VINCE LA SUPERBA!
Data: 16/01/2005 23.55
Argomento: il Grifone in campo


Venezia  0

 

Genoa     3    

(32° p.t. Milito, 10° s.t. Rimoldi, 38° s.t. Caccia)

 

 

 

Un nuovo festoso esodo per la gente rossoblu che, sfidando la nebbia, il gelo e lo sciopero dei treni, approda in massa sull’Isola di Sant’Elena. Sono 4000 circa i sostenitori genovesi, i quali sono accolti da una giornata di sole e contornati da uno scenario sempre capace di far trattenere il fiato. E’ una regata trionfale quella del veliero battente bandiera rossoblu, con il simbolo del Grifone. Dopo un tentativo di resistenza dei veneziani , che provano anche a portarsi in avanti, le vele dell’imbarcazione genoana si gonfiano, distanziando di molto gli eredi della Serenissima.



Le Repubbliche di Venezia e Genova sono state secolari rivali e se le sono date sempre di santa ragione, tanto che le loro battaglie vengono ancora adesso studiate nelle accademie mondiali di tutto il mondo. Del resto un tempo queste erano in Europa due autentiche potenze, militari e commerciali. Ma se oggi Genova sta cercando di recuperare in campo calcistico l’antico splendore, Venezia pare al contrario essere sprofondata in una profonda crisi. Abbandonata dall’ammiraglio Zamparini, il quale ha preferito trasferirsi nella più calda Sicilia, è stata “sedotta” da  Dal Cin, noto mercante, uso a frequentare da anni diverse piazze calcistiche dello Stivale con alterne fortune. In Laguna, Dal Cin ha messo in atto un progetto di mini multinazionale, portando a giocare al Penzo sconosciuti giocatori provenienti perlopiù da paesi sudamericani. Giovani e affamati, questi calciatori avrebbero dovuto sopperire con l’ardore e l’applicazione alla loro inevitabile inesperienza. Il tutto sembra al momento essere ben sintetizzato dai tifosi veneziani che espongono uno striscione che apostrofa pesantemente il presidente, ricordando la situazione della loro società : ultima in classifica e piena di debiti.

 

Serse Cosmi rimanda il rientro in campo di Tosto, anche grazie alla buona prova offerta la domenica precedente da Thiago. Ci sono diverse soluzioni per sostituire lo squalificato Ezio Brevi e il mister sceglie quella che vede  nella parte mediana del campo Rimoldi, lasciando quindi inalterata la posizione di Zanini.  Davanti Caccia e Milito tornano a giocare insieme dal primo minuto. E qui occorre dire che, se Stellone è giustamente titolare come prima punta, non dimenticando l’apporto di Makinwa, la coppia formata da Nicola e dal Principe è probabilmente la più elegante.

 

Sempre rapportandosi al valore dell’avversario, fa piacere evidenziare che Thiago bissa la buona prova della settimana scorsa e che Rimoldi disputa molto bene la sua prima gara intera. Non è un’annotazione da poco questa in relazione al micromercato (come lo ha definito il patron genoano)  di cui si sta occupando la società e alle paure di certi opinionisti locali. Il Genoa non ha bisogno di rinforzi, ma tutt’al più di completare numericamente la rosa se partiranno, come sembra, Cozza e Della Morte. I difensori hanno dato ampia prova di sapersi adattare anche in situazioni d’emergenza e tutti si sono sempre fatti trovare pronti quando sono stati mandati in campo. A centrocampo qualcuno, che non è il tecnico, si stava dimenticando di Rimoldi, che è giocatore vero, dotato di buona tecnica, tiro e personalità. Da non dimenticare che un certo Gemiti ha finora giocato poco, ma che rappresenta sempre una soluzione di valore come esterno sinistro.

 

Bisogna dare atto al Venezia che all’inizio della partita prova ad opporsi con coraggio alla capolista e che al 28°, con una bella combinazione in area di Erpen e Guidoni, va vicino al gol. In precedenza l’attaccante lagunare ci aveva già provato, trovando in un’occasione Scarpi leggermente incerto. Ma il Genoa ha in pugno la partita e anche se, come sempre, manca la controprova, è difficile immaginare che l’eventuale gol di Guidoni avrebbe cambiato le sorti del match. In due occasioni il Grifone colpisce i legni della porta : prima con Caccia, che in girata colpisce pieno l’incrocio e poi con Milito, il cui tiro viene deviato sul palo da un difensore.

 

Il gol del vantaggio rossoblu arriva passata la mezz’ora. In un’azione stile batti e ribatti, Zanini effettua un passaggio filtrante in area per Caccia, che è in posizione regolare e tira in porta; la respinta del portiere è lestamente raccolta da Milito che deposita in rete.

S’innervosisce il Venezia e, al 40°, Allegretti combina la frittata per la sua squadra, reagendo ad un normale fallo di gioco di Rimoldi con una netta gomitata ai suoi danni proprio davanti agli occhi dell’arbitro. Se fosse prevista l’aggravante per stupidità, Allegretti verrebbe squalificato per una giornata supplementare oltre a quella prevista.

Non ci regala niente Nucini; al massimo si evince, come già si sapeva, che la sua direzione di gara mira a proteggere leggermente la squadra più forte. Evita forse nel corso della partita un cartellino giallo a Zanini e a Tedesco, ma chiude anche gli occhi su un nuovo fallo da espulsione nel primo tempo ai danni di Rimoldi da parte di un veneziano in cerca di improbabile vendetta.

Il tempo si chiude con una rovesciata al volo di capitan Tedesco, che – dopo aver segnato tanto – cerca ora evidentemente il gol d’autore.

 

Con la squadra di casa ridotta in 10 uomini, poche dovrebbero essere le paure per i genoani, ma tutti si ricordano di Cesena e del fatto che nel calcio può succedere di tutto. Sicuramente Cosmi catechizza bene i suoi nell’intervallo, tanto è vero che i grifoni iniziano la ripresa col chiaro intento di mettere al sicuro il risultato. Attacca proprio sotto la gradinata occupata dai suoi sostenitori il Genoa, i quali si fanno sentire parecchio. Nei primissimi minuti Zanini tira in area quasi a colpo sicuro, ma un difensore salva. Poco più tardi una punizione battuta da Rimoldi crea scompiglio davanti alla porta. Cerca generosamente di fare qualcosa il Venezia, ma finisce quasi sempre per lasciare ampie fette di campo agli ospiti. Il Principe Milito ha due occasioni, ma nella prima tira a lato e nella seconda, dopo aver superato il portiere, non riesce a toccare al centro, dove ci sono due dei nostri liberi. Ma il raddoppio è rinviato di poco ed il gol è di pregevole fattura, infatti è totalmente argentino. Tre avversari non riescono a fermare Milito che li semina e serve il compagno Rimoldi. Il centrocampista prende la mira ed effettua un tiro a girare che entra un po' sotto l’incrocio. E’ il primo gol in Italia dell’argentino, festeggiato dai compagni. E’ festa sugli spalti occupati dai 4000 genoani.

 

E’ incontenibile Milito e semina ancora il panico tra i difensori pochi minuti dopo, ma viene fermato prima del tiro.  Arriva anche il terzo gol, di Caccia, ma è in fuorigioco l’attaccante e quindi Nucini annulla. Verso la metà del tempo Scarpi viene chiamato ad intervenire su un tiro di Esposito. Poco dopo va via il Genoa in contropiede, la palla arriva a Lazetic, il quale prova un pallonetto che va fuori. Se avesse anche il tiro, il serbo sarebbe un fenomeno!

 

Ancora qualche tentativo del Genoa ( visto che Serse non si siede,...) poi, alla mezz’ora si registra una buona parata di Scarpi su colpo di testa di Salvoldi. Si ripete il portiere qualche minuto dopo togliendo dai piedi di Guidoni un pallone pericoloso. Ma un minuto dopo Caccia fissa definitivamente il risultato sullo 0-3. Servito bene da Rimoldi, Nicola prende la  mira e cerca l’angolo alto. La palla colpisce la parte inferiore della traversa e rimbalza oltre la linea della porta; dopo una rapida consultazione fatta di sguardi con il suo assistente, Nucini convalida.

Cosmi manda in campo Gemiti (prima aveva sostituito Lazetic con Marco Rossi) ed è proprio l’italo-tedesco che va vicinissimo al gol, con un velenosissimo diagonale che esce di pochissimo, dopo aver raccolto un traversone di Lamacchi.  Finisce la partita con i giocatori che vanno a salutare i propri supporter. Un altro tassello va al suo posto. Metà del mosaico, forse la parte più difficile, è stata completata ed è venuta piuttosto bene. La scommessa ora è : quanto tempo occorrerà al Genoa per consegnare la sua opera?  

 

amico_fragile

 

 

Immagini da Venezia

 

Domenica mattina ... Venezia è già Rossoblu!

 

Lucas Rimoldi concentrato nel prepartita ... sarà la "sua" gara

 

Il "tripudio" degli oltre 4.000 Grifoni al Penzo

 

La festa sotto la "Nord" a fine partita

 

In Grifo ha di nuovo "sbranato" :-)







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