GRANDINATA SOTTO IL SOLE
Data: 06/02/2005 21.29
Argomento: il Grifone in campo


Salernitana 4

(20° p.t. Rubino, 36° p.t. Palladino, 36° s.t. Polenghi, 47° s.t. Bombardini)

 

Genoa          0

  

Arriva la seconda sconfitta stagionale per il Genoa e la scoppola è sonora. L’esito della partita non si discute, anche se le proporzioni del risultato finale sono esagerate. La Salernitana ha giocato una buona gara e ci ha messo spesso in difficoltà con un ritmo di gioco che in questo momento non possiamo reggere. Ma non si possono dimenticare i troppi errori dei nostri, in difesa e in attacco, che hanno reso fin troppo agevole il cammino dei campani. E adesso ? Dobbiamo preoccuparci o restare sereni? La sconfitta è allarmante per il proseguo del nostro campionato, oppure è solo una mano di una partita giocata con carte cattive? Cerchiamo ci capirlo con l’equilibrio che contraddistingue questo luogo di discussione.

Bella giornata di sole e temperatura gradevole all’Arechi. Le migliori condizioni per giocare a calcio. Questo e il bell’avvio della capolista, che già al 3° minuto di gioco si presenta a tu per tu con il portiere di casa, non lascia presagire che il Genoa uscirà dal campo con una pesante sconfitta. La seconda in questo campionato, quella che non permette ai rossoblu di battere il record assoluto di risultati utili consecutivi della serie B. Sono almeno sei le nitide occasioni da gol create, e malamente sprecate, dal Grifone in questo match. Altrettanto fa la Salernitana, che però ha il merito di battere Scarpi per ben quattro volte. Ma la differenza tra la prestazione delle due squadre non è solo questa, come andremo a vedere.

 

La linea difensiva del Genoa cambia ancora una volta, per cause di forza maggiore e quindi Thiago va a ricoprire il ruolo di laterale sinistro, col quale aveva trovato confidenza prima del rientro in campo di Tosto. A centrocampo fa il suo esordio dal 1° minuto Italiano. Gemiti torna ad occupare la fascia sinistra, al posto dell’infortunato Zanini. 

 

Appare subito a disagio Sartor a destra e i padroni di casa insistono da quella parte. Da lì inizia l’azione che porta in vantaggio la Salernitana. Un traversone non troppo pericoloso attraversa la nostra area al 20° ed è raccolto da Thiago. Invece di spazzare via, il brasiliano serve un assist a Rubino che dal limite dell’area fa partire un destro che Scarpi non riesce a neutralizzare.  Poco dopo Sartor si fa ammonire e Cosmi non esita un attimo a sostituirlo con Gargo. La Salernitana è galvanizzata e crea cinque minuti dopo un altro pericolo con Coppola.

 

Il pareggio del Genoa sembra cosa fatta alla mezz’ora quando Gemiti serve bene Milito, il quale tira e la palla va a sbattere sul palo per tornare docilmente nelle mani del portiere. Pochi minuti dopo ci prova Italiano, con una botta da fuori; il pallone sibila di pochissimo a lato.

 

Ma, al 36°, è la Salernitana che passa ancora. C’è una punizione da sinistra, il pallone è indirizzato nella zona di Thiago, che invece si era accentrato. Palladino ha gioco abbastanza facile nel domare il pallone e tirare in porta.

Il Genoa può riaprire la partita poco prima della fine del primo tempo. Milito riceve palla e si porta solo nell’area avversaria, supera il portiere, ma si decentra troppo e indugia sull’accorrere dei difensori e Ambrosi da terra gli toglie il pallone dai piedi.

Incredibile nell’ultimo minuto di recupero la decisione dell’arbitro che fischia la fine quando il Genoa sta tirando in porta da dentro l’area di rigore!

 

Il secondo tempo inizia con il Genoa alla ricerca del gol, ma Stellone dopo appena due minuti tira addosso al portiere da favorevolissima posizione.  Cosmi, dopo una dozzina di minuti chiama fuori Brevi e Lazetic, sostituendoli con Caccia (che si va a posizionare sulla destra) e Tedesco.

La Salernitana continua con un buon ritmo e ci mette spesso in difficoltà nel mezzo. Scarpi deve compiere un difficile intervento al 16°. Poco più tardi Milito, lanciato da Italiano, ha una nuova occasione,ma si fa bloccare prima della conclusione. La Salernitana ci crede sempre di più e cerca ogni volta che può di alleggerire e, al 27°, sbaglia una facile occasione.

 

Al 31° c’è una bella combinazione a sinistra, con Thiago che offre una buona palla a Milito, ma il Principe non è in giornata e tira debolmente.

 

Chiude l’incontro, al 36°, la Salernitana : punizione dalla sinistra, interviene Polenghi in splendida solitudine in area e batte di testa Scarpi per la terza volta.

Per la cronaca, al 47°, passa ancora la squadra di casa, a seguito di una palla malamente persa a centrocampo.

 

Sconfitta giusta, si diceva, e risultato forse troppo penalizzante per il Genoa, ma questo importa poco. Il Genoa di quest’anno può perdere qualche partita, perché nessuno è imbattibile, ma anche il modo ha la sua importanza. E’ questo un risultato che darà speranza alle nostre inseguitrici e alimenterà la convinzione che “si sono state trovate le misure” per contrastarci.  

 

Si apre finalmente una settimana che permetterà alla critica non amica e ai soliti disfattisti dalla mente libera di dire che il Genoa non è poi quella corazzata di cui si parlava, che i titolari non sono 22, che siamo una squadra vecchia e presuntuosa e che nel mercato di gennaio si è lavorato male.

Ci sarà invece chi dirà che non c’è nessun problema e che la sconfitta di Salerno è solo occasionale.

Speriamo che ci sia molta gente che, sulla stampa e sui forum dedicati al Genoa, abbia voglia di ragionare invece seriamente. E’ innegabile che il risultato di oggi non è un fulmine a cielo sereno. La squadra è sicuramente giù di condizione, con alcuni uomini affaticati. Alcuni infortuni non ci stanno certo aiutando, mentre i nuovi devono ancora entrare negli schemi della squadra. Ma cosa si dirà nelle altre piazze? Voglio dire, oggi l’Empoli si è avvicinato e domani sera probabilmente lo farà anche il Torino. Queste sono però due squadre che hanno finora perso più di noi, accusando anche loro lunghi momenti di pausa. Le altre inseguitrici non hanno una marcia particolarmente brillante. Comunque è discontinua. E allora, non potrebbe essere che un calo fosse previsto un po’ per tutte le squadre di testa ? Mi risulta che in questo periodo molti preparatori atletici facciano i cosiddetti richiami e che due mesi di appannamento sono spesso fisiologici, prima di affrontare il lungo sprint che, come al solito, viene lanciato a marzo.

 

Forse qualcuno aveva equivocato il senso del mettere fieno in cascina che, se non erro, vuol dire mettere da parte qualcosa per quando arrivano i tempi difficili. Ecco…il Genoa sta vivendo il suo momento difficile! E sta benedicendo il fatto di essere riuscito a riempire il fienile, imprecando un po’ per quello che si è perso per strada (i due punti a Pescara per esempio). Adesso si tratta di non sprecare di colpo le scorte e di farsi trovare pronti nelle settimane cruciali del campionato.

Ci sarà chi proverà un gusto perverso nel seminare panico e ci sarà chi minimizzerà al massimo. Fortunatamente Cosmi e la società non terranno conto di nessuno di questi punti di vista e andranno avanti con grande concentrazione. Si farà riposare chi ne ha bisogno e si recupererà chi non è ancora pronto. Il Genoa resta la squadra più forte di questo torneo e lo dimostrerà. Una cosa è certa : noi il nostro obiettivo lo centreremo!

 

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