Siamo così giunti a metà strada di questo lunghissimo campionato. Il Genoa ci arriva veramente alla grande, con una progressione impressionante ... inarrestabile.
Volendo citarne i "numeri" non si sa da dove cominciare. Forse il dato più importante, quello più significativo è il numero di vittorie: 13 su 21 partite! Se affiancato alle 18 gare utili consecutive, abbiamo la dimensione dei risultati di Cosmi e dei suoi "Grifoni". Poi viene tutto il resto, ossia, l'imbattibilità casalinga, il + 5 in media inglese, i 44 gol fatti ed i 18 subiti (miglior attacco e miglior difesa) il + 9 sulla terza classificata.

Il gruppetto degli inseguitori è disorientato e, nonostante le spocchiose dichiarazioni di "Gaucci-Figlio", tutti quanti sembrano rassegnati a considerare oramai "occupato" il primo dei due posti diretti per il "grAnde sAlto".

Quando a dominare eravamo noi ...
Torino, Empoli ed Albinoleffe. Sono le tre formazioni che hanno dominato la prima metà di questo campionato, grazie ad una partenza sprint, seguita però da diverse fasi calanti, che hanno peculiarità ben precise per ognuna di queste formazioni.
Il Torino è attualmente la formazione (delle 3 prima citate) che occupa la migliore posizione, ma è sull'orlo di una grossa crisi dopo la doppia sconfitta di Bergamo (Albinoleffe) e di Torino contro il Treviso. Due partite nel corso delle quali la formazione di Rossi (nella foto) è stata nettamente inferiore (nel gioco) rispetto agli avversari.
Tira una brutta aria nella sponda Granata del Capoluogo piemontese. I Tifosi sono contro la Società, la Società contro l'allenatore che per la seconda volta quest'anno è all'ultima spiaggia (domenica a Verona!) ed i giocatori, invece, si stringono attorno al Mister. Le parole di De Ascentis sono chiare: "un clima così nello spogliatoio, non si respirava da 5 anni".
Personalmente ritengo il Toro una buona squadra che lotterà sino alla fine per i primi posti. Mi sembra che la Dirigenza Granata stia scaricando sull'allenatore troppa responsabilità. Siamo a Gennaio e se una Società vuole "veramente" puntare alla Serie A, è il momento giusto per rinforzarsi ... altro che cambiare un allenatore che va d'accordo coi giocatori.
Passando all'Empoli, in questo caso il calo è fisiologico e preventivato ... credo anche dallo stesso "entourage" toscano. Non si può certo pensare che due giocatori (Tavano e Vannucchi) possano trascinare la squadra a certi ritmi per 42 partite. La squadra di Somma sta pagando il momento di "fiacca" dei suoi uomini più in luce sino a fine novembre. Resta certamente significativa la circorstanza che l'Empoli è "crollato" proprio dopo la sconfitta al Ferraris contro il Grifone. Insomma, oltre al carburante, sono venute un po' a mancare anche le energie nervose.
Credo comunque che non si debba dare per morta la formazione di Somma, che occupa ancora la 4° posizione e può contare su un ambiente ideale per rifiatare e riprendersi senza affanni.
L'Albinoleffe, delle tre, è la squadra che sicuramente tutti pensavano come una protagonista "effimera" del campionato. Per i bergamaschi resta già molto positivo il poter disputare un campionato di B a questi livelli, con la prospettiva di ripeterlo l'anno prossimo e fare il "derby" contro l'Atalanta :-)

Ma quanto "presumìn"! ...
Con le debite e doverose proporzioni, il Perugia è la squadra che più di tutte sta disputando un campionato "regolare" quanto il Genoa ... ovviamente con una marcia in meno.
Gli uomini di Colantuono non hanno effettuato "exploit" enormi sinora (tipo Verona e Treviso degli ultimi tempi o Torino, Empoli ed Albinoleffe di inizio stagione) ma non hanno avuto neppure dei periodi prolungati di appannamento.
Si trovano così meritatamente al 2° posto in classifica, a - 7 dalla Capolista (- 9 in media inglese rispetto al Grifone) e possono vantarsi di aver rispettato bene quelli che sinora restano i programmi, ovvero una pronta risalita in serie A.
La squadra umbra ha raggiunto il 2° posto proprio domenica scorsa grazie alla vittoria casalinga di misura contro l'Albinoleffe e la contemporanea sconfitta del Toro in casa contro il Treviso. Va bene quindi esaltarsi, ma certe dichiarazioni di Colantuono e di Gaucci jr, lasciano perplessi, soprattutto per quella punta di presunzione che non cercano neppure di nascondere.
In particolare, dalle parole di Alex Gaucci, sembra proprio che buon sangue non menta ... :-)
"E' adesso andiamo alla caccia del Genoa: ricordiamoci che nella gara d'andata, nonostante fossimo in 10, abbiamo dato una lezione alla squadra di Cosmi"
Va bene, caro Gaucci ... l'aspettiamo al Ferraris per la seconda lezione.

Ritmo do samba ...
Mitiche parole finali di uno "storico" striscione che veniva letteralmente appeso sopra la "curvetta" che delimitava la vecchia Nord verso la tribuna.
Ma questa volta il Genoa non centra niente. A "ballare la samba" sono stati i difensori del Toro, mentre l'orchestra di Pillon (stento ancora a crederci!) al Delle Alpi, ha esibito due giovanissimi "solisti", gli attaccanti brasiliani Barreto (classe 1985 - nella foto) e Reginaldo (classe 1983 - quello della traversa sotto la Sud al Ferraris che trema ancora adesso).
Credo che il pubblico granata (e la retroguardia del Toro) se li ricorderanno per un bel po'. Orchestrati da un maiuscolo Centi (Gol al Genoa su punizione), Reginaldo e Barreto hanno dilagato nella metà campo del Toro, con scambi velocissimi, dribbling, affondi. Le occasioni da gol sciupate ed i salvataggi sulla linea, hanno risparmiato alla squadra granata una batosta, forse letale per il tecnico Rossi.
E così il Treviso continua a mantenere le buone cose fate vedere al Ferraris quando, sebbene nelle ultime posizioni in classifica, fece una buonissima gara ed il Genoa dovette mettercela tutta per raccogliere i tre punti. Sicuramente sarà tra le trasferte più insidiose del girone di ritorno ...

Alla prossima ... :-)

ruttolibero