Trasparenza e chiarezza: la campagna acquisti
Data: 03/02/2005 08.09
Argomento: dalla redazione


Campagna acquisti/vendite : trasparenza e chiarezza, un altro pregio di questa società.
A cose fatte, e cioè a campagna acquisti chiusa, credo che la società meriti davvero un voto di eccellenza.
Li per li la cessione di Makinwa aveva destato qualche perplessità, poi chiarito con grande trasparenza che "è stato fatto per i soldi", per i tanti soldi pagati dall'Atalanta e visto il successivo acquisto, certamente abbastanza oneroso, di Italiano, direi che tutto è O.K.
Di più, mi è piaciuta e voglio ribadire la trasparenza e la chiarezza dimostrate in questi frangenti dalla società: quello di Makinwa era un affare al quale sarebbe stato irrazionale rinunciare.
Preziosi prima che Presidente è un imprenditore e come tale gli "affari" li "deve" saper fare.
Guardate che parla uno che ai tempi di Pruzzo (si i capelli oramai sono grigi, ma la memoria per ora va…) aveva smesso di andare allo stadio perché si sentiva preso come si dice "per i peli del naso", insomma preso in giro dalla società di allora



 

 

Tra le molte cose dette, ricordo di aver sentito personalmente Fossati "spiegare" che quello lì "o Rey" con quella moglie, sic, non avrebbe mai potuto fare carriera. Ma quello che aveva fatto traboccare il mio vaso erano stati anche i commenti di altri tifosi allo stadio durante le prime partite dell'annata successiva i quali,  probabilmente confusi dalle sirene societarie, sostenevano, garruli e sciagurati insieme, che Musiello (una mezza figura che la Roma ci aveva rifilato in cambio) era meglio di Pruzzo, reo pure di averci fatti retrocedere per aver sbagliato un calcio di rigore.
Quegli "incauti" spero si siano poi resi conto dell'eresia che andavano blaterando (bastava pensare che oltre a Musiello ci avevano dato Odorizzi, Conti in prestito e non ricordo più quanti milioni a conguaglio).
Inutile ribadire che allora il grande affare lo fece invece proprio la Roma perché da loro Pruzzo giocò quasi dieci anni con un rendimento elevatissimo e noi, nel frattempo, spendemmo molto di più di quanto incassato per comprare ed avere in squadra tutta una serie di ulteriori mezze calzette con i risultati che sappiamo bene.
Pruzzo, sostenevo allora insieme a quelli a cui non piaceva essere condizionati dalla società, per un po' andava tenuto, bisognava cioè godercelo nei suoi anni di massima efficienza e fulgore e poi a 28 - 29 anni si poteva vendere per consentire a lui la soddisfazione di approdare in una delle squadre al top del campionato ed a noi d'incassare la grossa cifra che sarebbe comunque arrivata, anzi forse pure molto di più.
La storia si è poi ripetuta, anzi ancora peggio, ricordate, con Montella, ma lasciamo stare.
Diciamo invece che quella politica intelligente che avremmo voluto vedere per il nostro giocatore, è stata invece seguita da "altri" (lasciamo perdere i nomi perché non voglio fare accostamenti magari poco graditi), ma soprattutto spero che sia quello che ora farà Preziosi per Milito.
Vanno bene, intanto, il rispetto e la chiarezza usata in questa occasione verso i tifosi ai quali, anziché arrampicarsi sugli specchi, nel caso dell'operazione Makinwa è stato detto con chiarezza perché e percome quell'operazione è stata fatta. Grazie davvero.
Guardate che sono cose che contano.
Per tornare ancora un attimo al "caso" Pruzzo, sarò stato anche un po' eccessivo in quei frangenti, ma per anni non ho più fatto l'abbonamento  (c'è poi voluta la UEFA per tornare sui miei passi).
Posso assicurare che la mia passione e la mia tensione non è mai calata come l'irritazione verso la società di allora, così poco seria, e certi tifosi tanto superficiali.
Tornando a questa campagna acquisti, che per alcune situazioni mi ha portato un po' a "divagare", credo che la società sia da promuovere anche nella sostanza, oltre che nella forma.
Sono arrivati infatti due giocatori di sicuro affidamento come Sartor e Italiano con i quali si sono colmate alcune lacune dovute a piccoli errori della precedente campagna acquisti estiva (laterale destro) ed a qualche infortunio di troppo, oltre alla necessità di far giocare di più, altrove, qualche altro giocatore come Nocerino.
Carparelli al Genoa torna con grande entusiasmo ed ha caratteristiche che ne consentono l'utilizzo in più ruoli. Non è forse il giocatore che rende al meglio se utilizzato saltuariamente, come credo sia scontato, ma in caso di emergenza potrà venire bene.
Italiano per me è "meglio" di Liverani, mi perdoni Cosmi che probabilmente la pensa in modo differente, ma spero avrà modo di ricredersi.
Liverani, per quel poco che ho visto, mi pare un giocatore poco adatto alla serie cadetta, campionato dove si corre alla morte, dove sono all'ordine del giorno il pressing asfissiante ed anche, purtroppo, i calci, le gomitate e giù di lì.
Nella recente gara con l'altra squadra cittadina non ho potuto apprezzare nessuna qualità idonea a questa specie di "girone infernale" come appare sempre più la cadetteria che, anche per questo, speriamo davvero di lasciare al più presto.
Il confronto con Volpi, che non è certamente un fenomeno, ma neppure l'ultimo arrivato, per me lo ha perso alla grande e, dunque, resta il giudizio di Cosmi, che, oltretutto, lo conosce bene, ma insomma non penso di fare un discorso da volpe e l'uva se dico che, come spesso succede, non tutto il male viene per nuocere.
Concludo apprezzando anche il lavoro di sfoltimento operato in questa occasione, utile sia per le casse sociali, ma anche e soprattutto per il miglior lavoro dell'allenatore: ricordate il "buon" De Canio costretto ad allenare la squadra su due turni?
Personalmente, anche se non proprio subito, sono entrato da tempo nel clan di quelli che si sentono già in serie A e stanno aspettando gli altri, quelli che ancora si dannano dietro a scaramanzie ed "incrociamenti" vari di dita (anche quelle dei piedi?).
Questi ulteriori arrivi (O.K. aspettiamo anche a vederli bene) solidificano le mie aspettative e le mie convinzioni e, soprattutto, aggiungono anche la soddisfazione di immaginare che, in una situazione di questo genere, per una volta "finalmente" si potrà pensare per tempo, anche al prossimo campionato.
Cosa che auspico sia fatta al più presto, ma, peraltro come sempre sinora, nel massimo riserbo e senza inopportune e disturbatrici fughe di notizie.
Ale Grifo!

Giancarlo Rabacchi

 

 







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