ma avevamo perso punti immeritatamente a Perugia, a Cesena e in casa con la Triestina..siamo ancora in credito... Le soste poi finiscono sempre per penalizzare le squadre che sono più in forma. Ma faremo presto a recuperare il ritmo, anche grazie a rientri importanti.

 

amico_fragile







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