Qualcosa di nuovo
Data: 05/02/2005 12.15
Argomento: dalla redazione


Sono convinto che Cosmi si sia reso conto della necessità di trovare soluzioni per uscire dall'impasse e superare le recenti difficoltà incontrate nelle partite casalinghe.
Intanto bisogna chiarirsi su una cosa importante e cioè la causa cui ascrivere la serie di pareggi casalinghi, gli ultimi a reti inviolate.
Milito, Stellone e Caccia hanno disimparato il  loro mestiere? Oppure si sono un po' addormentati?
E' sicuramente la risposta più facile, la prima che viene in mente, se mi consentite anche la più banale.
Perdonate,  ma mi sembra davvero un po' banale per essere quella giusta, almeno, concedetemelo,  non è l'unica spiegazione di tutto.
Vengono poi i campi pesanti, le partite serali, insomma le condizioni ambientali più difficili.
Campana protesta a nome dei giocatori: pare che i "signorini" abbiano freddo, ironizza qualcuno.



 

 

Da questo punto di vista forse gioca di più il timore di infortuni che, quindi, potrebbe condizionare il rendimento degli atleti: non tutti si chiamano Giovanni Tedesco.
A sostegno di questa ipotesi si potrebbe addurre la circostanza che analoghe difficoltà hanno anche quasi tutte le squadre e, dunque, mal comune con quel che segue.
Dal mio modesto punto di vista credo che un po' tutto quanto detto sia anche verosimile, ma che le cause più profonde di queste, tutto sommato lievi (insomma siamo primi con otto punti di vantaggio ed è lecito domandarsi e domandare che cosa vogliamo di più?), difficoltà  siano anche e soprattutto di carattere tecnico.
Ecco che allora, riprendendo il discorso fatto all'inizio, viene voglia di provare ad indovinare cosa Cosmi escogiterà, in particolare per le prossime partite casalinghe, e per me ci sta già pensando da un po', per togliere anche questa "pagliuzza".
La chiave io la vedo in due nomi Gemiti e Italiano.
Nessuna presunzione ne pretesa di sostituirmi al buon Serse, solo il piacere di provare ad indovinarne con un po' di anticipo e le sue mosse e, magari, suscitare un po' di dibattito sull'argomento visto che a Genova, come in Italia, ci sentiamo un po' tutti allenatori (ed i più, il sottoscritto per primo, da questo lato sono dei dilettanti allo sbaraglio).

Però perché non provarci e divertirsi un po' insieme?

Gemiti, dicevo, credo che d'ora in avanti sarà impiegato con più continuità.
Intanto mi pare finalmente recuperato sul piano fisico e della forma. La sensazione, non so gli altri, l'ho avuta nello spezzone giocato giovedì scorso. Si e visto davvero poco ma cosi "a naso" mi è parso di rivedere quel folletto imprendibile che abbiamo conosciuto. Se sarà davvero così ecco l'arma in più a dispostone per scompaginare anche le difese più arcigne, chiuse ed affollate che non si potranno più preoccupare solo di Lazetic sull'altro lato e di Milito.
Gemiti ha ricevuto importanti offerte nel recente calcio mercato ma ha fatto orecchie da mercante, facile intuire che Cosmi ha fatto (dietro le quinte) la sua parte e, quindi, che qualche idea all'allenatore frullava e frulla  in testa. Non Vi pare?
Italiano poi è un giocatore che ha caratteristiche diverse da quelle degli altri centrocampisti dell'attuale rosa, forse Lamouchi, ma quel brutto infortunio e la successiva ricaduta del francese evidentemente hanno creato imprevisti grattacapi.
Insomma con Italiano, una volta felicemente inserito, si potranno modificare gli schemi e costringere gli avversari a ristudiare la situazione dopo che un po', specie in casa, le misure ce l'hanno prese e riescono più di prima a metterci in qualche difficoltà.
Non mi azzardo ad andare oltre, che chi ha notato che Milito i gol più belli li fa dal lato destro del fronte dell'attacco, mentre in casa per lo più agisce su quello sinistro, ma qui si va troppo nello specifico e nel difficile e si rischierebbe di dire davvero delle castronerie.
Intanto ricordiamoci che, comunque, la rosa ampia ci garantisce da squilibri eccessivi e, alla lunga, ci aiuterà anche a patire meno il logorio di questo campionato davvero così massacrante e difficile specie sul piano fisico.
In conclusione, già con il Perugia, sono curioso di vedere l'assetto con cui scenderemo in campo. Non mi aspetto sia chiaro un Genoa nuovo (cosa di cui peraltro nessuno sente il bisogno), ma magari un po' diverso ed in grado di riprendere la sua marcia trionfale (guai ad abituare male i Genoani).
Sia chiaro senza assilli particolari. E' evidente che va già bene così, ma il bello della vita è tendere e  volere sempre il massimo.
Il nostro Mister, davvero unico, ha già dimostrato di avere l'elasticità mentale per variare schemi ed atteggiamenti, trovando quasi sempre l'approccio migliore per affrontare le situazioni e, dunque, aspettiamo con fiducia e curiosità per scoprire eventuali utili novità.
Forza Grifo.

Giancarlo Rabacchi

 







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